Iconologia del cavaliere Cesare Ripa, perugino

21^ ICONOLOGIA
Si dipinge ancora con gli occhi lagrim.inti e piangenti t perchè ciò
debba farli per compafTione di Noilro Signore paziente , compatendo al do-
l'orc » pafTione , e attroce morte di Lui , che cosi e' infcgna Geremia al 6.
parlando dell* Unigenito Dio con tali parole . UiEliim -Vnigeniti fac tibi piati'
dlum amarmn . Si rapprefenta con il volto ellenuato e macilente , per denotare
il biibgno e neceflltà fpirituale, negataci talvolta da' perverfi Uomini,
onde però Ci dice: Eciti qui efariunt -, & fitìunt JHJlitiam . Per darci
ad intendere , che Chi vuol eQere beato , deve Tempre cercare quello che
è utile e neceffario alla falute , ed anco aver fete , cioè animo pronto di
rendere a cialcuno quello che è tenuto .
Si rapprefenta col Cuore umano che getta fuoco e fiamma , e che_j
raccoglie le proprie lagrime , per denotarci il cuor mondo ; che però Bea-
ti tmmdo corde. Per dirci che Chi vuole in Cielo beatificato vedere Iddio,
deve avere il cuore mondo e
vcrlo affetto mondano ; che di
lontano da
quello dilfe
ogni maligna pallone
il Profeta : Lavaminì ,
e per-
& mi^r.di
eflote .
Getta fuoco e fiamma, perchè ficcome il fuoco purga e monda l'oro,
così la Divina Grazia il contrito cuore ; e come I' acqua pulilce ilvafo,
cosi le lagrime 1' anima dalle colpe mortali ; onde il Salmo dice ^fperges
me Domine hyfsopo, & mundabor -, lavabis me, C^ jiiper nivem &c, E coiuj
P antecedente . Cor mmidum cre^ in mei Deus .
Vi lì rapprefentano i due Fanciullini a piedi . a' quali vien divifo un pane
, per denotare la Miiericordia , perchè Beati Mifcricordes &€. Elfendocchè
quello farà beato , che con pietà fovverrà alle neceffita di Peribne_j
miierabili colle fue foltanze , come infcgna Ifaja a 1 8. Frange efurienti
pancm tmim .
Si dipinge con i rami dell' Olivo , per fignificare la pace , tranquillità
e ferenità del cuore onde però dice . Beati Tacifici &c. Per dirci che
per elTere beato , fi devono avere le tre paci e tranquillità fpirituali , cioè
iiiperna con Dio , interna colla Conlcienza , ed elterna con il Profllmo ;
che quello fecondo nel libro 3. della Sapienza ci viene iniegnato : Tax >
^ ele5lis Dei .
Si dipinge con molti Fanciullini oifefi , vilipefi , uccifi , e maltrattati
per denotare le perlecuzioni ingiulie dei tiranni e perverfi nollri inimi-
ci , e però fi dice : Beati qui perjccmonem patiimtHr proptcr JH/iitìam , ó-c.
Ciò ne fignifica , che Chi vuole elTere beato debba renderfi per atto di
pazienza, impotente e debole alla vendetta; ancorché vendicar fi potelfe»
pronto a rimettere ogni lefione ed offefa , penfando che la perfecuzio7
ne ferve a' buoni per efecuzione di Virtù ; che però diife il Signore.^
Iddio in quella contenzione fra i luoi Apposoli : "^ifi ejfiàarmnì ficHt parvu-
lì, non intrabitis in I\cgnum Calorum .
Le due Palme incrociate , giunte ed annodate da una Corona teflu-
ta di Gigli , Mirti , e Rofe fopra il capo per imprefa , fignificano
le tre Virtù Teologiche, Fede, Speranza, e Carità. La Fede per
il Giglio j l-a Speranza per il Mirto , e la Rofa per la Carità ; len-
,
za le