Aspetti psicologico-clinici della malattia celiaca: un ... - Sara Stagni
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cervello può alterare il normale f<strong>un</strong>zionamento del secondo, interferire con i suoi ritmi<br />
e per questa via, disturbare la peristalsi, la produzione di acidi, di enzimi, di ormoni,<br />
di citochine. Ma è vero anche il contrario. Anzi stando all'anatomia, le connessioni del<br />
cervello enterico vanno a quello centrale sono più numerose di quelle che fanno il<br />
viaggio inverso. Questo vuol dire che disordini intestinali possono produrre i loro<br />
effetti sul cervello centrale. E' stato dimostrato che <strong>un</strong> disordine <strong>della</strong> pancia può<br />
produrre <strong>un</strong> disturbo dell'umore. Il centro <strong>della</strong> scena lo tiene la serotonina, molecola<br />
che svolge <strong>un</strong> ruolo fondamentale nella depressione. Il 95% <strong>della</strong> serotonina del<br />
nostro cervello viene prodotto dalle cellule cromaffini dell'intestino. Qui serve per<br />
iniziare il riflesso peristaltico, a mantenere il tono vascolare, a regolare i movimenti e<br />
l'attività digestiva. Al tempo stesso, f<strong>un</strong>ge da segnale al cervello: segnali positivi<br />
come la sazietà, o negativi, come la nausea. La serotonina circolante deve essere<br />
tenuta sotto controllo, perché <strong>un</strong> suo eccesso può risultare molto pericoloso, fino allo<br />
shock anafilattico, quindi le cellule possiedono meccanismo di riassorbimento <strong>della</strong><br />
molecola. In caso di infiammazione intestinale si produce <strong>un</strong> eccesso di serotonina<br />
che satura i sistemi di riassorbimento e desensibilizza i recettori: questo può<br />
provocare <strong>un</strong> blocco <strong>della</strong> peristalsi con costipazione. Al tempo stesso<br />
l'infiammazione attiva enormemente l'enzima che demolisce la serotonina e quindi si<br />
può avere, nel tempo, a livello cerebrale, <strong>un</strong> forte deficit <strong>della</strong> molecola, con<br />
conseguente depressione. Infiammazione, alterazione intestinale e depressione<br />
possono essere quindi manifestazioni dello stesso processo. Questi studi aprono<br />
prospettive che permettono di sottrarre disordini come la sindrome dell'intestino<br />
irritabile, dal terreno dei disturbi f<strong>un</strong>zionali (Bottaccioli, 2005).<br />
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