Iconologia del cavaliere Cesare Ripa, perugino

^^4 ICONOLOGIA
Secondo Scafilo Uh. 5. renm Thejfalic. , e Vìimo Hi/i. nat. lib.'j. Cap.ii.
e Nata! Conte MythoL lib. 4. cap. 12. il Centauro Cliirone fu il primo
che oOervafTe la natura e virtù delle erbe . Da lui 1' apprefe Efculapio .
A lentimento di dottifTinii Scrittori , come riferilce Tommalb Garzoni
nella fua Piazza Univerfale Difc. 23. il primo che con diligenza fcrivelTe
delle erbe fu Orfeo , al quale fucceffe Mufeo Scrittore celeberrimo . Furono
quefti Icguiti da Mitridate Re di Ponto , i di cui libri , che dottamente
trattavano della natura delle erbe , vennero trafportati in lingua Latina
da Pomponio Lcneo , Liberto di Pompeo il Grande . Non mancaro-
no poi per V avvenire Scrittori degnifCmì , che con Ibmma accuratezza ,
e con Loro fomma lode dottamente ne trattarono , come Ippocrate , Pli-
nio j Serapionc , Teofralio , Diofcoride , Avicenna , Galeno , ed altri aliai
Ma dopo querti parve che mancaffe di lue f®rze sì bella Scienza , dagl'Igno-
ranti trafcurata, ed ommelfa . Nel Secolo XVI. 1' antica Botanica , in tal gui-
la vergognoiamente perduta , fu con molta induftria rilbrata e ravvivata ;
principalmente da Leoniceno, Brafavola, Cardo, Fuchlìo , Mattiolo dottiflimo
Commentatore di Diofcoride , DaJecampio ec. Più apprclfo da Morifon
, Malpighi , Hermanno , Ray , Magnolo , ec. ed ultimamente dal Cava-
lier Gio: Battila Morandi Milancfe , dal Tournefort , Linneo ec.
Si dipinge la Botanica in un Giardino hen difpollo , con Fontane
Vafche ec. per dimoflrare che I' accurato Botanico deve fcegliere un luogo
a propofito, e porre tutto il più diligente Audio per la coltivazione deli'
erbe , e delle piante , e procurare che di tutte le varie fpezie vi fiano
non perdonando a fatiche , ed a fpefe per radunarle , e farle trafportare da'
luoghi ancor più remoti .
Si figura Giovane e graziofa . Graziofa per indicare » che Ella e
Scienza utile infìeme e dilettevole ; giacché la varietà deli' erbe, delle_5
piante, e de' fiori non può fare che non diletti 1' animo, rifiettendo alle
loro varie virtù e proprietà , e quanto fia giovevole all' umano confervamento
la cognizione di quelle . L' elprime a maraviglia S. Ambrogio
Velcovo di Milano Exameronis Uh. 3. cap. 8. e 13. dicendo: ^id dejcribam
purpuraj'centes 'vìoLts , candida Lilia , rutilantcs E^fas ; depifta, rara ntmc
aureis , ntmc variìs , vunc luteis jìoribus . in quibus nefcias , Htn'.m Jpecies ampU-
Hs Horum , a;it l'is odora deleciet . Onde & Di-vlnè Domitms ait =; Et fpccies
iigrrì tnecum efl e: Dell' utilità cosi il S. Dottore : Eam antiquiorem effe Medìcinaìn
-, quce Herbis medicare confuevit -, & JHccis . E perciò Icguita a dire.
^lid enumerem p.iccos Hcrbarnm falubres ? ^tid z'irgnltorurn , ac foliornm reme'
dia ? E pofcia erbis certe ulcera aperta cland/intHr ; Herbis curantur interna
Giovane , per dimollrarc che 1' Uomo che vuole attendere alla Medi-
cina , fino dalla fua prima Giovinezza, deve appiicarfi a quella, e che la
prima e più neceffaria coHi che deve apprendere è la perfetta cognizione
dell' erbe ; lenon di tutte affatto , almeno della nirggior parte di quel-
le , che più fono in ufo .
L' Abito in cui fi vedono ricamate le varie piante , erbe , e fiori
rapprefenta oltre la fpiegazioue dell' ellere della Botanica , che molti
Medici
. , . ,