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cambiamento climatico e valutazione ambientale strategica guida ...

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Gli edifici hanno caratteristiche costruttive uniformi: solai in laterocemento, pilastri in c.a., involucro opaco in conglomerato<br />

cementizio con controparete interna in mattoni forati, ampie superfici vetrate con serramenti in acciaio, senza taglio termico,<br />

in parte con vetrocamera e in parte a vetro singolo, in scadente stato di conservazione, copertura con lucernai in policarbonato<br />

pieno.<br />

Gli impianti termici esistenti sono obsoleti. La ventilazione è naturale ad eccezione della palestra dove è in funzione un sistema<br />

di ventilazione meccanica senza recupero di calore.<br />

Tavola 36: Vista della Scuola A. Manzoni<br />

Gli interventi proposti riguardano sia aspetti impiantistici che edilizi: isolamento delle pareti perimetrali con cappotto<br />

esterno in polistirene espanso e eliminazione dei ponti termici di solette e pilastri; isolamento della copertura piana con pannelli<br />

in polistirene espanso e di quella a falde con pannelli in fibra di roccia; sostituzione dei serramenti con nuovi a telaio in<br />

PVC e vetrocamera; sostituzione dei lucernai con nuovi in policarbonato alveolare; installazione di un sistema di regolazione<br />

della temperatura sui singoli radiatori; sottostazione di scambio termico allacciata al teleriscaldamento urbano e ristrutturazione<br />

della centrale termica; installazione di sistemi meccanici di ventilazione con recupero di calore ad alta efficienza.<br />

Lo studio stima che a seguito degli interventi proposti il complesso oggetto di intervento passerebbe dalla classe D alla<br />

classe B del sistema di certificazione energetica regionale.<br />

A fronte di una volumetria lorda riscaldata di 31.514 mc e di una superficie lorda di 7.660 mq, che attualmente consuma<br />

97.992 mc di metano l’anno, a seguito degli interventi è attesa una riduzione dei consumi pari all’80,8% (79.178 mc<br />

in meno di metano).<br />

Il risparmio economico ammonterà a circa 59.396 €/anno.<br />

Il fabbisogno energetico dell’involucro edilizio passerebbe da 31,5 kWh/mc anno a 8,4 kWh/mc anno, mentre quello di<br />

energia primaria del sistema edificio-impianto da 56,5 kWh/mc anno a 9,5 kWh/mc anno, con una riduzione delle emissioni<br />

pari a 154,4 t/anno di CO2eq, a 0,79 kg/anno di PM10 e a 134,6 kg/anno di NOX.<br />

7.2. Patto dei Sindaci: Piani di Azione per l’Energia Sostenibile (PAES o SEAP)<br />

La Commissione Europea ha individuato, nelle linee <strong>guida</strong> How to Develop a Sustainable Energy Action Plan<br />

(Seap) – Guidebook, le principali politiche e misure da perseguire nella elaborazione dei PAES, relativamente ai seguenti<br />

settori di gestione diretta e indiretta delle municipalità:<br />

1 Edilizia<br />

2 Trasporti e mobilità urbana<br />

3 Energie rinnovabili e sistemi di teleriscaldamento<br />

4 Public procurement<br />

5 Pianificazione urbana e territoriale<br />

6 Informazione e comunicazione a cittadini e operatori<br />

Punto nodale della redazione del Piano, è l’elaborazione del BEI (Baseline Emission Inventory): rappresenta l’inventario<br />

delle emissioni su scala comunale cui fare riferimento rispetto alla definizione degli obiettivi al 2020. L’anno base di riferimento<br />

adottato dall’Unione Europea per ridurre le emissioni entro il 2020 è il 1990, stesso anno di riferimento del Protocollo di<br />

Kyoto. Al fine di rendere comparabile la riduzione delle emissioni su scala europea con quelle del Patto dei Sindaci, la Commissione<br />

raccomanda di usare come anno di riferimento del BEI il 1990, se sono disponibili i dati necessari su scala comunale.<br />

Se ciò non fosse possibile le autorità locali sono libere di scegliere un anno diverso compreso tra il 1990 e il 2005 tenendo<br />

conto della completezza e accuratezza dei dati che si riescono a documentare.<br />

In Piemonte solo tre comuni aderenti al Patto hanno elaborato il PAES: Avigliana, Torino e Collegno.<br />

La Provincia di Torino ha inoltre elaborato, come struttura di supporto, il bilancio energetico e l’inventario delle<br />

emissioni di gas serra per tutti i comuni del proprio ambito territoriale (baseline riferita all’anno 2000 38 , per la redazione<br />

dei Piani d’Azione previsti dal Patto dei Sindaci nel territorio torinese).<br />

Note:<br />

38<br />

http://www.provincia.torino.it/ambiente/energia/progetti/baseline_comuni<br />

72<br />

parte IV<br />

7. Buone pratiche ed esperienze significative

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