cambiamento climatico e valutazione ambientale strategica guida ...
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ete di teleriscaldamento (finanziamento privato) sia per la produzione di riscaldamento che per l’integrazione di produzione<br />
di ACS; impianto solare termico istallato sulle coperture; installazione di contabilizzatori di calore in ogni unità immobiliare.<br />
Il progetto stima che attraverso gli interventi proposti sia possibile soddisfare il 60% del fabbisogno di ACS per ogni edificio<br />
tramite l’impianto solare termico. Inoltre si avrà una riduzione media della dispersione termica per ogni edificio pari al 19%.<br />
La stima di riduzione delle emissioni di tCO2eq/anno è del 25%, mentre le emissioni di PM10 dovrebbero ridursi del 10%.<br />
Tavola 33: Torino via Taranto,<br />
edifici ATC: tipologia edilizia 10 p.f.t<br />
Tavola 34: Vista del quartiere<br />
Protocollo d’Intesa Regione Piemonte / Comune di Torino<br />
“Riqualificazione energetica di edifici pubblici del comune di Torino”<br />
P.O.R. F.E.S.R. 2007/2013 - Asse I “Sostenibilità” - Attività II. 1.3 “Efficienza energetica”<br />
Il Protocollo, annoverabile per le sue caratteristiche intrinseche tra le buone pratiche, può essere un utile riferimento per<br />
gli aspetti regolamentari e normativi incentivabili a livello locale e/o per la definizione di target di sostenibilità rispetto ai requisiti<br />
del sistema edificio- impianto: i requisiti per la ammissibilità al contributo degli interventi di riqualificazione energetica<br />
sono infatti più restrittivi della normativa vigente e sono annoverabili tra le cosiddette misure win-win, utili sia ai fini della<br />
mitigazione che dell’adattamento, poiché riducono le emissioni climalteranti, diminuscono il fabbisogno energetico<br />
per il riscaldamento e la climatizzazione estiva, e aumentano il comfort indoor, risultando vantaggiose e sostenibili<br />
nei costi a prescindere dall’evoluzione dello scenario <strong>climatico</strong>.<br />
Il protocollo è rivolto prioritariamente ad interventi di riqualificazione energetica di sette edifici scolastici e del Conservatorio<br />
di Musica “G.Verdi”.<br />
Il disciplinare di attuazione ammette a contributo gli interventi che<br />
l dimezzino il fabbisogno energetico per il riscaldamento<br />
l rispettino i seguenti valori massimi di trasmittanza<br />
Elemento<br />
W/m2K<br />
Strutture verticali opache 0.25<br />
Strutture orizzontali o inclinate 0.23<br />
Chiusure trasparenti (Valore medio vetro/telaio) 1.4<br />
Strutture verticali opache verso locali - riscaldati 0.35<br />
Strutture orizzontali verso locali non riscaldati 0.28<br />
l rispettino le prescrizioni della DGR n.46-11968/2009 “Aggiornamento del Piano regionale per il risanamento e la tutela<br />
della qualità dell’aria - Stralcio di piano per il riscaldamento <strong>ambientale</strong> e il condizionamento e disposizioni attuative in<br />
materia di rendimento energetico nell’edilizia ai sensi dell’art.21, comma 1, lettere a), b) e q) della L.R. n.28 maggio 2007<br />
n.13”<br />
l siano coerenti con la politica energetica regionale<br />
l minimizzino gli impatti delle opere sull’ambiente<br />
Per gli edifici non scolastici, nel caso in cui i requisiti di ammissibilità non risultassero compatibili con vincoli imposti per<br />
la ristrutturazione dell’immobile, è ammessa la deroga a condizione che gli interventi riducano comunque sensibilmente i<br />
consumi energetici dell’edificio.<br />
Tra gli studi di fattibilità presentati si riassumono di seguito a titolo esemplificativo quelli relativi al Conservatorio di Musica<br />
e alla Scuola elementare A.Manzoni.<br />
70<br />
parte IV<br />
7. Buone pratiche ed esperienze significative