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Speciale Sardegna - Centro Studi e Ricerche Aleph

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cespugli vizzosi, rampicanti prepotenti, liane pendule,<br />

scimmiette curiose, squittire di araras, gorgheggi di bemte-vi<br />

arrivammo finalmente a una piccola radura inondata<br />

da un sole sfacciato che nessuna pianta riusciva più a<br />

velare. Eravamo stanchi morti e con i vestiti a brandelli,<br />

praticamente nudi anche noi. Anche noi esterrefatti<br />

dinnanzi allo spettacolo che ci offriva la fusoliera del<br />

grande aereo atterrato nel cuore della foresta, con le ali<br />

lasciate indietro, deposte una per lato insieme ai reattori,<br />

dopo aver raso al suolo tutta quella spessa vegetazione,<br />

trasformata in un batter d'occhio in un'improvvisata pista<br />

d'atterraggio.<br />

I passeggeri erano già scesi dall'aereo, ancora<br />

imbambolati dall'incredibile scontro con la madre terra, tutti<br />

inspiegabilmente illesi, compreso il comandante che si<br />

stava ancora chiedendo come aveva potuto prendere una<br />

tale cantonata. Nella Cabina di pilotaggio stavano<br />

seguendo alla radio l'amichevole di calcio Brasile-Svezia<br />

nel momento in cui il comandante doveva digitare il<br />

numero di codice della rotta che il pilota automatico si<br />

sarebbe poi fatto carica di portare a termine. Quando si<br />

era reso conto di essere andato dal verso sbagliato,<br />

l'aereo era ormai agli sgoccioli di carburante.<br />

Nelle mani di quell'orda di selvaggi, il capitano ebbe la<br />

certezza che era la fine. Lo avevano sollevato in aria come<br />

un fuscello e lo stavano portando verso di me come se<br />

fosse un trofeo. O un'offerta sacrificale. Erano visibilmente<br />

euforici e soddisfatti: mi portavano in trionfo il guidatore<br />

della nave madre, ancora con tutte le insegne del<br />

comando, per ringraziarmi del grande dono che avevo<br />

fatto.<br />

E il comandante Francisco Lopes scoprì che, fra tante<br />

disgrazie, poteva ritenersi fortunato e meritarsi persino<br />

questa anonima, e probabilmente effimera, onorificenza.<br />

Se aveva fatto un grande sbaglio a causa di una piccola<br />

sciocchezza, aveva però realizzato una grande impresa<br />

con quell'atterraggio memorabile, degno dell'albo d'oro<br />

dell'aviazione civile.<br />

Gl'indiani si diedero da fare per nutrire e curare tutta quella<br />

gente, sfoggiando le loro abilità di cacciatori e di cuochi e<br />

l'arte secolare dell'uso di piante medicinali, nell'attesa di<br />

possibili soccorritori.<br />

Ma il momento per me più critico fu quando il cacico se ne<br />

venne con la proposta di farmi sposare sua figlia. Non<br />

sapevo come dire di no a quel fanatico più cocciuto di un<br />

mulo. Tutti gli argomenti più disarmanti della mia evoluta<br />

logica aristotelica erano considerati affatto irrazionali<br />

all'interno del suo arcaico sistema di pensiero.<br />

Sapevo tuttavia che non potevo accettare. Dove le avrei<br />

messo le mie abitudini urbane, il mio caffellatte, le mie<br />

penne alla puttanesca, i miei cannoli alla ricotta... E che ne<br />

avrei fatto poi di tutte quelle nozioni di ingegneria<br />

meccanica, di calcolo infinitesimale e di fisica quantistica,<br />

faticosamente accumulati in tanti anni di fervida attività<br />

intellettuale? Per piombare poi in un mondo in cui il<br />

compito più importante e più stimolante per il mio<br />

sprizzante cervello sarebbe stato quello di imparare un<br />

dialetto un po’ più gutturale e nasale del mio?...<br />

Allora feci io la proposta più scandalosa che avesse mai<br />

potuto far capolino nella mia pur fervida immaginazione<br />

da buon avvocato, si era sforzato di spiegare al cacico le<br />

leggi dei bianchi.<br />

Quando questi si rese conto che il matrimonio di sua figlia<br />

con il centauro non valeva proprio più niente per i visi<br />

pallidi, perché il loro ufficiale civile era già stato,<br />

all'insaputa di tutti, destituito ancor prima della cerimonia,<br />

annullò seduta stante anche il matrimonio kawatari,<br />

permise al centauro che si riprendesse la kawasaki, e<br />

