STORIA DELLA MUSICA
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<strong>MUSICA</strong> DA CAMERA<br />
Nicola Esterhazy teneva molto in considerazioni la musica da camera e Haydn negli anni 1761-90 scrisse moltissimo<br />
per formazioni cameristiche con baryton, lo strumento suonato da Nicola (una specie di violone con corde di<br />
risonanza). Il punto più alto della produzione cameristica è costituito dagli 83 quartetti. Il quartetto fu la forma a<br />
cui Haydn fu più legato, e più delle sinfonie testimonia il cammino stilistico compiuto: affrancamento dalle<br />
ultime vestigia del barocco, partecipazione e distacco dallo stile galante, maturità conquistata coi 6 quartetti op.<br />
33 (1778-81), i “quartetti russi” dedicati al principe Petrovic. Definì nel quartetto lo stile della “conversazione<br />
musicale”, in cui ogni strumento aveva pari dignità<br />
Anche nelle 52 sonate per clavicembalo, poi per forte-piano è possibile seguire il percorso stilistico: dalle prime che<br />
ricordano le suites, a quelle del 1776 in cui si riconosce l’influsso di C.Ph.E.Bach, a quelle mature successive al<br />
1780<br />
- Compose una cinquantina di divertimenti (serenate, cassazioni, notturni: + o – stessa cosa), una forma austriaca di<br />
musica da camera non impegnata per archi o fiati, di struttura variata, generalmente Allegro-Minuetto-Andante-<br />
Minuetto-Allegro<br />
- 41 trii con forte-piano e 21 trii per archi<br />
OPERE TEATRALI<br />
Circa 13, prevalentemente buffe per il teatrino degli Esterhazy. Le più note sono Lo speziale, Le pescatrici, Il mondo<br />
della luna, tutti “drammi giocosi” su libretto di Goldoni<br />
COMPOSIZIONI VOCALI SACRE<br />
Ad eccezione di un oratorio e di poche messe, la produzione sacra fu successiva al soggiorno in Inghilterra. La maggior<br />
parte delle messe hanno un pretesto esterno dovuto a committenze. Decise invece autonomamente di comporre 2<br />
oratori: La creazione (1798) e Le stagioni (1801). Opera singolare è Le 7 ultime parole di Cristo sulla Croce (1785),<br />
nata per orchestra e poi trasformata in oratorio<br />
Il suo più alto merito è quello di aver convogliato gli elementi a volte contraddittori dello stile classico e di averlo<br />
realizzato nei quartetti e nelle sinfonie. Il valore artistico è la felicità dell’invenzione musicale. Il suo equilibrio, la<br />
facilità con cui realizzava le melodie e gli spunti tematici, a volte presi a prestito dalla musica popolare, spiegano il<br />
successo che ebbe in tutta Europa. Segno evidente della sua popolarità fu l’influenza che ebbe sui compositori<br />
contemporanei e i successori, primo tra tutti Mozart<br />
WOLFGANG AMADEUS MOZART (Salisburgo,1756-Vienna, 1791)<br />
Figlio di Leopold, violinista, compositore e didatta della cappella musicale della cappella musicale di Salisburgo, sede<br />
di un principato ecclesiastico semi-indipendente. Leopold intuì il precoce ed eccezionale talento del figlio e si occupò<br />
della sua formazione musicale. Dal 1762 al 1772 Wolfgang compì numerosi viaggi di studio in tutta Europa in<br />
compagnia del padre. Numerose furono le sue esibizioni in pubblico, e tra un viaggio e l’altro tornava a Salisburgo per<br />
studiare e comporre. Ma la vita musicale della cittadina, nonostante fosse abbastanza attiva, gli andava stretta, così<br />
cercò sistemazione a Mannheim e a Parigi, dove morì la madre nel 1778. Nel 1781 avvenne la rottura con<br />
l’arcivescovado di Salisburgo e lasciò il posto alla cappella per stabilirsi a Vienna, dove sposò Costanza Weber. I primi<br />
anni ottenne successo, suonando in pubblico i suoi concerti per piano e orchestra, dava lezioni e gli editori, soprattutto<br />
Artaria, pubblicavano volentieri i suoi lavori, tra cui Il ratto dal serraglio. Ironicamente, il favore del pubblico andò<br />
scemando quando compose i suoi più grandi capolavori: Le nozze di Figaro, Don Giovanni, Così fan tutte, le ultime<br />
sinfonie, i quintetti, le memorabili musiche da camera. Anche la situazione economica non era rosea. Morì colpito da<br />
febbre reumatica e fu seppellito in una fossa comune<br />
OPERE TEATRALI (il K sta per von Kochel)<br />
24 sono le opere per il teatro, raggruppabili in: opere serie su libretti italiani, opere buffe in italiano e singespiele<br />
- l’opera seria italiana, di schema metastasiano, benchè lo stile belcantistico piacesse al pubblico, era al tramonto. Le<br />
sue più note erano Mitridate re di Ponto (1770), Ascanio in Alba (1771) su libretto del Parini e Lucio Silla (1772),<br />
tutte e 3 rappresentate al teatro Ducale di Milano. Idomeneo re di Creta (1781), la più riuscita, La clemenza di Tito<br />
(1791) su rifacimento di libretto metastasiano. All’intenso discorso teatrale, influenzato da Gluck e dalla tragedielyrique,<br />
si affianca un fitto discorso orchestrale, i numerosi cori e l’alto impegno vocale dei brani solistici.<br />
- Le opere buffe più famose, ispirate da commedie o romanzi dell’epoca, erano La finta semplice (1768), La finta<br />
giardiniera (1775), opere giovanili. Le 3 opere su libretto di Lorenzo da Ponte, abate estroso e irrequieto, Le nozze<br />
di Figaro (1786), tratta dalla commedia di Beaumarchais, Don Giovanni (1787), Così fan tutte (1790) riassumono<br />
l’opera buffa italiana, ma allo stesso tempo la trascendono. I personaggi escono dalla tipizzazione ed esprimono i<br />
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