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STORIA DELLA MUSICA

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ORGANISTI E CLAVICEMBALISTI<br />

Nel XVI e XVII sec.la distinzione tra musica per organo, clavicordo e clavicembalo non era netta, anche se nelle chiese<br />

si suonava l’organo e ai balli il clavicembalo. Sebbene infatti differenti per timbro, le composizioni potevano essere<br />

indipendentemente eseguite su tutti e tre gli strumenti. A riprova di questo fatto i titoli delle raccolte “per ogni sorta di<br />

strumenti da tasti”<br />

In Italia<br />

La scuola organistica italiana trattò tutte le forme di musica per strumenti a tastiera, cosa che non si verificò oltralpe<br />

- Marco Antonio Cavazzoni fu tra i primi a lasciare testimonianza di ricercare, mottetti, canzoni per strumenti a<br />

tastiera<br />

- Girolamo Cavazzoni, figlio di Marco Antonio, fu organista dei Gonzaga e scrisse 2 libri di intavolature per organo<br />

I 2 organi di S.Marco furono il centro della produzione organistica italiana nella seconda metà del secolo; uno tra i<br />

maggiori organisti fu, accanto ad<br />

- Andrea e Giovanni Gabrieli (vedi tesi XI)<br />

- Claudio Merulo scrisse 4 libri di messe d’organo, 3 di canzoni, 3 di ricercari, 2 di toccate, nelle quali eccelse<br />

Nell’ultimo quarto del XVI sec.e nel primo quarto del XVII sec. si affermò la scuola cembalo-organistica napoletana, i<br />

cui precedenti si riconoscono nel madrigale di Carlo Gesualdo da Venosa. I napoletani risentivano più che<br />

dell’influenza veneziana, di quella spagnola di Cabezon e anticiparono lo stile frescobaldiano. Esponenti della scuola:<br />

- Antonio Valente, cieco, pubblicò un’Intavolatura di cimbalo e una raccolta di Versi spirituali<br />

- Giovanni de Macque, fiammingo invitato dal principe di Venosa padre di Carlo, più noto come madrigalista, ebbe<br />

tra i suoi allievi<br />

- Giovanni Trabaci, fece stampare 2 libri di Ricercare da eseguire con qualunque strumento, preferibilmente a<br />

tastiera<br />

Girolamo Frescobaldi (1583-1643), nato a Ferrara, città che viveva un periodo florido dal punto di vista culturale, ma<br />

non dal punto di vista politico (sarebbe stata annessa allo stato pontificio per mancanza di eredi estensi).<br />

Organista a Ferrara, si trasferì a Roma, dove trascorse il resto della sua vita, a parte un breve periodo a Firenze.<br />

Roma, grazie alle cappelle, allo sviluppo della monodia teatrale, al primo fiorire dell’oratorio e all’opera di<br />

Carissimi, era musicalmente la città più progredita d’Europa. Oltre all’incarico che ottenne in S.Pietro, organista<br />

della cappella Giulia, si dedicò alla composizione e all’insegnamento (tra gli allievi, Rossi, Froberger, Kerll)<br />

Le composizioni sono prevalentemente per strumento a tastiera. Scrisse numerose raccolte:<br />

- Il primo libro delle fantasie a quattro (1608), contiene 12 fantasie a 1-4 soggetti, stampate in partitura a 4 righi.<br />

Secondo il modello della scuola napoletana, scritte in contrappunto imitato con largo impiego di aumentazione e<br />

diminuzione, oltre naturalmente agli elementi di fantasia<br />

- Ricercari e canzoni francesi fatte sopra diversi obblighi (1615), raccolta di 10 ricercari e 5 canzoni strumentali. Nei<br />

ricercari è attenuato il ferreo rigore delle fantasie del 1608; alcuni unitari, secondo l’uso napoletano, altri divisi in<br />

sezioni con vari elementi tematici, come da scuola veneziana. Nelle 5 canzoni si palesa la vivacità frescobaldiana<br />

- Toccate e partite d’intavolatura di cimbalo, libro primo (1615) è tra le più importanti raccolte di Frescobaldi. Si<br />

apre con un documento sulla prassi esecutiva. Nelle toccate, rapide nei passaggi armonici senza imitazione e<br />

irrequiete nella ritmica, la fantasiosa inventiva di Frescobaldi tocca l’apice, rivelando pregevoli esempi dello stile<br />

barocco secentesco. Le partite sono notevoli esempi dell’arte della variazione<br />

- Il primo libro di capricci fatti sopra diversi soggetti et arie (1624) contiene 12 capricci<br />

- Il secondo libro di toccate, canzoni, versi d’inni, Magnificat, gagliarde, correnti et altre partite d’intavolatura di<br />

cimbalo et organo (1627), raccolta ricca e varia contenente composizioni liturgiche, libere (toccate),<br />

contrappuntistiche (canzoni), variazioni (partite, ciaccone e passacaglie), balli<br />

- Fiori musicali di diverse composizioni: toccate, kyrie, canzoni, capricci e ricercari (1635) è l’ultima e più famosa<br />

raccolta. Contiene 3 messe d’organo e 2 capricci su motivi popolari. A differenza delle messe di Cavazzoni e<br />

Merulo, queste 3 messe sono toccate, ricercari e canzoni da suonarsi in luogo del Proprium<br />

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