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Aspetti psicologico-clinici della malattia celiaca: un ... - Sara Stagni

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maggiori indici sintomatologici, abbiano anche nel FAD p<strong>un</strong>teggi più alti.<br />

Nel TCI si evidenziano differenze significative con i dati normativi nelle scale di<br />

Evitamento del Pericolo e Dipendenza dalla Ricompensa, scale in cui però il nostro<br />

campione mostra p<strong>un</strong>teggi significativamente più bassi. Come del resto accade per i<br />

valori dell'EDI, in cui il campione mostra risultati più bassi rispetto al campione<br />

normativo.<br />

Andando invece a vedere quali differenze emergono dividendo il campione nei due<br />

sottogruppi, celiaci e parenti si riscontra <strong>un</strong>a differenza significativa nella<br />

Sregolatezza. Probabilmente il dover rispettare <strong>un</strong>a dieta molto rigida, a vita, può<br />

incidere su questa dimensione, per vari motivi. Uno di questi potrebbe essere la<br />

necessità di estroversione di alc<strong>un</strong>i di questi soggetti, poiché come abbiamo visto,<br />

dalle correlazioni emergevano due principali pattern comportamentali: <strong>un</strong>o più<br />

internalizzante ed <strong>un</strong>o più esternalizzante. Quest'ultimo gruppo, più impulsivo, con<br />

maggiori entusiasmo, ed esplorazione, probabilmente cerca nuove esperienze per il<br />

bisogno di sentirsi meno vincolato di quanto gli permetta l'essere continuamente a<br />

dieta aglutinata. Questa condizione implica anche <strong>un</strong> restringimento delle relazioni<br />

sociali, poiché il celiaco non può accedere in qualsiasi ristorante, per esempio, per<br />

passare <strong>un</strong>a serata con gli amici, e spesso si verifica <strong>un</strong> restringimento o “selezione”<br />

tra le conoscenze precedenti.<br />

I soggetti celiaci soggetti mostrano p<strong>un</strong>teggi maggiori, anche nel Sentimentalismo e<br />

nella Dipendenza dalla Ricompensa. Una motivazione potrebbe essere come ho<br />

riportato in precedenza “Ci devo pensare tutto il tempo. Non puoi scordartene mai.<br />

Non è consueto essere intollerante al glutine. Semplicemente a causa <strong>della</strong><br />

mancanza di consapevolezza delle persone che ti circondano o perché c'è il pane<br />

nelle vetrine dei negozi o nei bar”. Occuparsi di piccole differenze che tuttavia<br />

diventano grandi nell'emotività di chi le vive (Cimma, 2008). E' normale che questo<br />

possa significare essere maggiormente dipendenti dai segnali sociali e alle reazioni<br />

delle altre persone al proprio comportamento. Anche nell'autodeterminazione, i<br />

celiaci mostrano p<strong>un</strong>teggi inferiori dei loro parenti, forse perchè l'essere affetti da <strong>un</strong>a<br />

condizione cronica, anche se possiamo dire non gravemente invalidante può<br />

provocare <strong>un</strong> piccolo cedimento nelle certezze e nell'interezza individuale. Ma<br />

bisogna anche dire che per quanto l'adattamento a <strong>un</strong>a nuova condizione, quale la<br />

celiachia, non porta necessariamente ad esiti negativi, in quanto caratteristiche quali<br />

la Compassione, evidenziano p<strong>un</strong>teggi maggiori rispetto ai loro parenti. Potremmo<br />

ricordare che negli ultimi decenni sono nate moltissime associazioni di volontariato,<br />

delle quali l'AIC ne è <strong>un</strong> esempio, in cui persone affette o in altro modo coinvolte in<br />

<strong>un</strong>a patologia o in altra condizione invalidante, si aggregano per aiutarsi<br />

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