20.05.2013 Views

L'oro di Fraus - Sardegna Cultura

L'oro di Fraus - Sardegna Cultura

L'oro di Fraus - Sardegna Cultura

SHOW MORE
SHOW LESS

You also want an ePaper? Increase the reach of your titles

YUMPU automatically turns print PDFs into web optimized ePapers that Google loves.

– Tuo padre, i tecnici dei funghi, i cani, le api, l’Orco,<br />

i giar<strong>di</strong>ni <strong>di</strong> corallo, i telai d’oro delle fate... E allora?<br />

– Loro m’hanno detto che mio padre ha ucciso<br />

Benvenuto.<br />

– Loro chi?<br />

– Quelli dei funghi, del micelio, del demonio che l’incorni.<br />

– Dentro il recinto della miniera? E com’è che c’è entrato?<br />

– Io lo so come ha fatto. Ma loro non lo sanno come ha<br />

fatto Benvenuto a finire là sotto in bocca all’Orco. Non<br />

c’è entrato, c’è caduto dentro. In un punto della scarpata.<br />

Si fermi, glielo faccio vedere. Lassù, sotto il nuraghe, sul<br />

Muso dei Gatti. Se vuole ci possiamo anche salire. L’ho<br />

scoperto io, tre giorni fa, proprio dove sta il mandorlo antico<br />

sopra il precipizio. C’è caduto dentro e l’hanno ammazzato.<br />

Loro, non mio padre. Se lo sono visto là dentro,<br />

gli hanno torto il collo. E poi a me hanno detto ch’era stato<br />

mio padre, perché era ubriaco, per sbaglio, per esagerazione,<br />

lui e i suoi cani. M’hanno detto che bisognava<br />

salvare mio padre e i loro esperimenti. L’hanno portato loro<br />

al pozzo sacro.<br />

– Fammi capire meglio, Carletto.<br />

– Io l’ho fatto per salvare mio padre.<br />

– Io però le prove non le vedo.<br />

– Mio padre non si ricorda nulla. Per forza, non ha fatto<br />

nulla, lui. E sa qual è la prova vera? I cani. I cani sono<br />

addestrati bene. A peso d’oro li pagherebbero gli scarti <strong>di</strong><br />

mio padre certi cacciatori. I cani non vanno mai più in là<br />

del cernitoio. Mai arrivano oltre i binari. E neppure mio<br />

padre. Nemmeno se fosse ubriaco perso. E ubriaco perso<br />

148<br />

non l’ho mai visto. Un guar<strong>di</strong>ano lo sa sempre quando<br />

non deve bere più. Se no che guar<strong>di</strong>ano è? Io non sono mai<br />

riuscito a ubriacarmi fino a perdere i sentimenti e la memoria.<br />

E mio padre ha lo stesso sangue mio.<br />

– Ma perché l’avrebbero ammazzato, quelli dei funghi?<br />

– Perché sono portati al male. L’hanno preso per spia.<br />

L’hanno strangolato come una volpe arrabbiata. E che ne<br />

so io? Sarà per gelosia dei loro funghi. Ecco, gliel’ho detto.<br />

Adesso sa anche lei. Siamo in due. Non ne potevo più.<br />

– Hai vuotato il sacco, stavolta, sebbene alla rinfusa?<br />

– Sì. E deve venire a vedere dov’è caduto Benvenuto.<br />

– Io non devo un bel niente, Carletto. E poi, sono stati<br />

proprio loro a mandarti da me a <strong>di</strong>rmi che avevi ritrovato<br />

Benvenuto?<br />

– Va’ dal tuo capo, m’hanno detto. E chi è il mio capo?<br />

– E io devo crederti sulla parola, anche stavolta?<br />

– Sì, altrimenti dovrà credere all’Orco che riparla a<br />

morsi.<br />

– E va bene. Almeno su questa storia della caduta dal<br />

Muso dei Gatti facciamo un po’ <strong>di</strong> chiaro... Forza,<br />

Carletto, gambe in spalla e fammi strada. Stasera m’aspetta<br />

una scenata <strong>di</strong> mia moglie. Com’è la tua sposina, in<br />

questi casi?<br />

– Una vespa che gli rompi il nido. E la sua?<br />

– Si chiude in casa e finge <strong>di</strong> non sentire bussare e<br />

campanelli. Meglio la tua. I vicini si accorgono <strong>di</strong> tutto.<br />

Carletto s’è aggiustato qualcosa sotto l’ascella, uscendo<br />

dalla macchina. La pistola d’or<strong>di</strong>nanza. Ho fatto finta<br />

<strong>di</strong> niente. Il giorno se n’andava, bisognava sbrigarsi, e salire<br />

a pie<strong>di</strong>, a passi stu<strong>di</strong>ati.<br />

149

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!