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Speciale Sardegna - Centro Studi e Ricerche Aleph

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sonno profondo, sino al risveglio primaverile, perché solo e non<br />

più carezzato dalla scia delle barche dei pescatori. Ma sono in<br />

procinto di ripartire ancora e stavolta giuro non so per<br />

dove….Vorrei giungere là, ove come diceva il poeta Vincenzo<br />

Cardarelli “rise l'Etrusco un giorno, coricato, cogli occhi a fior di<br />

terra, guardando la marina." e là far sprofondare le mie radici. Ma<br />

è proprio la Versilia che mi manca terribilmente, che continuo a<br />

sognare, anche ad occhi aperti….Gli Amici cari, carissimi; quel<br />

profumo di salsedine, quella brezza marina, onnipresente e che di<br />

volta in volta fa muovere come in un magico ballo la rosa dei venti<br />

all’inizio del pontile di Marina di Massa; le maestose Alpi Apuane<br />

che si congiungono marmoree al Tirreno mare, e che sembrano<br />

abbracciarti a mo’ di materna protezione da ogni altrui intemperia,<br />

mantenendo sul Lungomare di Levante un clima sempre<br />

temperato, anche in pieno inverno. Come dice il toscano Bocelli<br />

che, coincidenza nel rimembrar un luogo tanto caro, sto<br />

ascoltando proprio in questo stesso momento “Sotto quel limpido<br />

cielo Toscano, tanta voglia di sognare [….] Storie passione dolore<br />

Mascagni vive tra di noi, la luna sparisce dietro alle nubi e un<br />

uomo canta dalla prua, negli occhi l’Equatore grande sogno dei<br />

marinai e la scogliera è già svanita si alzano le vele della vita. E<br />

adesso corri verso il mare sentirai cantare questa musica dolce<br />

che non morirà mai…E ancora la tua forza è il mare libero senza<br />

catene…” (Andrea Bocelli “Mascagni”) Quanto l’ho amata! Grazie<br />

per avermela ricordata, grazie per avermi fatto correre ancora una<br />

volta, con la mente, in preda al bel ricordo verso quel mare, che<br />

ora di ritorno dall’onirico mondo, mi è rimasto impresso negli occhi<br />

e nelle narici.<br />

Hai scritto il romanzo "La Dama Bianca: un fantasma in cerca<br />

d'autore" in una sola stesura e sei mesi di lavoro, che non<br />

sono molti. Pensi che una tale facilità di scrittura sia innata in<br />

te, o l'hai raggiunta nel corso degli anni? O forse pensi che<br />

dipenda dal soggetto che hai trattato, che ti era<br />

particolarmente congeniale?<br />

Se vuoi altri numeri più esplicativi in tal senso: “La Dama Bianca”<br />

è divisa in due volumi, (non vendibili separatamente) e sono alla<br />

fine uscite fuori 350 pagine….Ed il tutto in sei mesi, sì,<br />

praticamente 58, 3 periodico pagine al mese, ovvero quasi due<br />

pagine al giorno che non sono poi molte, no? Ad ogni modo,<br />

quando mi sono ripresentata dopo sei mesi dalla giornalista della<br />

Nazione, Simonetta Tonarelli, che “gentilissimamente” mi aveva<br />

aiutata a redigere le indagini iniziali sulla Dama Bianca, per farle<br />

leggere il manoscritto completo e farmi redigere da lei la<br />

Prefazione, anche lei sorridente ed incuriosita ha sbottato: “già<br />

fatto???” Quindi rispondendo alla domanda: quali le possibili<br />

cause che mi hanno spinto ed accompagnato nella repentina<br />

stesura di questo libro? Oserei rispondere, senza ombra di<br />

dubbio, tutti e tre i sopra citati punti: “la facilità di scrittura”, ma<br />

questo forse è il punto di vista di chi lo legge, almeno spero,<br />

perché io vi assicuro che nulla di quel libro è stato facile, forse<br />

