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Così <strong>di</strong>ce il nuovo che mi sembra <strong>di</strong> conoscere. E infatti<br />
è l’ornitologo dell’università, il consulente per le piume<br />
trovate in tasca a Benvenuto, l’acquirente degli uccelli <strong>di</strong><br />
Mariano.<br />
E così l’ornitologo, quando ci siamo rimessi sulle gambe,<br />
stampellavamo spesso insieme giù all’aperto. Un giorno,<br />
attento a fingere amnesia, ho trovato il modo <strong>di</strong> parlargli<br />
dei gabbiani <strong>di</strong> <strong>Fraus</strong>. M’ha tenuto una lezione sui<br />
gabbiani. Dice che certe volte i melanocefali seguono rotte<br />
<strong>di</strong> oggetti volanti:<br />
– Il caso è interessante. Vorrei tornare a <strong>Fraus</strong>, a stu<strong>di</strong>armeli<br />
un po’. <strong>Fraus</strong> m’ha già dato sod<strong>di</strong>sfazioni.<br />
– Beato lei: paiono traversie e sono opportunità –<br />
brontolo io.<br />
– Come ha detto?<br />
– Niente, niente. Falso allarme. M’ha sfiorato un ricordo.<br />
L’ornitologo sa imitare il canto degli uccelli, ed è bravissimo.<br />
In corsia giocava scherzi a tutti, persino al primario<br />
che un giorno s’è messo a cercare un canarino sotto<br />
i letti.<br />
– Sa una cosa? – mi <strong>di</strong>ce un giorno: – Non è mica vero<br />
che ho avuto un incidente stradale: sono i miei parenti<br />
che l’hanno detto in giro: si vergognano, loro: perché<br />
sono caduto da un fico mentre facevo la posta a una bella<br />
coppia <strong>di</strong> verdoni, l’ultima rimasta forse nei monti sopra<br />
Pula. – E fa il verso del verdone per <strong>di</strong>sorientare un gatto<br />
d’ospedale.<br />
Gli ho detto dell’idea frauense d’una riserva per l’avifauna<br />
locale al Central Park, in Casa dell’Orco, o meglio<br />
nel suo parco privato riservato, intemerato, proibito a cac-<br />
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ciatori e uccellatori e davvero impe<strong>di</strong>to ai bracconieri da<br />
più <strong>di</strong> cinquant’anni. Manco a <strong>di</strong>rlo, è partito in quarta.<br />
E s’è fatto grande amico <strong>di</strong> Carletto che tornava a visitarmi:<br />
lo vedeva già guar<strong>di</strong>ano della riserva ornitologica <strong>di</strong><br />
<strong>Fraus</strong>, con suo padre fisso-guar<strong>di</strong>a, o pure fesso-guar<strong>di</strong>a<br />
come <strong>di</strong>cono certuni <strong>di</strong> ziu Antoni, e i cani e le api guar<strong>di</strong>ane<br />
che sono le anime dei morti che l’Orco si mangiava<br />
in tempi bui.<br />
A casa sono tornato dopo Ferragosto, rimesso a nuovo,<br />
solo una cicatrice alla giuntura delle sopracciglie, e un naso<br />
un poco piatto: come un pugile in ritiro, ha detto un<br />
tale dell’opposizione. A <strong>Fraus</strong> però ci ho ritrovato anche i<br />
compagni alleati che portavano avanti una campagna estiva<br />
per sostituire un sindaco <strong>di</strong>mezzato in quanto smemorato<br />
e forse pure tocco, chi può <strong>di</strong>rlo?<br />
A me però interessavano soprattutto le ricerche del<br />
dottor Zammataro su Miroglio. Il segretario è stato bravo:<br />
risultava tra l’altro che Miroglio Giuseppe, celibe, nato<br />
il due novembre del Quaranta, ragioniere, è stato nella<br />
guar<strong>di</strong>a <strong>di</strong> finanza per <strong>di</strong>eci anni fino a <strong>di</strong>ventare capitano;<br />
congedato in circostanze non precisate, ha lavorato<br />
do<strong>di</strong>ci anni alla Val Ciglione. Non risiede nel comune <strong>di</strong><br />
nascita.<br />
– Un irrequieto, questo suo amico – ha commentato il<br />
dottor Zammataro.<br />
– Benissimo, dottore, benissimo. Adesso però faccia<br />
onore alle sue funzioni <strong>di</strong> segretario e tenga tutto quanto<br />
per sé. Ne riparleremo poi, lei ed io.<br />
Il dottor Zammataro stavolta non ha potuto ornarsi<br />
del suo sorriso onnisciente.<br />
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