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L'oro di Fraus - Sardegna Cultura

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Delinquenti sono, signor sindaco, Val Ciglione o non Val<br />

Ciglione.<br />

– Piano, an<strong>di</strong>amoci piano... – ripetevo a Carletto.<br />

Vacci piano, ripetevo a me stesso, vacci piano, <strong>di</strong> delinquenti<br />

tu non te n’inten<strong>di</strong>. Ma Carletto voleva entrare in<br />

Casa dell’Orco, <strong>di</strong> notte:<br />

– Vuoi conoscere la bestia? Stu<strong>di</strong>a la sua tana – <strong>di</strong>ceva<br />

appoggiandosi a saggezze collaudate.<br />

La Casa dell’Orco, figurarsi: da millenni ci rifila patacche<br />

a noi <strong>di</strong> <strong>Fraus</strong>: orchi e <strong>di</strong>avoli, tesori interrati, ricchezze<br />

minerarie, adesso funghi in galleria. Ha pure il fisico<br />

del ruolo, come luogo fiabesco. Ma è ciò che non si<br />

vede il più notevole: il ventre dell’Orco ha le viscere lunghe:<br />

budelli complicati, si <strong>di</strong>ce, arrivano all’uno e all’altro<br />

mare, per scampo e sicurezza <strong>di</strong> chi possiede i luoghi.<br />

E i misteri dei suoi visceri sempre custo<strong>di</strong>ti da guar<strong>di</strong>ani<br />

truci. Con l’oro d’età favolose c’è sepolta in botti <strong>di</strong> ferro<br />

anche la Mosca Macella. Terribile la Mosca Macella. Sono<br />

tutte sue le pestilenze del passato. E guai a chi la libera,<br />

perché <strong>di</strong> nuovo <strong>di</strong>struggerà cento paesi tutt’attorno, senza<br />

più San Giorgio a cavallo a sconfiggerla con la spada<br />

d’oro. Questo pare temessero i nostri vecchi quando la Val<br />

Ciglione s’è messa a scavare in Casa dell’Orco. Perché la<br />

Mosca Macella non è ape d’Antoni Madau.<br />

Dicono pure a <strong>Fraus</strong> che là dentro sepolti ci sono i giar<strong>di</strong>ni<br />

<strong>di</strong> corallo, fiori <strong>di</strong> sangue, sangue d’innocenti, offerti<br />

al Moloch impavido ed eterno. Mia madre invece mi<br />

parlava <strong>di</strong> giar<strong>di</strong>ni <strong>di</strong> cristallo, lacrime fatte fiori, e <strong>di</strong> telai<br />

<strong>di</strong> fate, che nelle notti <strong>di</strong> luna silenziose si sentono tes-<br />

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sere nei loro telai d’oro. L’oro <strong>di</strong> <strong>Fraus</strong>, che se lo trovi si fa<br />

sterco, merda dell’Orco. È <strong>di</strong> questo che tutti vanno in<br />

cerca scavandogli le viscere?<br />

Di luoghi strani, meta <strong>di</strong> turisti presto o tar<strong>di</strong>, senti<br />

<strong>di</strong>re che so? Bello! Eccezionale! ça alors! wunderbar! Della<br />

Casa dell’Orco il forestiero che ci capita <strong>di</strong>ce sempre: incre<strong>di</strong>bile!<br />

E dev’essere per questo che pensa <strong>di</strong> poterci far<br />

credere tutto quel che vuole, per farci i suoi como<strong>di</strong>, lassù.<br />

Quelli dei funghi non devono essere <strong>di</strong>versi.<br />

Allora ho accelerato a tavoletta l’iter del progetto paesaggistico<br />

e rallentato il progetto <strong>di</strong> museo del minatore.<br />

Ma trovavo molte scuse per andare a bazzicare su in miniera,<br />

con Carletto o tutto solo: e i furbacchioni sempre<br />

attenti a non tra<strong>di</strong>rsi, a non mostrare, a prenderci per conniventi,<br />

omertosi, alleati contro spioni dei misteri tecnologici<br />

<strong>di</strong> <strong>Fraus</strong>.<br />

E se mobilitassi il popolo? Una grande spe<strong>di</strong>zione lassù,<br />

sindaco in testa, carabinieri in servizio d’or<strong>di</strong>ne, e occupazione<br />

dei pozzi contro le ambiguità della Val Ciglione.<br />

Così scopriamo gli altarini, ve<strong>di</strong>amo cosa fanno.<br />

Ma se quelli sperimentano davvero i funghi della prosperità<br />

<strong>di</strong> <strong>Fraus</strong>? mi domando spesso.<br />

– Al progresso si può sacrificare qualche cosa, no,<br />

Carletto?<br />

– E siccome ci vogliono fare progre<strong>di</strong>re, ammazzano<br />

ragazzi e ci mettono <strong>di</strong> mezzo anche mio padre?<br />

– Ma forse l’hanno fatto in buona fede.<br />

– No, no, signor sindaco. Quelli non pregano lo stesso<br />

santo che prega lei. Quelli lassù vogliono stare nel selvati-<br />

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