Iconologia del cavaliere Cesare Ripa, perugino

1X1 ICONOLOGIA
Cmterum Dlijfes
Cnpiens , icl fumum extmtem ijidere
VatrìiC fux , mori defiderat
L' ifteflb replica Ovvidio nel ^rimo de Tonto , con iilcri VerfI , che_5
r.olto bene efprimono il dolce Amore della Patria ,
'h{pn dubia ejl Ithaci prtidenti.i ; [ed tatnen optai
rumnm de Vatriis pojje "jidere focis
T^efcio quod ìut.ile jolnm dulcedine cunflos
Di'cit , c$" immemore^ ì:cn fir.ìt effe jìti i
^lid melius B^m.t ? Scythico quid frigorc pejiis ?
Hhc tamen ex illa BiTTuarus 'Z'rbc fugit ?
Luciano ancora nell' Encomio della Patria riferiice il medefimo detto .
Tatrlx fittnus lucilie ntior hotninì 'vidcurr , (jftam ignis albi , Ali' Uomo pare più
lucente il fumo della Patria , che il fuoco d' altrove ; dal che non fia ma-
raviglia , che quafi tutti i Forailicri biafimano Roma » chi in una cofa ,
chi in un' altra , lodando ciafcuno la Patria fua (a) ; perchè 1' Amor del-
la Patria, che il lor vedere appanna , impedifcc che non poffino dilcernere
la grandezza fua , e però non hanno riguardo di tenerla fraudata delle_j
fue meritate lodi , nel che molirano di poco fapere , ancorché Euripide-?
dica , che non ha retto fapere Colui , che loda più la 'Patria degli altri
che la Tua .
Meo qw.dem judicìo non re&è faph
^i fpretis Tatris Tcrrx finio:iS
^lienarn laudai » & morlbhs gaudet alienis .
Anzi a mio giudizio molto più mollra fapere Colui j che conofcc la_s
qualità de' colhimi , e la differenza , che ci è da un luogo all' altro . Onde
Chi li leverà il velo della Patria affezione davanti gli occhi , chc_?
bendati tiene j e chi vorrà dire il vero fenza paflione , confermerà il parere
di Ateneo , ii quale ancorché Greco , e Gentile Autore nel primo
Libro , chiama Roma Patria Celefie , e Compendio di tutto il Mondo . Gè-
Ielle in vero , non tanto per la bellezza ed amenità del Sito , e la foavità
del Cielo , quanto perchè in quella ha voluto fondare la fua Santa Chie-
di il Creator del Cielo « ed Eifa è refidenza del fuo Vicario , che tiene_>
le Chiavi del Cielo » e vi difpenfa i Tefori Celefti . Compendio è poi del
Mondo ì poiché in quella non folamente concorrono moltitudine di Genti»
di Francia , e Spagna , ma anco vi fi veggono Greci , Armeni , Germani
.
,
.
Inglefi
[a")
tutti i
La maraviglia che nafce fu me , è che il Caftellini attribuifca a qiiafi
Foraftieri la cecità di biafimare Roma . Sia detto con fua buona pace , Egli
su quefto particolare ha pollo , fenza confiderare più oltre, ciò che gli è venuto
alla Penna . E' nota a tutto il Mondo la grandezza , la magnificenza , la bel-
lezza j la rarità delle cofe di Roma , ed è impoflìbile che il Capellini abbia faputo
, ed abbia fentito da quafi tutti i Foraftieri biafimare Roma , fé non fdj
lorle da qualche bizzarro Umore , che avrà pretefo di Lui prenderfi giuoco , col
farlo alterare , abbaffando i meriri della fua Patria ; ed Erli dall' Amore della
fieffa Patria accecato, dimoftra avergli tatto ottenere 1' iatcaio .
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