Aspetti psicologico-clinici della malattia celiaca: un ... - Sara Stagni
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dell'Affaticabilità. Quindi a <strong>un</strong> distress maggiore e alla mancanza di benessere,<br />
corrisponde <strong>un</strong>a maggiore preoccupazione e attenzione verso i segnali corporei.<br />
Infine p<strong>un</strong>teggi significativamente maggiori si rilevano anche nella Paura <strong>della</strong><br />
Maturità. Soffrire di <strong>un</strong>a <strong>malattia</strong> cronica sicuramente incide sulla paura a proposito<br />
<strong>della</strong> propria salute e anche a proposito dell'invecchiamento. Come dicevo prima,<br />
alc<strong>un</strong>e certezze possono incrinarsi e al tempo stesso la percezione di sé deve<br />
essere ridefinita, compreso il modo in cui questa condizione può o meno incidere sul<br />
futuro. I risultati quindi non evidenziano <strong>un</strong>a coesistenza tra patologia <strong>celiaca</strong> e<br />
disturbi alimentari, al contrario di quanto emerge in letteratura . Cinquetti et al.<br />
(1997), hanno dimostrato la problematica accettazione <strong>della</strong> dieta aglutinata in<br />
bambini e adolescenti. Karwautz et al., (2007) hanno invece documentato l'esordio<br />
precedente di <strong>malattia</strong> <strong>celiaca</strong> rispetto alla bulimia nervosa. Bisogna com<strong>un</strong>que<br />
evidenziare che nella compilazione <strong>della</strong> batteria di test, la maggior parte dei soggetti<br />
del campione ha manifestato evidenti resistenze durante la compilazione dell'EDI, ci<br />
si può quindi chiedere quanto siano attendibili i risultati, dato inoltre la non<br />
adeguatezza del campione normativo trovato.<br />
I dati qui riportati presentano vari limiti quali l'esiguità numerica del campione, non<br />
rappresentativo <strong>della</strong> popolazione dei celiaci in generale, poiché composto<br />
soprattutto da donne, e in cui i soggetti in generale avevano <strong>un</strong>'età compresa tra i 35<br />
e 45 anni. Mancano dati numericamente significativi di uomini, di bambini,<br />
adolescenti e persone anziane. Anche l'utilizzo esclusivo di strumenti psicometrici<br />
autovalutativi è limitante, come la mancanza di variabili cliniche generali (eventuali<br />
trattamenti in corso, patologie organiche pregresse e attuali), di dati sul quadro<br />
clinico <strong>della</strong> celiachia (sintomi isolati intestinali e extra-intestinali) e degli indici<br />
biomedici di laboratorio e lʼanamnesi farmacologica.<br />
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