Aspetti psicologico-clinici della malattia celiaca: un ... - Sara Stagni
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al 1° ottobre 1999. Otto diversi dipartimenti pediatrici hanno registrato tutti i bambini<br />
con CD nel sud-est <strong>della</strong> Svezia. La <strong>malattia</strong> <strong>celiaca</strong> è stata confermata dalla biopsia.<br />
Le caratteristiche socio-economiche (impiego materno, stato civile, se i genitori erano<br />
nati in Svezia, istruzione dei genitori, luogo di residenza prima e durante la<br />
gravidanza, abitazione affollata), sesso del bambino, fratelli prematuri, età dei<br />
genitori, consumo materno di alcol durante la gravidanza, sono state analizzate con<br />
la regressione. Tutti i dati, accetto quelli relativi alla CD, erano stati ottenuti con <strong>un</strong><br />
questionario somministrato alla nascita. Dai risultati emerge che la CD era meno<br />
com<strong>un</strong>e tra i figli <strong>della</strong> madri che avevano lavorato meno di tre mesi durante la<br />
gravidanza. Ness<strong>un</strong> altro fattore socio-economico era correlato alla CD. Gli autori<br />
quindi concludono che i principali fattori socio-economici non sembrano essere<br />
responsabili nello sviluppo <strong>della</strong> CD (Ludvigsson, 2005).<br />
Dallo stesso autore è' stato anche valutato se la presenza di eventi stressanti subito<br />
prima del concepimento o durante la gravidanza, possono incidere negativamente<br />
sullo sviluppo e aumentare il rischi o di disturbi nella prole. L'obiettivo del seguente<br />
studio è di esaminare i life event, il supporto materno e sociale, la speranza durante<br />
la gravidanza e il rischio <strong>della</strong> CD nella prole. Il campione e la metodologia di<br />
indagine è esattamente quella dello studio precedente. Il questionario utilizzato in<br />
questo caso includeva domande su eventuali disturbi dei genitori, fattori socio-<br />
economici, il fumo, ass<strong>un</strong>zione di alcol e infezioni durante la gravidanza. Dai risultati<br />
emerge che i life event, la mancanza di supporto sociale e di speranza nelle donne<br />
incinte non era correlato con lo sviluppo <strong>della</strong> CD nella prole (Ludvigsson, 2003).<br />
Lo stesso autore ha valutato il fumo di sigaretta dei genitori e il rischio correlato per<br />
la prole di sviluppare la CD. Tra gli adulti, il fumo sembra dare protezione contro la<br />
CD. Ma solo <strong>un</strong>o studio finora ha investigato l'associazione tra il fumo materno<br />
durante la gravidanza e il rischio di CD nella prole. Com<strong>un</strong>que, questo studio non era<br />
adattato alla durata dell'allattamento al seno esclusivo e non valutava il fumo passivo<br />
dopo la nascita. Anche questo studio, fa parte del primo dello stesso autore qui<br />
sopra esposto, quindi anche il campione è lo stesso. I dati sull'allattamento al seno<br />
esclusivo e sul fumo sono stati ottenuti da questionari distribuiti alla nascita dei<br />
bambini e all'età di <strong>un</strong> anno. CD era stata confermata dalla biopsia intestinale. Un<br />
sottogruppo di analisi sono state svolte secondo l'indice di massa corporea materno.<br />
I risultati mostrano che 9 su 53 bambini con CD, opposti a 1699 su 15344 non CD<br />
avevano madri che avevano fumato durante la gravidanza. Le madri che avevano<br />
fumato durante la gravidanza non avevano quindi aumentato il rischio di avere <strong>un</strong><br />
bambino con la CD. Aggiustando la valutazione anche sulla durata dell'allattamento<br />
al seno esclusivo e il sesso dei bambini, in 9585 bambini l'allattamento al seno<br />
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