Iconologia del cavaliere Cesare Ripa, perugino

1^ ICO N L G I A
condo P Efpencnza i di tutto maeflra , il fuoco è pregiudizievoliflìiiio al-
l.t vifiva Potenza, e indebolifce in modo le fue forze , che più volte fi fono
veduti Uomini , che ncceflìtati fono flati a lungamente efercitarfi intorno
quefto Elemento , perdere totalmente la luce degli occhi
Ter i! Pellicano, che fopra la Tefta le pofa , fi denota la Pazzia , e \*
.Imprudenza deli' Alchimilla , per elTere tale Animale, fecondo Oro Apolline
feguito dai Valeriano , Geroglifico degli accennati difetti ; e la ragione
• non
che fé ne rende è quella . Il Pellicano a dilTercnza di tutti gli altri Volatili,
che cercano di formare i loro nidi ne* più alti luoghi , a cagione di render-
li fUvi dalle ingiurie che più facilmente incontrar polfono e dagli Uomini.,
e dagli Animali , cerca anzi i Piani più eltefi , e fcavando la terra ivi ripone
le Ova , che ha fatte : il che dai Paftori , o dai Cacciatori veduto ,
nati che fono i Pulcini , colà fé ne vanno , e con iilerco di Bue , o altra
materia combuftìbiie ferrano e circondano il fito
Lo fiolto Animale all' accorgerfi del fumo torto
, gettandovi del
via fé ne vola, e
Fuoco .
fopra la
fiamma fi porta ; e immaginandofi collo sbattere delle Ali di elHnguerla ,
fi avvede che anzi maggiormente la va fufcitando ; alP alzarfi di quel-
la non cefifa il fuo dibattimento fino a tantocchè abbronzite le proprie penne
e brugiate , vien mancando di forze , e fenza falvare i Figli perde fé Itel-
fo, col renderfi in tal guifi faciliffima preda de' fuoi Perfecutori . Lo Itef-
Ib addiviene all' Alchimilla , che potendofi con gli averi dalla forte com-
partitigli oneflamente folk-nere , e trarre in pace i fuoi giorni , per I' avi-
dità di giungere a farfi ricco per illrada così obliqua e fallace , difpcrde tutto
quello che ha , e fi rende Egli fieilb preda delia più mendica Povertà»
indegna affatto di qualunque compaffione .
indica il Cornucopia colmo di fronde e Rami d' Alberi infruttiferi ,
cffere 1' Alchimia un' Arte vana, di grande apparenza, e di nell'una foitanza
. A maraviglia la dipinge Natal Conte in quei fuoi elegantiffimi veru
rapportati nella Mitologia i,//;. 2. cap. 6. de f^ulcano.
lAn f.xllax , ìn'ijìl'a honis , dalccdine captos
Jucmdè ut perimis ? dcmentibus improba Siren ,
T^.itHram [nperare putas te pojfe per ignem?
Sfdta , quid infinii ? Te longi