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STORIA DELLA MUSICA

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1882), apprezzato letterato e ministro della giustizia prussiana. I caratteri della musica romantica non sono univoci,<br />

abbondano i segnali contraddittori, come l’affermazione del primato della musica strumentale su quella vocale (fatto<br />

nuovissimo) e il grande interesse dei romantici tedeschi per l’opera. Atteggiamenti contrastanti anche nelle pagine di<br />

uno stesso compositore, che poteva affiancare pagine di profondo intimismo ad esibizioni virtuosistiche; o il concetto di<br />

musica pura che convive con le tentazioni di quella a programma. Ma tra i caratteri che distinsero il romanticismo, ne<br />

vanno citati almeno 2: il superamento del cosmopolitismo, a favore del riconoscimento delle culture nazionali e il<br />

liberarsi dal primato della forma-sonata a favore di nuove forme più libere e asimmetriche<br />

LE ESPRESSIONI PRIVILEGIATE <strong>DELLA</strong> <strong>MUSICA</strong> ROMANTICA<br />

Sviluppo e crescita delle creazioni sinfoniche<br />

Dall’orchestra delle sinfonie classiche, che oggi chiameremmo “da camera” si ha un progressivo incremento di mezzi<br />

strumentali: si passa dai 25-40 esecutori al centinaio. All’orchestra romantica accadde più o meno quello che si<br />

riscontra nella pittura dell’800: da Delacroix agli impressionisti si riscontra il bisogno di un nuovo cromatismo e nuove<br />

luminosità. Nell’organico delle orchestre vennero inseriti nuovi strumenti quali ottavino, controfagotto, trombone, basso<br />

tuba, arpa, vari strumenti a percussione, mentre verso la metà del secolo entrò in uso la divisione in file tra gli archi. I<br />

compositori che diedero apporti decisivi allo sviluppo dell’orchestra furono Beethoven, Berlioz, Liszt, Wagner, Mahler,<br />

Debussy<br />

Il pianoforte<br />

Sparito il clavicembalo e ignorato l’organo, fu il re incontrastato della musica strumentale romantica. A partire dal<br />

1820-30 la letteratura per pianoforte, accanto alle sonate, comparvero forme dall’architettura più semplice basate sul<br />

Lied che diedero vita a 2 tendenze opposte: l’intimismo e il virtuosismo<br />

Il Lied<br />

Si distinguono il Lied strofico, quello vero e proprio che accompagna il canto con la stessa melodia, a volte lievemente<br />

modificata, e il Lied “durchkomponiert”, che presenta da una strofa all’altra sempre nuovo materiale melodico<br />

I MUSICISTI <strong>DELLA</strong> PRIMA GENERAZIONE ROMANTICA<br />

Franz Schubert (Vienna,1797-1828)<br />

A 11 anni ottenne una borsa di studio presso la cappella di corte e potè frequentare la Stadtkonvikt, dove scrisse un<br />

centinaio di composizioni, quartetti e 2 sinfonie. Fu affidato a Salieri perché gli insegnasse la composizione vocale e<br />

intorno al 1815 naquero i primi capolavori liederistici, Margherita all’arcolaio e Il re degli elfi. Non amava insegnare e<br />

dovette affrontare ristrettezze economiche. Fu aiutato da alcuni amici e ammiratori. In una città dove la vita musicale<br />

era vivacissima, viveva appartato. Non gradiva i salotti e non osava nemmeno avvicinare Beethoven, che venerava. La<br />

composizione lo assorbiva completamente e le sue composizioni erano ascoltate nei circoli musicali della media<br />

borghesia, dove si tenevano le famose “schubertiadi”. Solo nel 1828, pochi mesi prima della morte per tifo, la Vienna<br />

ufficiale conobbe la sua arte grazie ad un concerto organizzato dagli amici<br />

Le sue composizioni portano la sigla D, da Otto Erich Deutsch, che fece il catalogo completo delle sue composizioni<br />

- i lieder: ne compose più di 600, su testi poetici di Goethe, Schiller, Klopstock, Ossian, Claudius, Schlegel, Novalis,<br />

Heine, Muller (col quale fece 2 raccolte). Sono la parte più intima e poetica di Schubert. La melodia, chiarissima, è<br />

semplice e orecchiabile e l’accompagnamento pianistico non svolge un ruolo subordinato<br />

- lavori teatrali: circa 12, tra opere, singspiele e commedie musicali. Pochi rappresentati in vita, i più noti sono<br />

Alfonso und Estrella (1821), Fierabras e Rosamunda (1823)<br />

- musica sacra: 8 messe, e varie parti di messe<br />

- per pianoforte: 22 sonate, la Wanderer-Fantasia (1822), i 6 Momenti musicali op.94 (1823), gli 8 improvvisi op.90<br />

e op.142 (1827), circa 300 danze (scozzesi, landler, minuetti, galop, valzer, tra cui le raccolte Valses sentimentales<br />

e Valses nobles)<br />

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