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Aspetti psicologico-clinici della malattia celiaca: un ... - Sara Stagni

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compreso dei Diagnostic Criteria for Psychosomatic Research ( DCPR ).<br />

Al contrario in <strong>un</strong>o studio di Collin e colleghi (2008), sono riportati risultati opposti: i<br />

problemi psicologici non sembrano com<strong>un</strong>i in pazienti adulti con CD, infatti la<br />

conoscenza <strong>della</strong> <strong>malattia</strong> e la pronta reperibilità dei prodotti senza glutine possono<br />

avere avuto <strong>un</strong> impatto su questi risultati.<br />

Fera e collaboratori, (2003), riportano invece p<strong>un</strong>teggi più alti per ansia e<br />

depressione. La depressione sembra correlata con la durata di restrizione al glutine,<br />

mentre l'ansia sembra correlata con indici più bassi <strong>della</strong> Qualità <strong>della</strong> Vita (QdV).<br />

Nella nostra valutazione non è stato incluso <strong>un</strong>o strumento specifico per verificare i<br />

livelli di Qualità <strong>della</strong> Vita, ma possiamo dire che essendo la QdV direttamente<br />

correlata con il Benessere, i p<strong>un</strong>teggi delle sottoscale dell'SQ del Benessere nel<br />

nostro campione sono più alti rispetto al campione normativo, indicando <strong>un</strong> distress<br />

più elevato rispetto alla popolazione generale. Inoltre dalle correlazioni tra i nostri<br />

dati emerge anche, come abbiamo già detto, <strong>un</strong> dato importante, che l'SQ presenta<br />

p<strong>un</strong>teggi più elevati quando anche le scale del TCI dell'Evitamento dell'Estraneo,<br />

dell'Evitamento del Pericolo (indici di introversione) sono più alti, mentre sono più<br />

bassi i p<strong>un</strong>teggi di Autodetrminazione, Scopo nella vita, Compassione (indice di<br />

Coscienziosità). Sappiamo dagli apporti <strong>della</strong> Positive Psychology, che il Benessere<br />

ottimale è correlato con tratti di personalità quali alta estroversione e alta<br />

coscienziosità, come del resto sappiamo anche, dalla teoria di C. Ryff l'importanza<br />

per il benessere di dimensioni quali avere Obiettivi nella Vita, la Padronanza<br />

Ambientale, Relazioni Positive con gli altri, Autonomia, Crescita Personale e<br />

Autoaccettazione. Potremmo quindi supporre, che i soggetti del nostro campione che<br />

mostrano p<strong>un</strong>teggi bassi nelle dimensioni del TCI concettualmente sovrapponibili alle<br />

dimensioni <strong>della</strong> Ryff, è normale che siano anche quelli che mostrano meno<br />

Benessere nelle scale dell'SQ, ed anche p<strong>un</strong>teggi più alti nell'EDI riguardo<br />

all'Inadeguatezza, Scontentezza per il Corpo, Spinta verso la Magrezza e alla Paura<br />

<strong>della</strong> Maturità. Bisogna notare però che il nostro campione rispetto ai normativi,<br />

mostra livelli più bassi di distress nella scala <strong>della</strong> Contentezza. Questa sottoscala è<br />

inversamente correlata alle scale di Pienezza delle Risorse, Coerenza abitudini<br />

obiettivi, Premurosità e Cooperatività, mostrando che a bassi livelli di distress, gli<br />

individui più propositivi, autodeterminati, indipendenti, mostrando quindi maggiore<br />

benessere. Dai dati fin qui emersi sembra che queste tre dimensioni del carattere del<br />

TCI possano f<strong>un</strong>gere da fattore protettivo verso problemi psicopatologici come<br />

l'ansia, la depressione e disturbi alimentari, e soprattutto tra i fattori protettivi,<br />

l'Autodeterminazione, e soprattutto lo Scopo nella Vita e la Pienezza delle Risorse<br />

sembrano i fattori preponderanti. Sembra inoltre che gli individui che presentino<br />

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