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Sua madre mi guarda sospettosa e suo padre apre la bocca per protestare, ma arrivano Taylor e Riley e si appropriano di Frannie.<br />
«Salve, signora Cavanaugh», dice Taylor, «sono venuta a rapire Frannie, ok?».<br />
<strong>Il</strong> padre di Frannie sembra rilassarsi un po’ e la madre dice: «Va bene. Ma voglio che voi ragazze restiate insieme». Guarda me e poi Frannie. «Tutta<br />
la notte».<br />
Poi Taylor si rivolge al padre di Frannie. <strong>Il</strong> suo volto si addolcisce e sembra che stia per mettersi a piangere. «Grazie, signor Cavanaugh. Mio padre è<br />
così contento di iniziare il nuovo lavoro. Le è davvero grato per il suo aiuto».<br />
«Prego, è il minimo che potessi fare. Mi fa piacere che si senta meglio».<br />
«L’avvocato ci sta davvero aiutando», dice lei. Esita un momento, poi stringe il signor Cavanaugh in un abbraccio. Riprendendosi dalla sorpresa, lui le<br />
dà dei buffetti sulla spalla: «Sono felice di essere stato d’aiuto».<br />
Quando si stacca dall’abbraccio, sono testimone di un evento inconsueto: Taylor arrossisce. In un baleno riacquista la sua espressione tipica e<br />
agguanta Frannie e Riley. «Andiamo, ragazze. È ora di festeggiare».<br />
Frannie abbraccia la sua famiglia e io allungo la mano a suo nonno, che la stringe, e a suo padre, che esita prima di accettare. Poi mi dà una stretta<br />
energica, una specie di avvertimento.<br />
«Passate una bella serata», dico a tutti loro con il mio sorriso più rassicurante e un cenno del capo. Quando mi giro per seguire le ragazze il mio cuore<br />
si ferma.<br />
Avaira.<br />
È in piedi davanti a noi e ci dà la schiena, coi lunghissimi capelli corvini che brillano nel sole di giugno. Mi metto davanti a Frannie e chiamo a raccolta<br />
il mio potere ormai debole. Avaira si volta lentamente e io faccio per alzare il pugno, poi però tiro un sospiro di sollievo, e il mio cuore riparte.<br />
Non è lei.<br />
Sono diventato paranoico, vedo Belias e Avaira dappertutto. Sono certo che siano ancora qui e so che sono pronti a tutto, perché non possono più<br />
permettersi di sbagliare.<br />
Frannie mi guarda perplessa e io la prendo fra le braccia. Quando arriviamo alla macchina di Riley mi sono calmato. Lei mi butta le braccia al collo e,<br />
dopo aver controllato che le sue amiche siano ancora impegnate a togliersi tocco e mollette varie, sussurra: «Cos’è successo?».<br />
Scuoto la testa.<br />
Mi guarda con gli occhi che sono due fessure, ma lascia cadere l’argomento, perché le altre la reclamano. «Ci vediamo là?»<br />
«Certo. Quanto vi ci vorrà?».<br />
Scrollano simultaneamente le spalle, tutte e tre. «Passiamo da Taylor a cambiarci e andiamo subito dai Gallagher. Diciamo una mezz’ora?».<br />
La bacio di nuovo. «A fra poco», dico, ben sapendo che non ho intenzione di perderla di vista. La seguo ovunque, ma non c’è bisogno che lei lo<br />
sappia. Non voglio stressarla ulteriormente. Farei qualsiasi cosa per farla sentire come se avesse una vita normale, almeno una volta ogni tanto.<br />
Frannie<br />
Pensa che io non sappia che mi segue dappertutto. Sa che voglio vivere la mia vita liberamente e fa tutto quello che può per aiutarmi. Non voglio che<br />
ci rimanga male, quindi faccio finta di niente, ma sono contenta di sapere che c’è. Se di notte non riesco a dormire vado alla finestra e fra le foglie degli<br />
alberi riconosco il riflesso della luna sul tettuccio della Shelby, e sogno di essere là fuori con lui.<br />
