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XVIII<br />
Entrammo in un vallone, dove pareva risuonassero ancora<br />
antichi cataclismi.<br />
– Sa Currentina! – esclamò Luca indicando le paurose<br />
voragini che si aprivano davanti a noi. Prese un sasso e lo<br />
gettò in uno dei crateri invitandomi a tendere l’orecchio.<br />
– Non si sente alcun tonfo; è senza fondo, – commentò,<br />
dopo aver ascoltato a lungo.<br />
Non riuscivo a capire come ci fossimo arrivati. Luca<br />
aveva mandato me avanti, ma io mi ero mosso senza memoria<br />
di distanze e di tempo. Non avevo avuto incertezze o<br />
esitazioni, era come se conoscessi già quei luoghi mai visti e<br />
mai pensati. Davanti alle voragini m’ero fermato, convinto<br />
che fosse quello il sito. Luca continuava ad ascoltare. Aveva<br />
parlato poco durante il tragitto; si era intristito e pareva assente.<br />
Credevo fosse preoccupato per le pietre da scoprire,<br />
ma forse meditava ancora su ciò che su Mudu aveva detto e<br />
taciuto.<br />
Distesi sull’orlo del cratere, era come se volessimo ascoltare<br />
il respiro della terra. Dopo aver atteso a lungo mi parve<br />
di udire dei sibili che a tratti si frangevano in suoni appena<br />
percepibili. Luca mi fece un cenno d’intesa, voleva che ascoltassi<br />
ancora. Seguirono rumori confusi simili a rimbombi di<br />
frane che sconvolgessero quelle cupe profondità.<br />
– Le rovine del paese… le ha inghiottite la terra, – disse<br />
Luca alzandosi in piedi. – Non riescono a trovare posa, le<br />
porta un vento maligno. Anche uomini e bestie porta il vento;<br />
di notte si sentono pianti e lamenti.<br />
Volevo sapere altro del paese sepolto, ma Luca disse che<br />
erano rimasti solo quegli echi. Ci allontanammo dalle voragini<br />
e ci fermammo su uno spiazzo circolare, un’antica aia<br />
forse, sulla quale affioravano tre pietre ricoperte di muschio;<br />
gli altri sassi del vallone erano arsi e nudi, come la terra e gli<br />
alberi senza foglie, pietrificati anch’essi.<br />
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– Questa scopriamo, – disse Luca con la gravità di chi si<br />
accinge a celebrare un rito. Le pietre erano solidamente conficcate<br />
nel terreno, lo capimmo dalla pesantezza di quella più<br />
grande che tentammo di smuovere. Per valutare la profondità<br />
dell’interro, Luca batté più volte con un sasso sulla pietra<br />
da scoprire; udimmo un rimbombo, come se sotto di<br />
noi ci fosse la cavità delle rovine. Gli chiesi se conosceva già<br />
il vallone.<br />
– È la prima volta che ci vengo, – rispose, con quell’espressione<br />
pensosa che non lo aveva più abbandonato; sembrava<br />
provasse un disagio, o una pena.<br />
– Come sai, allora?<br />
– Così, ne parlava su Mudu.<br />
– È questo il luogo che avevi scelto per le pietre?<br />
Non rispose subito. Si guardò attorno, quasi volesse interrogare<br />
quella landa deserta, poi, accennando un sorriso,<br />
disse:<br />
– M’avete condotto voi qui… Da solo non sarei mai<br />
venuto.<br />
Da un macchione troncò un robusto ramo, col quale<br />
scalzò tutt’intorno la pietra grande. La terra che smoveva,<br />
sotto la crosta era nera e soffice.<br />
– Sembra cenere, – dissi, sbriciolando con le dita una<br />
grossa zolla che sprigionava un odore dolciastro. Luca esitava.<br />
Gli chiesi cosa lo trattenesse.<br />
– Nessuno ha mai scoperto una pietra come questa…<br />
Ci voleva su Mudu.<br />
Ritrovò subito la sicurezza, e spingendo con entrambe le<br />
mani riuscì a smuovere la pietra; il fondo sul quale era adagiata<br />
appariva liscio e picchiettato da fori appena visibili,<br />
che nell’infinitamente piccolo riproducevano le voragini e i<br />
crateri di sa Currentina.<br />
– Non si scorge niente, – commentai deluso; avevo in<br />
mente le pietre che scoprivo da ragazzo. Portandosi un dito<br />
sulle labbra, Luca m’impose di tacere. Per scrutare meglio<br />
quel fondale nerastro si distese bocconi, con gli occhi puntati<br />
sui pertugi appena visibili. Lo imitai, e attendemmo trattenendo<br />
il respiro. Ascoltavamo, ma nel vallone ristagnava il<br />
silenzio dei sassi. Nella tensione che traspariva dal viso di<br />
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