sarebbe meglio dire “la velocità” e non “la facilità” con cui l’ho<br />

scritto, dovuta soprattutto alla perseveranza di intere giornate a<br />

fare ricerche e passate a scriverlo davanti ad un monitor, mio<br />

unico inseparabile compagno di quei sei mesi. Quindi, almeno dal<br />

mio punto di vista, più di “facilità di scrittura” parlerei piuttosto di<br />

“amore per la scrittura” che è (almeno fin dove giunge il mio<br />

ricordo retroattivo) innato in me; “il perfezionamento stilistico”, poi,<br />

anche, ma questo si raggiunge solo nel corso degli anni con una<br />

pratica infinita (e tanta strada, io, son certa, debbo ancora fare); e<br />

sì, certamente anche “la congenialità dell’argomento trattato”.<br />

Quale scrittore non scrive di argomenti a lui più congeniali?<br />

Raccontare è una passione, non credo sia possibile raccontare un<br />

qualcosa che non dia passione, che non infiammi l’anima ed<br />

inebri la mente!<br />

In un libro di interviste ad una decina di scrittrici italiane,<br />

uscito nel 1984, Sandra Petrignani osservava la scarsa<br />

attenzione dei critici verso la scrittura "femminile",<br />

nonostante alcune grandi scrittrici abbiano a pieno titolo<br />

posto nella storia della nostra letteratura del Novecento<br />

(penso per esempio ad Elsa Morante o a Lalla Romano).<br />

Qualcosa secondo te è cambiato, o le donne che scrivono<br />

sono ancora trattate con sufficienza dai critici (che sono<br />

prevalentemente uomini, almeno in Italia)?<br />

Forse scrivere, per una donna, venti anni fa, lo era. Io venti anni fa<br />

ne avevo dieci, e solo un anno prima avevo dato vita al mio primo<br />

Progetto Babele Dodici<br />

- 28 -<br />

“romanzo” se così in termini canonici lo vogliamo definire:<br />

“Jaqueline”, la storia di una neo super eroina, con magici poteri e<br />

le fattezze della barbie, sulla scia dei super eroi della Warner<br />

Bros. Ma non avendo mai avuto, all’epoca, la necessità infantile di<br />

pubblicare questo “romanzo”, non mi sono mai scontrata,<br />

vent’anni fa, con l’editoria Italiana o la critica nazionale, pro<br />

scrittura al maschile ed anti scrittura al femminile! Quindi<br />

retroattivamente parlando non posso mettere in dubbio,<br />

l’impressione, forse più che veritiera, di Sandra Petrignani e delle<br />

sue intervistate. Ma oggi son certa non è più assolutamente così!<br />

Basti solo pensare che prima di Ugo Riccarelli, Premio Strega<br />

2004 i due precedenti Premi Strega sono stati assegnati a due<br />

donne: Melania Mazzucco ed ancor prima Margaret Mazzantini, le<br />

quali facenti ormai parte di un, seppur vero, elenco storico, fatto<br />

quasi esclusivamente di soli uomini, non credo siano state scelte<br />

dalla giuria degli “amici della domenica” in base al loro sesso o<br />

per riscattare un oscuro passato tutto al femminile! Elenco, che tra<br />

l’altro, riporta anche il nome di Dacia Maraini, la stessa bravissima<br />

Lalla Romano, Elsa Morante, appunto. Io tra l’altro non ho mai<br />

provato sulla mia pelle questa superiorità di giudizio maschile, e<br />

mi riferisco all’essere trattata da loro con sufficienza, anzi al<br />

contrario con molta stima e rispetto. Nella mia cerchia di Amici<br />

Scrittori ci sono molti uomini, compagni d’armi. I premi Letterari<br />

che ho ricevuto mi sono stati assegnati da uomini, le cariche<br />

letterarie ufficiali, anche….No non credo proprio, ormai questa<br />

