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ezza che non c’è.<br />
Molto teatrale.<br />
Si volta lentamente e sorride, ma non c’è calore nel suo sorriso. Si liscia la barba nera a punta e mi studia. Pelle e capelli scuri contrastano con gli<br />
occhi chiari color del cielo, che sembrano splendere e danno al suo sguardo un che di maestoso, senza dubbio inteso a intimidire chi si trova al suo<br />
cospetto. Michael è famoso per questo.<br />
«Benvenuto, Lucifer. A quanto pare l’Altissimo ti ha messo in corsia preferenziale. Io ti avrei fatto aspettare». Mi indica una sedia di pelle dall’aspetto<br />
confortevole, davanti alla sua scrivania. «Accomodati».<br />
«No, grazie. Preferisco stare in piedi». Sono in giro da troppo tempo per abbassare la guardia quando c’è un arcangelo nei dintorni. Tanto più se si<br />
tratta di lui. Aver passato l’eternità a giudicare deve avergli procurato un discreto complesso d’onnipotenza.<br />
<strong>Il</strong> Paradiso e l’Inferno seguono i dettami dell’innocenza fino a prova contraria, e il Limbo è sotto al controllo del Paradiso. O meglio, di Michael. Uno<br />
penserebbe che questo sia un vantaggio per loro, ma Michael applica criteri di controllo della qualità strettissimi, e i numeri finiscono per essere a favore<br />
dell’Inferno.<br />
Faccio un passo avanti. «Cosa succede? Perché non sono all’Inferno?»<br />
«Se ci tieni tanto a bruciare per l’eternità, fai pure. Avevo erroneamente pensato che volessi discutere delle alternative». Fa un cenno con la mano per<br />
congedarmi e si gira per tornare alla sua scrivania.<br />
Calpesto ogni orgoglio e ignoro il nodo che ho in gola. «Aspetta». Lo seguo alla scrivania e scivolo sulla sedia di fronte a lui. «Quali alternative?».<br />
I suoi occhi si rilassano e la sua espressione sembra divertita. «Pare che qualcuno nel regno dei mortali ti rivoglia indietro. Disperatamente, a quanto<br />
mi dicono. È una cosa davvero toccante. Pare anche che questo qualcuno abbia una cospicua quantità di Suggestione, che immagino si estenda anche<br />
agli esseri celestiali, visto che Gabriel sta facendo molta fatica a dirle di no».<br />
Mi gira la testa. È possibile? Frannie potrebbe avere abbastanza Suggestione da riportarmi in vita? Non si è mai sentito niente di simile. Ma non si è<br />
mai sentito neppure di un demone che diventasse umano…<br />
«Dalla tua reazione deduco che questa sia un’alternativa accettabile».<br />
Uscendo dal mio stato meditativo mi accorgo di avere un sorriso sulle labbra e una lacrima che mi scende su una guancia. Faccio sparire entrambi e<br />
rivolgo a Michael uno sguardo duro. «È possibile?»<br />
«Sì. Ma ci sono delle condizioni».<br />
<strong>Il</strong> mio cuore affonda. Ecco la fregatura, ce n’è sempre una. «Quali condizioni?»<br />
«Quello che sappiamo è che Frannie ti ha cambiato. La sua Suggestione è potente». Quello che non dice, ma che gli leggo negli occhi, è che potente<br />
sta per pericolosa. Un mortale che influenza il mondo dei mortali è un conto, ma quando inizia a influenzare creature infernali e celestiali è tutt’altra storia.<br />
Ha paura di lei.<br />
Come se avesse letto nei miei pensieri, e di certo è così, inizia a infuriarsi. «Oggi lei ti vuole e ti ha ottenuto facendoti diventare mortale». Dice le<br />
ultime parole con disgusto, come se le sputasse. «Quello che nessuno di noi può sapere è cosa succederà il giorno in cui non ti vorrà più. Dopo tutto, gli<br />
umani sono così volubili». Mi guarda incassare e un sorriso traboccante di autocompiacimento gli si fissa in volto.<br />
So che è stata la Suggestione di Frannie, il suo amore, a cambiarmi, ma non ho mai pensato a cosa succederebbe se i suoi sentimenti mutassero.<br />
Resterei umano? Morirei? O tornerei a essere un demone?<br />
