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Aspetti psicologico-clinici della malattia celiaca: un ... - Sara Stagni

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Nel 2003, H. Barbas, dell'<strong>un</strong>iversità di Boston, ha mostrato, con l'uso di traccianti, in<br />

scimmie Rhesus, le vie, che in parallelo connettono le cortecce prefrontali<br />

all'amigdala e all'ippocampo e da qui, tramite il neurovegetativo, agli organi interni.<br />

Studi su umani hanno confermato che la via breve, quella che va dalle cortecce<br />

sensoriali all'amigdala, è rapida e automatica, consente cioè <strong>un</strong>'attivazione<br />

emozionale inconscia e veloce. L'altra, quella che coinvolge le cortecce orbitofrontali<br />

e mediali, il giro del cingolo e l'ipotalamo, passando o no per l'amigdala, produce<br />

<strong>un</strong>'elaborazione più complessa, lenta e cosciente. E' ovvio, che nella realtà, spesso<br />

le due vie f<strong>un</strong>zionano insieme, ma può anche accadere che non siano sincrone e che<br />

quella rapida prenda il comando trascinando tutto l'organismo in <strong>un</strong>a risposta<br />

automatica. Per esempio, nel caso <strong>della</strong> paura e dell'ansia ad essa collegata<br />

producono <strong>un</strong>'attivazione dell'amigdala, che può avvenire sia in forma conscia che<br />

inconscia. L'attivazione inconscia può avvenire in due forme: o in modo del tutto<br />

incosciente, come nel caso <strong>della</strong> ricezione di messaggi subliminali di paura e di<br />

violenza, o come attivazione semicosciente, di tipo automatico, per la rapida<br />

individuazione di segnali pericolosi. Una volta attivata, l'amigdala, ha diverse vie per<br />

allertare l'insieme dell'organismo: quando il segnale di paura attiva l'amigdala<br />

laterale, da qui al nucleo centrale, il quale attiva tre aree <strong>della</strong> risposta di stress, la<br />

sostanza grigia centrale, che produce la reazione di freezing, l'ipotalamo laterale che<br />

attiva il simpatico causando <strong>un</strong> rialzo <strong>della</strong> pressione arteriosa, l'ipotalamo<br />

paraventricolare, che attiva l'asse surrenalico e altri assi neuroendocrini con<br />

produzione di ormoni. Ma l'amigdala, come abbiamo visto, non lavora mai da sola,<br />

anzi è sottoposta al controllo delle aree corticali, le prefrontali e il giro del cingolo. In<br />

quest'ultima area, si integrano f<strong>un</strong>zioni per il comportamento volontario e le emozioni.<br />

Da qui partono le proiezioni all'ipotalamo laterale e ai centri di comando del simpatico<br />

collocati nel tronco. E' l'area <strong>della</strong> corteccia che riceve il massimo di proiezione<br />

dopaminergica, e si attiva sia quando siamo gratificati che nello sforzo cognitivo, sia<br />

nella maturazione dell'autocontrollo (come si evince dell'ADHD). Questo ruolo<br />

centrale viene svolto proprio grazie alla robusta connessione bidirezionale che<br />

stabilisce con l'amigdala. E' da questa connessione che deriva <strong>un</strong>a buona o cattiva<br />

gestione delle emozioni e delle loro conseguenze sull'organismo (Bottaccioli, 2005).<br />

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