Lo cerco fra gli occhi appannati di birra che vagano nel giardino dei Gallagher, ed eccolo appoggiato a un albero, sempre più bello. Mentre incespico<br />
verso di lui, Riley e Trevor escono furtivi dal boschetto. Viro e li raggiungo vacillando, curandomi di togliere le foglie dai capelli di lei mentre Trevor se ne<br />
torna dai suoi amici sotto al portico. Sorrido. «Ehi, Ry. Vi siete divertiti nel capanno degli attrezzi?».<br />
Anche se la luna che filtra dagli alberi è poca, mi accorgo che è diventata rossa come un peperone. E riconosco lo sguardo nei suoi occhi, perché è lo<br />
stesso che vedo ultimamente quando mi guardo allo specchio. «È incredibile, Frannie. Le cose cha fa con…».<br />
Alzo le mani. «Troppe informazioni, Ry». Ma continuo a sorridere, è così bello vederla felice. «Quando lo direte a Taylor?»<br />
«Trevor dovrebbe dirglielo domani, almeno credo. Aveva detto la stessa cosa anche ieri… e la settimana scorsa».<br />
«Lei gli farebbe un occhio nero, e lui lo sa. Temo che dovrai dirglielo tu».<br />
In quel momento arriva Taylor, che ci si butta addosso urlando e mi fa quasi cadere in terra. Barcolla in modo preoccupante e Riley la prende al volo,<br />
ripristinando una specie di equilibrio. «Venite a divertirvi, sembrate due sfigate», dice ridendo e circondandoci le spalle con le braccia.<br />
«Ehi, Trev!», urlo, «Vieni qui!».<br />
Trevor mi guarda preoccupato, ma pian piano, e con una buona dose di circospezione, si avvicina. Io gli metto il braccio che mi è rimasto libero sulle<br />
spalle.<br />
«Allora, Tay, Riley e Trevor muoiono dalla voglia di dirti una cosa». Mi sfilo da sotto al braccio di Taylor e faccio in modo che Trevor prenda il mio<br />
posto.<br />
In circostanze diverse Taylor gli avrebbe rifilato uno spintone, ma essendo poco stabile ora si appoggia a lui. «Che c’è?».<br />
Riley e Trevor si guardano e uniscono le braccia rimaste vacanti, chiudendo il cerchio.<br />
Volto le spalle all’allegra famigliola e torno a pensare agli affari miei.<br />
I Roadkill sono schierati dietro alla casa e Delanie canta una cover dei Paramore. È sorprendente quanto siano migliorati, ora che hanno qualcuno che<br />
sa cantare. Reefer mi guarda e sorride. Gli restituisco il sorriso e lo saluto con la mano. Mi scappa da ridere ripensando a come l’ha chiamato Taylor: un<br />
autentico nerd della chitarra. È proprio vero, e fa parte del suo fascino.<br />
All’improvviso mi faccio prendere dall’emozione – sarà la birra – e rendendomi conto di quanto mi mancherà tutto questo mi vengono gli occhi lucidi.<br />
Spero di non dover sentire anche la mancanza di Luc. Ho un po’ paura di chiedergli cosa succederà dopo il diploma.<br />
Continuo ad avanzare verso di lui a passo incerto, ma sento Taylor che sbraita: «Sei una cretina!», e mi giro a guardare i miei amici. Taylor cerca di<br />
dare uno spintone a Riley e invece finisce col sedere nel fango.<br />
Mi giro sorridendo e finalmente raggiungo Luc. Mi avvinghio a lui, cercando di mantenermi dritta. Gli appoggio la testa al petto e lui mi cinge la vita con<br />
le mani, stringendomi a sé.<br />
«Ehi», dico con la bocca appiccicata alla sua maglietta.<br />
«Ti stai divertendo?»<br />
«Io sì, ma tu no, vero?»<br />
«Perché dici così?»<br />
«Boh, te ne stai lì in un angolo».<br />
«Mi godo il panorama», dice lui stringendomi più forte.<br />
«Fee! Sei una stronza!», mi urla intanto Taylor.<br />
Mi stacco da Luc per un attimo e le rispondo alzando il dito medio. Poi torno a gettare le braccia al collo di Luc e infilandogli le mani nei capelli lo