«A quali condizioni?», chiedo nuovamente, col cuore pesante. Non ha senso giocare di tattica quando lui può entrare a suo piacimento nella mia testa.<br />
«Convincila a perdonare se stessa, in modo che Gabriel possa legarla al Paradiso».<br />
Niente di nuovo, è quello che ho sempre voluto fare, ma mentre lo dice non mi sfugge lo sguardo nei suoi occhi. È a metà fra avarizia e lussuria.<br />
«Cosa le succederà una volta che sarà legata?»<br />
«Questo non è affar tuo», dice rimettendomi al mio posto con un gesto della mano.<br />
Mi alzo di scatto. «Sì che è affar mio». Piazzo le mani sulla scrivania e mi sporgo verso di lui. «Lei vuole una vita. Se viene legata all’Inferno non potrà<br />
averla e sarà il burattino di Re Lucifero. Dimmi che se viene legata al Paradiso le cose andranno diversamente».<br />
«Non so cosa succederà. Non è compito mio».<br />
Cerco di tenere sotto controllo la rabbia, ma mi trema la voce. «Non ti credo».<br />
Mi fissa e scuote la testa. «Povero, piccolo ragazzo patetico. Ti comporti come se la tua opinione avesse qualche peso qui. Farai ciò che ti dico, o<br />
brucerai all’Inferno».<br />
Do un’occhiata alle mie sembianze. Bianco. Non capisco come sia possibile, ma sono pulito. Niente nero, né grigio, né rosso. Solo bianco. «Qual è il<br />
peccato che mi condanna all’Inferno?»<br />
«Starai scherzando». <strong>Il</strong> suo sorriso è divertito, ma vedo la frustrazione nascosta dietro alla facciata.<br />
Non posso leggergli nel pensiero, ma posso leggere i suoi occhi. Sta bluffando. Mentre lo smaschero mantengo un tono calmo e gentile. «Non sei<br />
obbligato a rimandarmi da Frannie, ma non puoi neppure rispedirmi negli Inferi».<br />
Sbatte il pugno sulla scrivania e per un istante vedo nei suoi occhi un bagliore rosso. Alle mie orecchie la sua voce suona come un fragore indistinto,<br />
ma nella mia mente le sue parole sono chiarissime: «Forse no, ma potrei farti pentire di esserne uscito!».<br />
Può il Paradiso diventare peggio dell’Inferno? Se qualcuno può farlo succedere, quello è Michael. Ma meglio che sia il mio Inferno, piuttosto che quello<br />
di Frannie. Prima di guardare Michael negli occhi, pensavo che quella di essere legata al Paradiso fosse una buona opzione per Frannie. Di solito non<br />
calcano troppo la mano, e con Gabriel al suo fianco a intercedere…<br />
Ma ora non ne sono più così certo. Forse l’unica possibilità che ha di vivere la sua vita è rimanendo slegata. Gabriel non la tradirebbe. «D’accordo.<br />
Vada per gli Inferi».<br />
Spalanca gli occhi, stupefatto. A quanto pare non è la risposta che si aspettava. Troppo sicuro di sé, ha dimenticato di spiare i miei pensieri. «Forse<br />
non ci siamo capiti. Devi farlo. Ti sto dando una seconda possibilità, dovresti essermi grato».<br />
«Le seconde possibilità non mi hanno mai convinto». Mi giro ed esco sbattendo la porta. <strong>Il</strong> ruggito di Michael si spegne in lontananza e tutto diventa<br />
tranquillo e bianco. Sto nuovamente fluttuando. Se questo nulla infinito è il Paradiso, temo di aver fatto la scelta sbagliata. Galleggiare in questo modo<br />
per l’eternità sarebbe una noia mortale.<br />
Immagino gli occhi blu di Frannie, e invece di fluttuare mi alzo in volo. Sento il suono della sua risata, l’odore speziato della sua anima e il tocco delle<br />
sue dita come se fosse qui con me. La mia essenza e la sua si avvinghiano e vorticano insieme, fino a diventare un’unica cosa.<br />
Questo è il Paradiso.<br />
Frannie<br />
Nel mio sogno, Luc e io danziamo sotto le stelle, volteggiando e ridendo come se fossimo un’unica persona, uniti in un unico corpo. Sento la sua<br />
presenza dappertutto, fuori e dentro me. <strong>Il</strong> suo tocco è come il Paradiso, e posso sentirmi gemere. Voglio restare così per sempre, vicina a lui, morire fra