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STORIA DELLA MUSICA

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Nato a Vienna verso la metà del ‘700 e diffusosi in Germania, è uno spettacolo misto di recitazione e musica affine<br />

all’opera-comique. Sebbene gli impresari capirono le possibilità di successo del nuovo genere, la cultura ufficiale fu<br />

indifferente e solo Goethe capì la novità. Noti compositori di singspiele:<br />

- Hiller ne compose 4, il più noto è Die Jagd (1770)<br />

- Benda, oltre a comporre alcuni melologhi (scene recitate con accompagnamento orchestrale), compose anche il<br />

singspiel Die Dorfjahrmarkt (1775)<br />

- Karl Ditters (1739-1799) fu il maggior compositore viennese di singspiele, con il suo Doktor und Apotheker (1786)<br />

L’importanza del singspiel sta nel fatto di aver offerto la matrice storica dell’operetta viennese dell’800, oltre ad aver<br />

offerto terreno propizio per la nascita di alcuni capolavori come Il Ratto dal Serraglio, Il Flauto Magico, Fidelio e<br />

Freischutz di Weber<br />

INGHILTERRA<br />

Dal “masque” all’opera inglese<br />

Nell’Inghilterra dei Tudor (XVI sec.) masque indicava un trattenimento affine al ballet de cour, con dialoghi e arie<br />

affidate a musicisti e balli condotti da gentiluomini mascherati. Gli argomenti erano mitologici o allegorici. Mentre il<br />

livello della poesia era piuttosto alto, con librettisti come Ben Jonson e John Milton, eredi di Shakespeare, il livello<br />

musicale era basso. Era presente l’influenza dello stile recitativo italiano. La rivoluzione puritana di Cromwell e<br />

l’instaurazione della repubblica (1649-1660) ne segnarono la fine, anche se per ancora alcuni anni i masques vennero<br />

rappresentati nelle case dei nobili. Verso la fine della repubblica il drammaturgo D’Avenant ottenne l’autorizzazione ad<br />

aprire un piccolo teatro per le rappresentazioni in musica e fu usato per la prima volta il termine “opera” al posto di<br />

masque. La prima opera fu The Siege of Rhodes di D’Avenant, con musiche di vari autori, tra cui Locke (1622-1677),<br />

dalla particolare vena affettuosa. Altre opere furono rimaneggiamenti dei testi shakespeariani come La tempesta e<br />

Macbeth, entrambe su musica di Locke<br />

Henry Purcell (1659-1695) seppe riconoscere e adattarsi agli ideali della società inglese della restaurazione, che alla<br />

musica chiedeva comportamenti di seduzione sensuale e gradevolezze decorative. La sua produzione fu summa della<br />

tradizione vocale italiana e di quella strumentale francese. Il suo capolavoro fu Dido and Aeneas (1689). Per il resto, la<br />

produzione teatrale di Purcell appartiene al genere che definiamo musica di scena<br />

La “ballad opera”<br />

L’opera seria italiana ebbe successo solo tra i nobili e venne criticata dal resto del pubblico. Nacque un genere<br />

autonomo e popolare, la “ballad opera”, sulla scia del successo di uno spettacolo di John Gay, The Beggar’s Opera<br />

(1728) musicato con ballate popolari ma anche con arie di Purcell e Handel.<br />

TESI XXI: Trapianto dell’opera italiana in Francia e Germania – L’opera italiana in Russia<br />

Fin dalla prima metà del XVII sec. le opere italiane riscossero successo in città straniere. Iniziò un flusso migratorio di<br />

compositori, cantanti, librettisti e scenografi italiani all’estero, prima Austria e Germania, poi Inghilterra e Russia. In<br />

Francia, dove Lulli aveva realizzato un teatro nazionale, la presenza italiana fu limitata ad alcuni periodi<br />

LE STAGIONI <strong>DELLA</strong> PRESENZA ITALIANA A PARIGI<br />

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