Tavola 48: Progetto “Ripristino e Mantenimento delle Connettività Ecologiche in Bassa Valle di Susa” Corridoio n.1, Versante sinistro nei pressi di Foresto- Sponde della Dora Riparia – versante destro all’altezza di borgata Coldimosso Il corridoio 1 ha una rilevanza <strong>strategica</strong> ed è dovuta al fatto che connette, sul versante sinistro, il sistema <strong>ambientale</strong> del SIC delle Oasi Xerotermiche della Bassa Valle di Susa, con annessa la Riserva Naturale Speciale dell’Orrido di Foresto e Stazione del Juniperus Oxicedrus di Crotte S. Giuliano, e, sul versante opposto, un territorio montuoso a sua volta in continuità con il Parco Orsiera – Rocciavrè. § 7.4 Per ulteriori dettagli: http://www.cmbvallesusa.it/ambiente.htm 86 parte IV 7. Buone pratiche ed esperienze significative
7.5. Pianificazione territoriale provinciale La pianificazione territoriale provinciale ha un ruolo decisivo di indirizzo e coordinamento in merito alle politiche sul <strong>cambiamento</strong> <strong>climatico</strong> e dello sviluppo sostenibile, potendo determinare le linee di sviluppo degli insediamenti, i criteri localizzativi delle reti infrastrutturali, di aree produttive e commerciali sovra comunali, e coordinare gli interventi in materia di protezione e uso razionale delle risorse naturali non rinnovabili, di protezione dal rischio idrogeologico, di inquinamento, gestione dei rifiuti, etc. oltre che indirizzi o prescrizioni cogenti per la pianificazione locale. Provincia di Torino Variante al Piano Territoriale di Coordinamento Provinciale - PTCP2 (Adottato con D.C.P n.26817/2010) La necessità di elaborare una Variante al PTCP della Provincia di Torino, in corso di approvazione, scaturisce dal mutato scenario economico, segnato negli ultimi anni dal del sistema finanziario internazionale e dalla recessione dei settori produttivi, in particolare quello industriale, con forti ripercussioni economiche e sociali anche nel territorio torinese. Peso determinante ha avuto anche la necessità di sviluppare politiche mirate alla riduzione del riscaldamento globale del pianeta e di proporre indirizzi di mitigazione in materia di <strong>cambiamento</strong> <strong>climatico</strong>. Il PTC2 intende concorrere ad affrontare queste sfide, indirizzando il sistema territoriale a politiche anti-recessive, orientando interventi di riorganizzazione del territorio basati sul “riuso” (riqualificazione e riorganizzazione del sistema degli insediamenti produttivi e commerciali), limitando il consumo di suolo fertile ed agricolo, sviluppando, sul modello americano, insieme all’ammodernamento del sistema delle infrastrutture, un green new deal su tematiche quali produzione di energia “pulita” e risparmio energetico, sicurezza idrogeologica e qualificazione <strong>ambientale</strong>. [Cfr. PTC2 Progetto Definitivo Relazione Illustrativa] Gli obiettivi, le politiche, le strategie e le azioni del Piano si organizzano nell’ambito dei macrosistemi di riferimento: l Sistema insediativo (funzioni residenziali; funzioni economiche: agroforestali, energetiche, commerciali, culturali; funzioni specializzate e progetti strategici di trasformazione territoriale); l Sistema infrastrutturale (infrastrutture materiali e immateriali); l Sistema naturale e seminaturale (aree verdi, aree periurbane, paesaggio); l Pressioni ambientali e rischio idrogeologico (atmosfera, risorse idriche, infrastrutture e impianti, salute pubblica, suolo); l Sostenibilità <strong>ambientale</strong> (principi generali e trasversali al Piano e Valutazione <strong>ambientale</strong> <strong>strategica</strong>). Per evidenti motivi si sintesi si richiamano solo i principali obiettivi e risvolti normativi innovativi connessi con le strategie di mitigazione e adattamento al <strong>cambiamento</strong> <strong>climatico</strong>. Consumo di suolo, frammentazione del territorio e rischio idrogeologico: Sistema insediativo Il suolo consumato nel 1990 è pari a circa il 13% del totale del territorio pianeggiante o collinare, e raggiunge il 15% nel 2006 - tasso medio annuo di incremento pari al 1,15%. Nel periodo 2000-2006, il tasso di incremento annuo è stato del 1,5 % (+4.822 ha totale): la crescita più marcata dal 1990. Tra il 1990 e il 2006, in Provincia di Torino sono stati consumati 3.978 ettari di suoli di I e II classe di Capacità d’uso. Il consumo di suolo fertile ha raggiunto nel 2006, nella Provincia di Torino, il valore del 18,4% rispetto al totale delle aree ricadenti nella I e II classe di Capacità d’uso (+2,5% rispetto al 1990) con punte nell’Area Metropolitana Torinese, del 34,1% (+4,1% rispetto al 1990). Il consumo di suolo cresce peraltro molto più velocemente della popolazione residente. z 87