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Aspetti psicologico-clinici della malattia celiaca: un ... - Sara Stagni

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sia portate senza glutine che con il glutine), ma al tempo stesso raccomandano di<br />

non far diventare queste attenzioni veri e propri “parossismi”, cioè ossessioni, che<br />

condizionerebbero e peggiorerebbero sensibilmente, la vita di questi pazienti.<br />

Tutto ciò naturalmente, induce, prima il paziente, poi la stessa famiglia ad<br />

<strong>un</strong>'operazione parziale di ridefinizione <strong>della</strong> propria identità, nei termini <strong>della</strong><br />

rappresentazione mentale che <strong>un</strong>a persona ha di sé e del modo in cui gli altri la<br />

percepiscono. Questa operazione di rideterminazione dei propri confini psicologici è<br />

<strong>un</strong>a normale, non evitabile conseguenza di qual<strong>un</strong>que crisi e non comporta<br />

necessariamente a disturbi psicologici e psichiatrici di alc<strong>un</strong>a natura(Cimma, 2008).<br />

Questi aspetti però, sono stati largamente indagati, e verranno presentati di seguito.<br />

G. Keitner ha indagato l'importante ruolo <strong>della</strong> famiglia giocato nel corso di disturbi<br />

cronici, per evidenziare l'importanza di includere le famiglie nell'assessment e nel<br />

trattamento. La famiglia ha <strong>un</strong>'importante ruolo nell'assessment e nel trattamento. Le<br />

famiglie hanno <strong>un</strong>a potente influenza sulla salute. La famiglia e i fattori relazionali<br />

interagiscono con i sistemi biologici per produrre o mantenere il disturbo. Le famiglie<br />

hanno il potere di influenzare la salute. La qualità delle relazioni influenza i risultati<br />

dei disturbi medici come le aritmie, il diabete, i disturbi cardiovascolari, l'epilessia,<br />

l'asma e i disturbi gastrointestinali. I fattori di rischio familiari incidono sia<br />

sull'espressione che sull'aggravamento del disturbo e sono: il perfezionismo, la<br />

rigidità, il conflitto intrafamiliare, il criticismo o il biasimo, lo stress esterno, <strong>un</strong>a<br />

com<strong>un</strong>icazione povera, e capacità di problem solving. Fattori familiari protettivi sono:<br />

<strong>un</strong>a buona com<strong>un</strong>icazione, l'adattabilità, chiari ruoli nella famiglia, raggi<strong>un</strong>gimento dei<br />

compiti di sviluppo <strong>della</strong> famiglia, mutuo supporto, aperte espressioni di<br />

apprezzamento, impegno verso la famiglia, legami sociali extra-familiari, passare del<br />

tempo insieme, orientazione spirituale e religiosa. L'intervento sulle famiglie può<br />

essere effettuato in qualsiasi fase di <strong>un</strong> disturbo, per prevenire la progressione del<br />

disturbo in questione, per ridurre la cronicità, e migliorare il f<strong>un</strong>zionamento. Le<br />

famiglie possono essere aiutate a gestire lo stress, imparare in merito alla <strong>malattia</strong>,<br />

sviluppare la com<strong>un</strong>icazione e la vicinanza, aumentare le interazioni mutualmente<br />

supportive, minimizzare l'ostilità intrafamiliare e il criticismo e costruire supporto<br />

extrafamiliare. Per contro, le famiglie possono aiutare la gestione del disturbo<br />

assicurando la compliance medica, monitorare la <strong>malattia</strong>, e come effetto collaterale<br />

del trattamento, l'aderenza agli app<strong>un</strong>tamenti prefissati, e promuovendo il<br />

mantenimento di strategie di salute come <strong>un</strong> buon sonno, esercizio e dieta. Il medico<br />

è in <strong>un</strong>'insostituibile posizione per sviluppare e prendere parte a <strong>un</strong>a formulazione<br />

biopsicosociale con il paziente e la sua famiglia. Il medico dovrebbe stabilire <strong>un</strong>a<br />

buona relazione con la famiglia del paziente, discutere con loro il significato <strong>della</strong><br />

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