tornò irrevocabilmente all'idea fissa di sposare la figlia<br />

direttamente con Dio, cioè con me.<br />

Progetto Babele Dodici<br />

- 10 -<br />

creativa: il baratto tra la kawasaki e la... kawatari. Nino<br />

poteva rimanere con le sue valchirie e fare<br />

contemporaneamente uno sposalizio in pompa magna con<br />

la figlia del cacico.<br />

La legge della tribù non poneva troppe remore alla<br />

poligamia e, in fin dei conti, al capo interessava soltanto di<br />

poter mantenere sangue di divina stirpe nelle vene del suo<br />

ceppo dinastico. Fecero entrambi, è vero, qualche smorfia<br />

di perplessità, ma alla fine fiutarono ciascuno il proprio<br />

tornaconto e il cacico decretò il matrimonio per la seguente<br />

notte di plenilunio.<br />

Fu necessario l'intervento del comandante dell'aereo per<br />

dar valore legale a quell'improbabile matrimonio misto,<br />

presiedendo il rito accanto al cacico il quale da parte sua<br />

avrebbe assicurato il successo del cerimoniale kawatari.<br />

L'intera popolazione di pellirossi e di visi pallidi si radunò al<br />

centro della radura e presto ebbero inizio le danze<br />

propiziatorie e i canti e gli scongiuri e i gridi spontanei di<br />

gioia che ritmavano le ondate di genuina felicità,<br />

muovendo tanti cuori e tante menti.<br />

Tutti nudi come madre natura ci aveva fatti.<br />

Il comandante accennò qualche rimostranza, soprattutto<br />

quando dovette affidarsi allo stregone per mettere in sesto<br />

il pudico membro alla cui cordicella gli amici burloni<br />

avevamo attaccato con cura un'iridescente farfalla<br />

amazzonica a mo' di papillon. Ma finì addirittura per<br />

dimenticarsi di nascondere il sesso dietro il registro dei<br />

matrimoni, quando si avvide che nessuno intorno ci faceva<br />

minimamente caso. E poi un certo senso di sicurezza<br />

veniva dal lustro berretto da comandante, in perfetto<br />

pendant con il copricapo variopinto del cacico.<br />

Dovetti svestirmi a rigore in qualità di testimone,<br />

sfoggiando anch'io, per un doveroso senso di solidarietà<br />

verso lo sposo e lo sfortunato pilota, un "papillon" al posto<br />

giusto. E anche le due amazzoni, da sollecite damigelle,<br />

misero peraltro molto volentieri in mostra le loro forme<br />

statuarie, rivestite soltanto di pelle in vario grado sbiadita<br />

dal lungo tempo passato al ricovero delle tute.<br />

Rorò venne finalmente fuori dalla capanna montata in<br />

fretta e furia per l'occasione dai suoi familiari, con il volto<br />

finemente istoriato dai colori rituali e difficilmente avresti<br />

saputo scegliere tra la sua naturale bellezza e quella<br />

creata dall'arte pittorica del suo popolo.<br />

Gli sposini furono quindi condotti con intenso giubilo verso<br />

la capanna, mentre il resto degli invitati continuavamo a<br />

soffocare con rumorosa allegria i loro legittimi sussurri e<br />

grida nuziali.<br />

Tre giorni dopo arrivarono gli elicotteri dell'esercito per il<br />

soccorso dei superstiti. Ci trovarono tutti ben pasciuti e<br />

rubicondi e in un batter d'occhio si portarono via i<br />

passeggeri e l'equipaggio del boeing. Il comandante Lopes<br />

però, unico responsabile dell'infelice incidente, dovette<br />

andarsene a testa bassa e con le manette ai polsi,<br />

malgrado la sua indiscutibile dimostrazione di abilità e di<br />

eroismo.<br />

Eravamo ormai tornati sulla Transamazzonica ed io mi<br />

disponevo a partire, lasciando al mio posto Nino con Rorò<br />

e con le Amazzoni: quattro cuori in piena luna di miele.<br />

Erano venuti a salutarmi, ma durante tutto il percorso Nino,<br />

Ma siccome mi trovavo già al volante della Landau, avviai<br />

il motore e detti una sgommata che mi proiettò in avanti<br />

come una saetta, lontano da quel mondo al quale pure mi<br />

ero ormai affezionato.<br />

Quando mi sentii fuori pericolo, rallentai un po', anche<br />

perché le balestre della macchina dovevano essersene<br />

risentite alquanto del furibondo sballottio che la pista<br />

aveva loro imposto.<br />

Presto però mi vidi raggiungere dalle tre moto. Il centauro<br />

si portava sul sellino posteriore la ormai ex-moglie

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