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L'oro di Fraus - Sardegna Cultura

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co. E lei invece ci vuol fare il Central Park, da quelle parti.<br />

Ho riavvicinato Gaetanino Pintus, un Gaetanino senza<br />

occhiali neri a riflettere il mondo. Ancora storie d’alieni.<br />

Dice che bisogna avere pazienza, con lui. Un giorno o<br />

l’altro quelli dell’universo parallelo gli daranno il permesso<br />

<strong>di</strong> parlare.<br />

Ho tentato con Can<strong>di</strong>do Demontis:<br />

– Lei a me non mi rappresenta niente – mi fa. E suo<br />

padre il giorno stesso è venuto in comune dal sindaco a<br />

mostrare i muscoli:<br />

– Quand’è che la smette d’insi<strong>di</strong>are i ragazzini?<br />

– Stavolta, signor Demontis, non ha preso precauzioni,<br />

vedo, come l’altra volta che ha minacciato per telefono.<br />

E lui a muso duro sibila che la prossima volta non me<br />

lo manda neppure a <strong>di</strong>re.<br />

Poi ho pensato a Miroglio. Stavolta ho avuto fortuna.<br />

L’ho trovato al telefono al primo tentativo.<br />

Miroglio, il segugio:<br />

– Ah, visto che c’era sotto qualcosa?<br />

– Sì, c’è pane per i tuoi denti, stavolta. Ve<strong>di</strong>amoci subito.<br />

Domani stesso, se puoi. Io posso. Domani, in città,<br />

va bene? Il caldo agostano lo posso anche sfidare, tanto mi<br />

sento già sul cratere d’un vulcano.<br />

– La Casa dell’Orco lo era – fa lui.<br />

– Lo era cosa?<br />

– Un vulcano, no?<br />

154<br />

Toh, penso, e che ne sa Miroglio della Casa dell’Orco?<br />

Mica gliel’ho mai nominato, io, il luogo dei giar<strong>di</strong>ni <strong>di</strong><br />

corallo. E poi ecco che insiste per essere sicuro che non ne<br />

ho parlato con nessun altro dei miei sospetti sui tecnici<br />

dei funghi:<br />

– Perché questa faccenda scotta – <strong>di</strong>ce: – Ma che prove<br />

hai?<br />

– Prove? Io? Nessuna. Ma forse si tratta <strong>di</strong> droga.<br />

– Ma scherziamo? Droga a <strong>Fraus</strong>? Una raffineria! Ma<br />

va là...<br />

– Io non ci tengo a farli sloggiare. Ma voglio vederci<br />

chiaro.<br />

– Vedremo, Puntiglio. Però tieni la bocca chiusa con<br />

chiunque.<br />

Ho promesso. E però non gli ho detto che sa tutto anche<br />

Carletto. Ma gli ho detto che sapevo una cosa <strong>di</strong> lui,<br />

Miroglio il Gran Fintone dei tempi del collegio:<br />

– È vero o no che un mese fa ti sei incontrato per mare<br />

con un’insegnante <strong>di</strong> <strong>Fraus</strong>?<br />

– Ah quella – fa lui – E come sta?<br />

– È morta, non lo sapevi? È morta proprio il giorno<br />

che l’hai vista tu. Non t’ha detto nulla sul caso Cadraus?<br />

Lei la sapeva lunga. È per questo che tu la tampinavi, no?<br />

– Sì, qualcosa me l’ha detta. Ne riparliamo domani, va<br />

bene?<br />

– Come, domani? Subito me lo devi <strong>di</strong>re, per la miseria.<br />

– Be’, <strong>di</strong>ceva che quel ragazzino è stato ucciso dai suoi<br />

compagni. E che lei aveva prove certe.<br />

– Ma no, scusa Miroglio, non può averti detto questo.<br />

E tu allora perché hai taciuto? Che razza <strong>di</strong> poliziotto sei?<br />

– Ne riparliamo domani, Puntiglio. Non ti scaldare.<br />

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