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STORIA DELLA MUSICA

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Mannheim, sotto il governo del principe elettore Carlo Teodoro, appassionato di musica, che ebbe dal 1741 una delle<br />

orchestre migliori d’Europa, sotto la direzione del virtuoso violinista Stamitz, intorno al quale si sviluppò la “scuola di<br />

Mannheim”, laboratorio musicale per lo sviluppo del linguaggio pre-classico, soprattutto negli aspetti dinamici<br />

Le altre forme<br />

Durante il rococò ci fu un avvicinamento delle varie forme in quella che poi sarebbe diventata la comune struttura di<br />

sonate, sinfonie, concerti, quartetti… Grande diffusione ebbero le sonate per clavicembalo, che dal 1770 fu sostituito<br />

dal forte-piano e le sonate per violino e clavicembalo. Il consolidamento della struttura sinfonica andò di pari passo a<br />

quello delle orchestre che, a parte quelle dei Collegia Musica cittadini, erano alle dipendenze di facoltosi principi<br />

Col tramonto della sonata a 3, la forma principale d’insieme diventò il quartetto. Sembra che il primo a scrivere per<br />

questa formazione fu A. Scarlatti, autore di 4 Sonate a 4 senza b.c., seguito da Antonio Caldara. Fu Franz Xavier<br />

Richter, maestro di Mannheim, a definire lo stile del quartetto d’archi classico, mentre di fatto furono Haydn e Luigi<br />

Boccherini a definire lo stile di “conversazione musicale” proprio delle formazioni cameristiche classiche<br />

I figli di Bach<br />

I musicisti più rappresentativi del rococò furono i figli di J.S.Bach: Wilhelm Friedeman, Carl Philipp Emanuel e Johann<br />

Christian. Sebbene accomunati dalla scuola paterna, non composero come il padre musica organistica e cantate sacre,<br />

segno che i tempi erano cambiati. Il centro di interesse creativo che li accomunava era il clavicembalo.<br />

- Wilhelm Friedeman (1710-1784), il primogenito, era il prediletto dal padre per le vivaci qualità musicali. Organista<br />

ad Halle, poi a Berlino, era irrequieto, eccentrico e indisciplinato. Finì la vita in miseria<br />

- Carl Philipp Emanuel (1714-1788) fu clavicembalista a Berlino e ad Amburgo. Molto operoso, si impegnò nella<br />

definizione di nuovi orizzonti formali ed espressivi. E’ ricordato soprattutto per le sonate e i concerti per<br />

clavicembalo e per un trattato sul “vero modo di suonare il clavicembalo” (1753)<br />

- Johann Christian (1735-1782) operò a Milano e a Londra. Scrisse molte opere teatrali, rinnegando così le tradizioni<br />

di famiglia, tuttavia le sue composizioni più significative furono le sinfonie, i concerti per clavicembalo o fortepiano<br />

e le sonate<br />

IL CLASSICISMO<br />

È il periodo che segue il rococò e precede il romanticismo. Cronologicamente è il mezzo secolo tra 1770 e 1820 ca.<br />

La nozione di classicismo<br />

Il termine viene usato per indicare quei movimenti artistici che riconosco il valore dei modelli greci e romani.<br />

L’apprezzamento per le opere antiche non venne mai meno nel Medioevo, ma nel Rinascimento e fino all’800 il<br />

confronto col mondo antico fu fondamentale per l’arte europea. L’etichetta di “classico” si può attribuire alla poesia<br />

d’Arcadia, ai drammi del Tasso e del Guarini, alle tragedie di Corneille e Racine, alla pittura di Raffaello e Poussin, agli<br />

edifici di Bramante e alle ville del Palladio. Classico nell’arte è sinonimo di grazia, magnificenza, decoro, equilibrio e<br />

senso della proporzione. Questo stile si manifestò anche nella musica dando vita ad una omogeneità del gusto non<br />

pensabile in precedenza<br />

Teatri e concerti. Il pubblico<br />

Il periodo classico coincise con il graduale passaggio da governi aristocratici assolutisti a governi ispirati dalla<br />

borghesia liberale. Assieme all’interesse per il teatro, in particolare quello italiano, crebbe anche quello per la musica<br />

strumentale, non più bene esclusivo di privati, nobili e facoltosi, ma accessibile al grande pubblico. Si svilupparono i<br />

concerti pubblici soprattutto a Londra, Parigi e Lipsia, dove furono costruite o riadattate le prime sale da concerto.<br />

Accanto ai professionisti, numerosi erano i dilettanti che si accostavano alla musica strumentale, soprattutto al<br />

pianoforte<br />

La professione di musicista<br />

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