cambiamento climatico e valutazione ambientale strategica guida ...
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parte II<br />
5. La Guida<br />
5.1. Metodologia della Guida<br />
Da una verifica iniziale, presso il Settore regionale Compatibilità Ambientale e Procedure Integrate, sulle procedure VAS<br />
di piani urbanistici comunali, emerge una scarsa considerazione per le tematiche del clima: la matrice climatica nella maggior<br />
parte dei casi non viene presa in considerazione o è affrontata in modo superficiale.<br />
Spesso i rapporti ambientali si limitano a illustrare le caratteristiche della zona climatica di appartenenza e i dati sulla qualità<br />
dell’aria con vaste descrizioni, a cui non corrispondono un approfondimento e una reale contestualizzazione e selezione<br />
delle informazioni pertinenti, che si ripercuotono sulla possibilità/capacità di identificare criteri, obiettivi e anche eventuali<br />
impatti significativi e vulnerabilità.<br />
La tendenza generale è quella di sottovalutare i rischi connessi al <strong>cambiamento</strong> <strong>climatico</strong> e anche la necessità di predisporre<br />
misure di mitigazione e adattamento. Non che queste manchino in assoluto ma non sono individuate come risposta<br />
cosciente alle problematiche climatiche.<br />
Conseguentemente, la prima parte della <strong>guida</strong> introduce il tema del <strong>cambiamento</strong> <strong>climatico</strong>, delineandone il contesto:<br />
un sintetico quadro dei cambiamenti in atto, delle cause e dei principali effetti a livello globale, europeo e regionale; gli<br />
obiettivi di contenimento delle emissioni, stabiliti a livello comunitario, nazionale e regionale, e le principali strategie di adattamento;<br />
il ruolo strategico che hanno le azioni perseguibili a livello locale nel contrastare il riscaldamento globale, pianificare<br />
l’adattamento e spingere verso uno sviluppo a bassa emissione di carbonio.<br />
Emerge anche una certa difficoltà per i Comuni ad adeguarsi all’evoluzione legislativa e normativa in materia di efficienza<br />
energetica, di contenimento delle emissioni e in generale di salvaguardia <strong>ambientale</strong> e a sviluppare tali temi in adeguate<br />
politiche.<br />
Tra le principali possibili cause, in Piemonte come nel resto del Paese, sono: l’evolversi del contesto normativo, già<br />
complesso per tematiche e settori coinvolti, che sovente non procede in maniera chiara e lineare ma con avanzamenti e<br />
ripensamenti; il parallelo e frequente ricorso a dispositivi di legge di livello nazionale che sono vere e proprie miscellanee di<br />
norme (ad esempio le leggi finanziarie) estrapolate dalle materie di competenza, che rendono difficile ricostruire un quadro<br />
complessivo e le reali ripercussioni su Regioni e enti locali; l’esiguità di risorse economiche e umane.<br />
Conseguentemente quello che nell’impostazione iniziale del lavoro avrebbe dovuto essere un semplice richiamo del<br />
quadro normativo regionale in cui si collocano la procedura di VAS e i temi connessi al <strong>cambiamento</strong> <strong>climatico</strong>, ha assunto<br />
un maggiore rilievo, con particolare riferimento ai principali aspetti di mitigazione e adattamento dei temi energetici, di contenimento<br />
delle emissioni e dell’inquinamento atmosferico, protezione degli ecosistemi e delle foreste.<br />
Seppure non esaustiva, la Parte III Il contesto legislativo e normativo regionale rappresenta un primo indirizzario normativo<br />
con cui confrontarsi, suddiviso per temi e con evidenziate le principali norme e indirizzi cogenti, con particolare attenzione<br />
agli adempimenti inerenti i Comuni, e può essere un utile riferimento anche per stabilire a livello locale obiettivi e target di<br />
sostenibilità, azioni di mitigazione, compensazione e adattamento.<br />
Parallelamente è stata svolta una indagine conoscitiva su:<br />
l esperienze piemontesi di azioni volontarie degli enti locali per la sostenibilità <strong>ambientale</strong> e contrasto al riscaldamento<br />
globale, con particolare riferimento ad Agenda 21 locale e al Patto dei Sindaci<br />
l Bando POR-FESR 2007-2013- Regione Piemonte – Riqualificazione energetica di edifici di proprietà pubblica in disponibilità<br />
delle Agenzie Territoriali per la Casa (A.T.C.)<br />
l Bando POR-FESR 2007-2013- Regione Piemonte Asse II (Sostenibilità ed efficienza energetica) - Attività II.1.3 (Efficienza<br />
energetica), Incentivi per la razionalizzazione dei consumi energetici nel patrimonio immobiliare degli enti locali territoriali<br />
l Regolamenti edilizi e allegati energetico-ambientali comunali<br />
l Pianificazione territoriale provinciale<br />
con lo scopo di selezionare strategie e azioni che per tematiche specifiche o generali possono costituire un buon esempio<br />
di misure di mitigazione e adattamento perseguibili a scala locale nel processo di VAS, con particolare riguardo agli aspetti<br />
normativi e regolamentari.<br />
In base ai dati disponibili presso il Settore regionale Compatibilità Ambientale e Procedure Integrate, oltre quelli della Direzione<br />
Regionale Attività Produttive, soprattutto per la necessità di rispettare i tempi del progetto, è stato individuato un ambito<br />
territoriale di riferimento particolarmente rilevante (per numero di casi, interesse e copertura dei temi) in cui focalizzare la<br />
ricerca. L’ambito che è risultato essere maggiormente rispondente a tali requisiti è stato quello della Provincia di Torino, sebbene<br />
si sottolinea che esperienze importanti si stanno conducendo anche nel resto del territorio regionale.<br />
La Parte IV illustra, suddivisi per tipologia, le esperienze e le buone pratiche ritenute più significative tra quelle analizzate,<br />
soprattutto in considerazione della replicabilità e trasferibilità.<br />
Nella seconda fase del lavoro sono stati selezionati i testi di riferimento al fine di inquadrare metodologicamente la <strong>valutazione</strong><br />
degli effetti cumulativi e, in particolare, del <strong>cambiamento</strong> <strong>climatico</strong>, nell’ambito dell’applicazione delle direttive su<br />
VIA e VAS e individuare i metodi più idonei per integrare i temi del <strong>cambiamento</strong> <strong>climatico</strong> nei piani/programmi locali. Non<br />
è stata conseguentemente effettuata una revisione completa di tutta la letteratura in tema di VAS, bensì i testi sono stati<br />
preselezionati in modo mirato, in base agli scopi del progetto.<br />
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