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Lisa-Desrochers-Il-Bacio-Maledetto

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E quello che ho sentito quando mi ha baciato, non ho davvero idea di cosa fosse. Un riassestamento delle mie fondamenta. Cosa diavolo posso fare,<br />

adesso?<br />

<strong>Il</strong> mio lavoro. Deve essere legata. <strong>Il</strong> che significa che devo continuare a portarla sul sentiero della lussuria, rendendo le questioni ira e invidia più<br />

accessibili… no?<br />

«Dovremmo rimetterci al lavoro». O almeno, io dovrei. Secondo me non è impossibile portarmela a letto… magari un’altra birra, una piccola spinta…<br />

giusto per instradarla.<br />

Ed è allora che mi passa sotto al naso un aroma di cioccolata calda. Che genere di segnale sta mandando la psiche di Frannie? Qualcosa che non mi<br />

è dato di riconoscere.<br />

«Sì», dice sorridendo. Recupera il quaderno, che era andato alla deriva sul tappeto, e se lo apre sulle ginocchia.<br />

La guardo negli occhi, cercando di scoprirne il mistero. Non so se questo possa aiutarmi nel mio piano, ma faccio davvero fatica a guardare da<br />

un’altra parte. Frannie mi fissa di rimando. Faccio per riavvicinarmi a lei, che sembra volerlo quanto me, ma a un certo punto tiro indietro la mano, come<br />

costretto da qualcosa. Perché la voglio più di quanto io possa dire – in ogni senso possibile – ma qualcosa non mi permette di farla mia.<br />

Sento un nodo profondo e doloroso nel petto. <strong>Il</strong> mio cuore? Stiamo scherzando? Lo zolfo non palpita. La guardo di nuovo e mi sorride. Non<br />

sorriderebbe di certo se sapesse che cosa sono. Dovrei dirglielo. Sarebbe la cosa più giusta.<br />

Ah, per le fiamme dell’Inferno. Sembrano scrupoli di coscienza. Cosa diavolo mi succede? Se questo è uno scherzo del mio capo, non è divertente.<br />

Ma no, per quanto sia sadico credo che neanche Beherit ci troverebbe molto da ridere.<br />

Gabriel.<br />

Dev’essere colpa sua, in qualche modo. Aspetta che lo prendo… gli stacco tutte le penne e mi ci faccio un bel cuscino.<br />

Tiro un respiro profondo e cerco di schiarirmi le idee. <strong>Il</strong> mio sguardo torna a posarsi su Frannie proprio quando se ne esce con un sorrisetto malizioso,<br />

che rende le sue labbra ancora più desiderabili. Non ricordo di aver mai voluto così tanto qualcosa. Se non fossi certo del contrario, sospetterei di<br />

essere nato dalla bramosia invece che dalla superbia.<br />

«Allora… capitolo ventotto…», dico guardando da un’altra parte mentre apro il quaderno.<br />

3 Qui e subito dopo in italiano nel testo originale.

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