Iconologia del cavaliere Cesare Ripa, perugino

Avi ,
TOMO PRIMO. ^5
gì' importanti fervigi da Loro prellati alio Stato . Il' Mondo faggio
fa benifllmo > che non confile la Nobiltà vera in un fangue per lunghiffima
ferie di anni non intorbidato nel fan^^ue plebeo . Un fangue puro »
non è che effet*
ma ' un fangue illuilre accrefcerà pregio alla Nobiltà -,
tivamente la formi . La Nobiltà vera il folo proprio perfonal merito la^
eoflitiiifce .
Stenniuta quid faciuntì quid prodtjl , Tontke >- longo
Sanguine cenleri , picìofque oflendere 'vidtHS
Majorum , Cf fìjiites in currìbus oySmilianos -,
Et Curios jam dimidios , hiimerilque rninorem
Cori'inam , d^ Calbam auricidis , nafoqne carentemf
^ù friiBus generis tiao-Ju ja&are capaci
Cori'in'itn , ò- pofìhac yanha deditcere Z'irga
Funtofos Eqiithm ciati Dicìatore Magifìros ,
St coram Lepidis male 'vii'itar ? Efiaies quo
Tot bellator:on , fi liiditur alea pernox
^ìite iSljimantinos ? Si dor7nirc incìpis ortn
Luciferi 1 quo ftgna Drtces ,- e?" caflra movelaìit '?
dir ^llobrogicis , c^r magna ga-tdeat ^ra »
T^atHS in Hercdeo^ Fabitts lare; fi c'ipid'ts , fi
f^an:ts t & EHganea qiantumvis moUior agna ì-
Sqaalle/ites trad'icit ^vos , emptorqte l'encni
Frangenda miftram fimefìat irnagine gemcm ?
Tota lieet Feteres exornent undiqie cerx
yAtria ì 'ì^obilitas fola cH , atq.ie unica, virt:is ,
jHvenal. Sat. 8.
Quando m' avvengo in taluno , chs non mi lafcia di angurtìare fino a
fahtòcchs non mollro di aver ben comprefo , eh' Egli pofliede delle gran ricchezze
» mi fento llimolato a palcfeniente dirgli > che potrebbe rifparmiarfl
di affannarmi iff ciò, per cui Io non lo ammiro, nva mi fa- forfè forfè ri-
flettere quanto cieca fia la Fortuna. Se non avete » gli direi , altro che la
ricchezza, ond" pregiarvi , iron liete niente più che Colui, che dalle_>
Manette riconofce immenfe dovizie , che quel vii Pizzicagnolo che tanto
polCede ; farete anzi meno» fe cortoro contano più averi che Voi. Gli*
ripeterei il graziolo Epigramma di Marziale . Lib. 3. Ep. 25^
Sunt tibi , confìteor , dijf'iji jjgera campi 5
t)rbaniqie tenent pr.-edia multa Larss :
Et fcrvit Dominx nmerofus Debitor arcce 3
S !lentatq:ie tnas a:'.rea menfa dapes ,
Fafliiire tameft noli , R^tfìrx , rnìnores :
"Plus habiit Didi/ìiH^ , plis Thilortrehts Babet .
Rido poi meco fte r> , alla premura che moilranj di palefare ^e idee
grandi , che in mente hanno , le quali punto non interelfano^ gli opprcflì
Afcoltanti , e che. non fi fanno mai efeguire i^
Innuf
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