Pistoia Novecento 1900 - 1945
a cura di / curated by Annamaria Iacuzzi Philip Rylands
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Annamaria Iacuzzi
Philip Rylands
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GIULIO INNOCENTI<br />
(<strong>Pistoia</strong> 1897-Firenze 1968)<br />
Figura sul mare, s.d. | Figure by the Sea, n.d.<br />
Olio su compensato | oil on plywood, cm 85 x 49<br />
In basso a destra | bottom right: “Giulio”<br />
Collezione Intesa Sanpaolo, n. inv. 03089<br />
Acquisizione | acquired 1979<br />
Questa Figura sul mare di Innocenti, riferita al 1927, è il manifesto di un’epoca: fresca visione<br />
di una fanciulla abbigliata alla moda, in un paesaggio in cui solo un filo di vento<br />
sembra momentaneamente velare una cristallina giornata di sole. Vi si potrebbe cogliere<br />
una riflessione sui tempi in cambiamento, se solo ci si volesse spingere oltre la smaltata<br />
superficie della narrazione episodica. Innocenti mostra grande maestria nell’impaginare la<br />
figura solitaria sul limitare di una proda oltre la quale cielo e mare, in puri valori cromatici,<br />
si giustappongono. La pittura è evanescente e vaporosa come in un’atmosfera di sogno.<br />
La personale rimeditazione sui Nabis, sui Fauves e sul post-impressionismo francese, e<br />
in primo luogo su Matisse, porta Innocenti a orchestrare con sicurezza le campiture della<br />
composizione quasi bidimensionale: solo la leggera increspatura delle linee oblique della<br />
veste della fanciulla lascia intuire il volume del corpo sottostante (cfr. masini 2010, p.<br />
76). Illuminante la lettura di Sigfrido Bartolini: “C’è un’invenzione tutta moderna in questo<br />
intersecarsi di forme dai contorni sfumati, e un’aura romantica da vecchia cartolina. Innocenti<br />
è bravissimo nell’evocazione: gli basta poco per creare il ricordo, il senso dell’attesa e<br />
una malinconia diffusa” (bartolini 2000b). Il dipinto fu esposto da Innocenti nel 1930 alla<br />
IV Mostra Regionale d’Arte Toscana (toti 2007, p. 80).<br />
Innocenti’s Figure by the Sea, probably painted around 1927, represents the manifesto of an era: a<br />
fresh image of a fashionably dressed girl in a landscape where a slight breeze seems momentarily to<br />
veil the clarity of brilliant sunlight. Here we may reflect on the changing times, if we look beyond the<br />
enamelled surface of the episodic narrative. Innocenti displays masterful skill in setting the solitary<br />
figure on the edge of a shore, beyond which the sky and sea are juxtaposed in pure colour tones. The<br />
painting is ethereal and vaporous, as in a dream. The personal reflection on the Nabis, the Fauves, and<br />
French post-Impressionism – particularly Matisse – leads Innocenti to compose the painting virtually<br />
in two dimensions: only the slight creasing of the oblique lines in the girl’s dress hint at the volume of<br />
a body beneath (see masini 2010, p. 76). Sigfrido Bartolini’s letter is enlightening. “There is an absolutely<br />
modern invention in the interlocking shapes with their hazy outlines, and the romantic aura of<br />
an old postcard. Innocenti is extraordinary in his power of evocation: with so very little, he creates the<br />
memory, the sense of waiting and a diffuse melancholy” (bartolini 2000b). This painting was shown<br />
by Innocenti in 1930 at the 4th Mostra Regionale d’Arte Toscana (toti 2007, p. 80).<br />
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