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STORIA DELLA MUSICA

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passo con le tecniche costruttive dell’organo tedesco, ben più avanzato di quello italiano. Maestri della toccata tedesca<br />

furono Reinken, Tunder, Buxtehude e Bach. Con loro entrò in uso l’accoppiamento (solo organistico) tra la toccata e la<br />

fuga. Lo stile della toccata per strumento a tastiera ha riscontro nei ricercare per liuto, meno frequentemente nelle<br />

raccolte per viola.<br />

Composizioni per ballo<br />

Fin dal ‘400 i balli, al centro delle cerimonie di corte, ma anche nelle riunioni dei nobili e nella vita di società della<br />

classe media, erano accompagnati da musica strumentale, ma sino al XVI sec, con la stampa, non ci sono giunte molte<br />

composizioni, essendo per lo più improvvisate o manoscritte. Negli usi esecutivi le danze erano a gruppi contrastanti di<br />

2 o 3: lenta e binaria la prima, danzata con portamento solenne, mossa e ternaria la seconda, danzata con grazia e<br />

leggerezza o esuberanza. Classici erano gli accoppiamenti pavana e gagliarda, poi passamezzo e saltarello. In questo<br />

periodo si affermarono l’allemanda e la corrente.<br />

Variazioni<br />

Grande impiego per la musica strumentale del ‘500 ma soprattutto del ‘600. Si distinsero le variazioni su basso (basso<br />

ostinato di 4, mai più di 8 battute con variazioni alla voce superiore, come nei ground, passacaglie e ciaccone<br />

dall’andamento ternario) e le variazioni melodiche (…un po’ delle solite chiacchere sulle variazioni…).<br />

Da ricordare le diferencias spagnole, basate su noti motivi popolari e le variazioni su canzoni popolari inglesi di Byrd.<br />

In Italia all’inizio del XVII sec. si chiamavano “partite” le variazioni costruite su melodie note (La Follia, Il Ruggero,<br />

La Monica, La Bergamasca…), che spesso avevano carattere di danza.<br />

Una parte non piccola della musica liturgica per organo era costituita da variazioni su cantus firmus (cattolici) o corali<br />

(luterani). Il procedimento di alternare parti organistiche al più comune repertorio gregoriano diede origine alla<br />

composizione delle messe d’organo. Analogamente nelle chiese luterane nacque il Choralvorspiel (preludio al corale),<br />

con le melodie del corale, a valori larghi, usato come cantus firmus, mentre le altre voci svolgevano il contrappunto. Il<br />

coronamento e la conclusione storica di questo tipo di composizioni furono le 150 composizioni organistiche su corale<br />

di Bach<br />

I COMPOSITORI<br />

Alcune connotazioni accomunano i compositori di musica strumentale del ‘500 e primo ‘600:<br />

- scrivevano per lo strumento che praticavano come esecutori, e l’invenzione musicale rispecchiava la tecnica<br />

- non erano molti a scrivere sia musica vocale che strumentale. Eccezioni i Gabrieli, Byrd, Sweelinck, Scheidt<br />

I liutisti<br />

Tra le spiegazioni della diffusione del liuto nella civiltà rinascimentale e post rinascimentale vi erano la facilità di<br />

maneggio dello strumento, la facilità del suo impiego grazie alle intavolature, il suono dolce e rotondo di dimensione<br />

cameristica, la possibilità di usarlo anche come strumento solista.<br />

La scuola liutistica italiana durò circa 100 anni, a partire dall’inizio del XVI sec. I primi strumentisti furono Spinacino e<br />

Dalza. Famoso improvvisatore e compositore fecondo fu Francesco Canova da Milano. Anche Vincenzo Galilei, padre<br />

di Galileo, scrisse per liuto.<br />

Nella produzione liutistica francese dopo il 1550 ebbe grande importanza la musica da ballo e gli airs de cour. Tra i<br />

nomi più noti Adrian Le Roy, anche editore, mentre nella successiva generazione i cugini Gaultier. La tradizione<br />

liutistica francese influenzò la nascente scuola clavicembalistica.<br />

In Germania il liuto ebbe lunga fortuna, fu infatti usato come strumento solista sino alla prima metà del ‘700. Tra i noti<br />

compositori per liuto tedeschi, Schlicht, Neusiedler, Weiss, Telemann e Bach.<br />

La produzione liutistica inglese fu dominata tra il XVI e il XVII sec. da Dowland.<br />

In Spagna per gran parte del ‘500 ebbe successo la vihuela de mano, simile al liuto. Noti compositori Luis de Milan,<br />

Luis de Narvaez, Antonio de Cabezon. Negli ultimi anni del secolo la vihuela de mano fu soppiantata dalla guitarra<br />

espanola a 5 corde<br />

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