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STORIA DELLA MUSICA

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Alla corte di Sassonia<br />

La prima opera italiana rappresentata a Dresda fu nel 1662 Il Paride di Bontempi. Nel 1719 fu completato l’Opernhaus<br />

e inaugurato con un’opera del veneziano Antonio Lotti. Grande considerazione dell’opera italiana a Dresda dal 1734 al<br />

1764 per la presenza di Hasse in città (e con lui la cantante Faustina Bordoni, sua moglie)<br />

Alla corte di Prussia<br />

Qui la presenza dell’opera italiana fu un po’ più discontinua. La prima rappresentatazione fu nel 1700, La festa<br />

dell’Imeneo di Ariosti, che rappresentò sue opere per il decennio successivo. Poi fino al 1740, sotto Federico Guglielmo<br />

I, non ci furono altre rappresentazioni. L’opera tornò con Federico II il Grande, che fece costruire nel 1742 il Teatro<br />

Reale dell’Opera di Berlino. Fece rappresentare opere di stile italiano, composte però da tedeschi. Il suo successore,<br />

Federico Guglielmo II favorì l’opera tedesca. Dal 1819 Spontini ebbe la carica di Generalmusckdirektor di Berlino<br />

L’OPERA ITALIANA A LONDRA E IL RUOLO DI HANDEL<br />

Le prime opera londinesi alla maniera italiana erano musicate da compositori di scarso talento ed erano traduzioni<br />

inglesi di libretti italiani. Nel 1708 al Queen’s Theater fu rappresentato il Pirro e Demetrio di A.Scarlatti, cantato in<br />

parte in inglese in parte in italiano. Nel 1711 arrivò Handel col suo Rinaldo, iniziando l’attività di operista italiano e<br />

impresario. Nel 1720 un gruppo di gentiluomini fondò la Royal Academy of Music e ne stabilirono la sede al King’s<br />

Theater. Librettisti dell’Accademia erano Rolli e Hayn, mentre compositori erano Handel, Bononcini e Ariosti. La vita<br />

della Royal Academy fu densa di incomprensioni e rivalità tra i 3 compositori e le varie cantanti. Stanco delle lotte,<br />

Handel lasciò il teatro nel 1738 per dedicarsi interamente all’Oratorio<br />

CATERINA II E L’OPERA ITALIANA IN RUSSIA<br />

L’opera seria italiana giunse a S.Pietroburgo con l’arrivo nel 1757 col compositore e impresario napoletano Francesco<br />

Araja. Il periodo di massimo fulgore fu il regno di Caterina II la Grande (1762-1796). Di origini tedesche, sposò il<br />

debole Pietro III e lo fece deporre a suo favore. Zarina illuminata, svolse attività di divulgazione della cultura europea e<br />

fondò l’Hermitage. Operarono alla corte russa Galuppi, Traetta Paisiello, Sarti, Cimarosa, ancora Sarti, Cavos.<br />

Quest’ultimo, arrivato attorno al 1800, compose su soggetti di ambientazione e melodie russe, preparando la strada a<br />

Glinka, il primo degli operisti russi.<br />

TESI XXII: L’opera italiana nel secolo XIX: Rossini, Bellini, Donizetti, Verdi, autori minori – Il melodramma<br />

contemporaneo<br />

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