distinzione uomo-donna-scrittore non esiste più, ciò che conta è<br />

saper scrivere e farlo con estrema passione in entrambi i casi di<br />

genere.<br />

Progetto Babele ha tra i suoi obiettivi, oltre che aiutare gli<br />

scrittori esordienti a "venire allo scoperto", anche quello di<br />

riscoprire dei classici dimenticati. A questo riguardo, avresti<br />

dei nomi da fare, sia di esordienti che di autori classici che ti<br />

hanno colpito, e ti sembra che non godano di sufficiente<br />

attenzione o riconoscimento?<br />

Eccoci. Prolissità mia fatti da parte. Potrei dar ora vita ad un<br />

elenco infinito di scrittori considerati ormai dei classici che si<br />

dovrebbero leggere, per un arricchimento interiore.<br />

Se però debbo parlare solo di quelli, classici, ma un po’<br />

dimenticati dai più, non so proprio da dove cominciare perché mi<br />

si chiede di fare una statistica quasi impossibile: quali sono gli<br />

autori classici che godono di meno riconoscimento o attenzione?<br />

Giuro che non lo so! Posso provare a chiedere di fare questa<br />

ricerca di dati a mio fratello che si occupa appunto di Scienze<br />

Statistiche all’Eurispes. Io personalmente penso che entrando in<br />

libreria e cercando un classico, secondo il lettore che entra,<br />

Shakespeare abbia le stesse possibilità di essere acquistato e<br />

letto di Platone (leggete e rileggete i “Dialoghi” resterete stupefatti<br />

di quanto sono attuali!), Catullo di Neruda, Virginia Woolf di Isabel<br />

Allende…..Insomma chi per troppo tempo è rimasto celato in<br />

senso generale non lo so definire, ma posso certamente dire chi<br />

amo io tra classici ed esordienti: Kafka (La metamorfosi), Pavese<br />

(Dialoghi con Leucò) Pirandello (tutto, è il mio preferito, ma in<br />

particolar modo “Il fu Mattia Pascal”), Svevo (La coscienza di<br />

Zeno), James Joyce (Dedalus, Ulisse, Gente di Dublino), Proust<br />

(Il tempo ritrovato), Mann (La montagna incantata), Montale (Ossi<br />

di seppia e La bufera e altro), D’Annunzio (Il piacere, bellissimo<br />

romanzo da cui ho anche tratto un breve brano d’introduzione alla<br />

mia prima silloge di Poesie “Sentimento nuovissimo”) pascoli (i<br />

canti di Castelvecchio)……Insomma, per non farla tanto lunga,<br />

praticamente tutto il Novecento tranne Calvino, ahimè, che non ho<br />

mai capito ed amato! E tanti, tanti altri, poi: ho amato “le<br />

confessioni” di SantAgostino, “Le candide” di Voltaire, che<br />

praticamente sembra essere il leitmotiv della mia vita….Ed ancora<br />

le sorelle Bronte, il Sommo con la sua Divina, sulla quale a volte,<br />

oltre a rileggerla ed ancora amarne la musicalità, mi diverto a<br />

ricercare il “codice segreto” di cui tanti hanno fatto un gran<br />

parlare…E poi tanti, tanti altri ancora mi affollano la mente, ma mi<br />

fermo qui se no veramente l’elenco diverrebbe infinito! Tra i nuovi<br />

arrivati invece: Baricco, il geniale poeta Sandro Ciapessoni<br />

(tradotto in sei lingue non ha mai volutamente pubblicato in Italia!)<br />

al quale ho anche dedicato la mia seconda silloge di Poesie<br />

“Pensieri”, Marco Milani, Nino Genovese (entrambi bravi per<br />

quanto giovanissimi, e che ho anche avuto il piacere e l’onore di<br />

intervistare), tra gli ultimi letti: Linda Sue Nathanson una psicologa<br />

e scrittrice Americana con la quale ho anche avuto il piacere di<br />

trattenermi in contatto epistolare, Michel Drosnin con il suo

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