STORIA DELLA MUSICA
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il basso continuo per suonar l’organo è presente la spiegazione del nuovo procedimento compositivo. Il b.c. fu<br />
utilizzato per tutto il barocco nell’accompagnamento della musica vocale e nella musica strumentale per strumenti non a<br />
tastiera. Esso era realizzato generalmente da 2 strumenti: uno melodico (generalmente una viola da gamba, poi un<br />
violoncello) che eseguiva il basso, e uno capace di realizzare accordi (clavicembalo, organo o liuto) secondo la<br />
numerica prescritta<br />
Strumenti a corde e a fiato<br />
Lo strumento più popolare era il liuto. Di origine orientale fu portato in Europa dalle Crociate e rivestì ben presto un<br />
ruolo da protagonista sia come strumento solista che da accompagnamento. I liuti più comuni avevano 11 corde: 3<br />
doppie intonate all’ottava (sol, do, fa), 2 doppie all’unisono (la, re) e un cantino (sol). Alla fine del XVI sec, per dar<br />
maggior sonorità, si aggiunsero altre corde più gravi. Nacquero così nuovi strumenti affini al liuto: la tiorba a due<br />
manici paralleli, l’arciliuto e il chitarrone, alto quanto un uomo. Le composizioni per liuto erano scritte su intavolature.<br />
Tra gli strumenti ad arco il più diffuso e antico era la viella. Da essa nacquero 3 nuovi tipi di strumento:<br />
- la lira, nelle varietà da braccio o da gamba (lirone), fornita di 7 corde<br />
- la viola da gamba munita di 5-7 corde era di vari tipi (i più usati erano basso e contrabbasso). Dal XVIII secolo<br />
divenne violoncello, pare che il merito della trasformazione sia di Andrea Amati<br />
- la viola da braccio munita di 6 corde era anch’essa di vari tipi: viola soprano, contralto, tenore<br />
Questi strumenti caddero in disuso nel ‘600, quando vennero sostituiti dagli archi moderni (il primo violino si ha dopo il<br />
1550). Tra gli strumenti a fiato più diffusi si hanno: cornetti dritti o ricurvi del tipo medioevale, trombe di vari tipi, tra<br />
cui il clarino, flauti dritti e traversi, fagotti e oboi derivati dalla bombarda (diversa dalla bombarda odierna)<br />
Strumenti a tastiera<br />
L’organo rinascimentale era un ampliamento dell’organo positivo medioevale. Fu aumentato il numero dei registri (ai<br />
principali si aggiunsero i registri di mutazione), furono adottati tasti meno larghi e più profondi per esecuzioni più<br />
sciolte e fu adottata la pedaliera (prima in Germania e nei Paesi Bassi). Altri strumenti erano il clavicordo e il<br />
clavicembalo<br />
I trattati di musica strumentale<br />
La diffusione degli strumenti ebbe come conseguenza la trattatistica su di essi. I trattati di musica strumentale non<br />
avevano nulla a che vedere coi moderni metodi di tecnica. Si proponevano innanzitutto di insegnare a trasporre sui vari<br />
strumenti la musica vocale. Inoltre la maggior parte dei trattati conteneva un’antologia di composizioni per lo<br />
strumento. Molto importante per gli strumenti a tastiera fu Il Transilvano, dialogo sopra il vero modo si suonar organi<br />
et istromenti da penna (cioè clavicembalo) di Girolamo Diruta<br />
TESI XIV: Origine del melodramma<br />
Il Barocco si colloca tra Rinascimento e Classicismo (dall’inizio del XVII sec. alla metà del XVIII sec, tra l’età di<br />
Monteverdi e quella di Bach ed Handel). Si può dividere in 3 parti della durata di circa mezzo secolo: età di<br />
Monteverdi, Frescobaldi e Schutz; età di Carissimi, Lulli e Purcell; età di Vivaldi, i 2 Scarlatti, Couperin, Bach ed<br />
Handel<br />
Cultura del Barocco: a Roma palazzi e fontane del Bernini, poemi e poesie del Marino. L’arte barocca rifiuta i canoni<br />
dell’estetica classico-rinascimentale (misura, equilibrio, sobrietà): l’obiettivo è ora stupire, rappresentare e “fare<br />
spettacolo”. La musica era la componente essenziale della manifestazione più originale del barocco: la festa. Per i<br />
regnanti dilettarsi di musica era un dovere di stato: l’organizzazione della musica si basava sulle cappelle delle corti<br />
Lo stile della musica barocca:<br />
- mentre nel rinascimento si adottò uno stile unico per musica vocale e strumentale (sia sacra che profana), la musica<br />
barocca adottò più stili: stile polifonico “alla Palestrina” per musica sacra, stile omofono per musica da camera e<br />
per l’opera<br />
- mentre nel rinascimento si dava più importanza alla produzione vocale, nel barocco si fa molta musica strumentale<br />
- mentre nel rinascimento si usava la polifonia, nel barocco si usa la monodia: nascita e sviluppo della teoria<br />
armonica<br />
- vengono introdotti nuove forme: continuarono a vivere messe, mottetti, toccate-preludi; nacquero opere, balletti e<br />
oratori; nella musica strumentale concerti, suites, fughe, variazioni<br />
L’affermazione della monodia: la Camerata Fiorentina<br />
Durante il Rinascimento era spesso normale che le voci inferiori di una composizione polifonica fossero sostituite da<br />
uno strumento polifonico quali liuto, organo e clavicembalo. Questa pratica monodica era comune in frottole, villanelle<br />
e canzonette, ma anche in madrigali, chansons e lieder. In realtà la monodia vera e propria nacque dai dibattiti che alla<br />
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