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cambiamento climatico e valutazione ambientale strategica guida ...

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5.2. VAS e Cambiamento Climatico<br />

La Commissione Europea ha già da tempo sottolineato la necessità di integrare le questioni climatiche all’interno delle<br />

direttive sulla VIA e sulla VAS 26 : benché la direttiva sulla VAS già annoveri il clima tra le matrici ambientali che devono essere<br />

tenute in considerazione nella procedura di <strong>valutazione</strong>, è stata rilevata una scarsa attenzione su tali temi da parte degli stati<br />

membri nell’applicazione pratica della direttiva stessa 27 . Tale indirizzo è stato riconfermato dalla Commissione nel LIBRO<br />

BIANCO - L’adattamento ai cambiamenti climatici: verso un quadro di azione europeo, 1/04/2009. È previsto, infatti, che<br />

La Commissione collaborerà inoltre con gli Stati membri e gli altri interessati per definire linee <strong>guida</strong> e scambiare buone<br />

prassi, nell’intento di considerare gli impatti dei cambiamenti climatici al momento di applicare le direttive sulla <strong>valutazione</strong><br />

d’impatto <strong>ambientale</strong> (VIA) e sulla <strong>valutazione</strong> <strong>ambientale</strong> <strong>strategica</strong> (VAS) e le politiche sulla pianificazione territoriale.<br />

e che saranno formulate [...] entro il 2011, linee <strong>guida</strong> per garantire che gli impatti dei cambiamenti climatici vengano<br />

considerati nell’ambito dell’attuazione delle direttive sulla VIA e sulla VAS.<br />

Box 6<br />

RSC: il ruolo della VAS nella integrazione del <strong>cambiamento</strong> <strong>climatico</strong><br />

in piani/programmi regionali<br />

Uno degli scopi del progetto RSC è valutare le possibilità offerte dalla VAS nell’integrazione degli obiettivi climatici e di bassa<br />

emissione nei piani/programmi regionali: nell’ambito dell’Unione Europea, infatti, la prassi generalizzata è una limitata attenzione<br />

ai temi del <strong>cambiamento</strong> <strong>climatico</strong> all’interno delle procedure di VAS.<br />

Preliminarmente, nell’ambito del progetto RSC, sono state individuate le seguenti opportunità:<br />

l Esplorare il contributo potenziale di un piano/programma alle emissioni di gas serra, con lo scopo di ridurle o eliminarle<br />

ove possibile<br />

l Valutare la resilienza del piano/programma agli effetti/impatti del <strong>cambiamento</strong> <strong>climatico</strong><br />

l Identificare misure di mitigazione dei possibili impatti negativi che il piano/programma può avere sul clima, tenendo<br />

conto che, in ambito VAS, il <strong>cambiamento</strong> <strong>climatico</strong> è un effetto cumulativo dovuto alla concorrenza degli impatti di<br />

molteplici azioni, che singolarmente potrebbero anche essere considerati trascurabili<br />

l Nelle valutazioni delle alternative, in rapporto agli obiettivi e alla scala territoriale e temporale di riferimento, si potrebbe<br />

prendere in considerazione la migliore performance del piano/programma in termini di riduzione delle emissioni<br />

climalteranti o rispetto alla vulnerabilità del sistema energetico<br />

l Il <strong>cambiamento</strong> <strong>climatico</strong> rappresenta esso stesso un impatto inevitabile: nell’ambito del processo di VAS si potrebbe<br />

analizzare se gli obiettivi che si intende perseguire possano essere interessati da impatti dovuti all’aumento della<br />

temperatura, delle precipitazioni e valutare le possibili conseguenze sulle localizzazioni future di residenze, luoghi di<br />

lavoro, infrastrutture.<br />

Affrontare il <strong>cambiamento</strong> <strong>climatico</strong> nella VAS implica un cambio di prospettiva rispetto alla <strong>valutazione</strong> di altri impatti:<br />

il <strong>cambiamento</strong> <strong>climatico</strong> è infatti uno dei più complessi effetti cumulativi, in cui azioni che singolarmente hanno<br />

impatti limitati o considerati non significativi, possono avere complessivamente serie ripercussioni. Inoltre vanno presi in<br />

considerazione sia gli impatti prodotti dal clima sul piano (vulnerabilità), da individuare nella fase iniziale del processo<br />

(screening/verifica di assoggettabilità, definizione del contesto e costruzione baseline, scoping), sia gli effetti del piano<br />

sul clima (che riguardano principalmente gli impatti del piano in termine di future emissioni di gas climalteranti) e sulle<br />

capacità di adattamento, nella fase di <strong>valutazione</strong>. Stimare gli impatti sul clima di un piano e viceversa, ha ancora un ampio<br />

margine di incertezza, a causa dei molteplici scenari futuri di riferimento, ma anche della difficoltà di quantificare gli<br />

impatti soprattutto rispetto a aree geograficamente limitate e nelle ripercussioni sinergiche e cumulative su un ambito che<br />

travalica sia i limiti territoriali che temporali di un piano/programma. Tale indeterminatezza può influenzare negativamente<br />

le possibilità e capacità di individuare misure di adattamento, specialmente in ambito locale.<br />

Note<br />

26<br />

Libro Verde della Commissione al Consiglio, al Parlamento Europeo, al Comitato economico e sociale europeo e al Comitato delle regioni, 2007, L’adattamento<br />

ai cambiamenti climatici in Europa – quali possibilità di intervento per l’UE: “Le attività di climate proofing devono essere inserite nella direttiva sulla <strong>valutazione</strong><br />

d’impatto <strong>ambientale</strong> (VIA) e in quella sulla <strong>valutazione</strong> <strong>ambientale</strong> <strong>strategica</strong> (VAS). Queste due valutazioni, unite alla <strong>valutazione</strong> dell’impatto delle<br />

politiche, devono trattare gli effetti sugli ecosistemi, ricorrendo anche a strumenti che internalizzino i costi dei danni provocati al capitale naturale e ai servizi<br />

ecosistemici.”<br />

27<br />

COWI SEA Report to European Commission of 2009 DG, Environment website: http://ec.europa.eu/environment/eia/home.htm.<br />

23

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