Iconologia del cavaliere Cesare Ripa, perugino

80 ICONOLOGIA
che per noi più defiderafi quello nel che ila ripofto il noftro male , c_>
procuriimo fempre di ponerci » ove Uà maggior pencolo , elfendo privi
della luce del Signore , onde quel Santo Padre Homelia de àherps , dice ,
aflbmigliando il Superbo ad un Cieco . Sicut oculis cuptus ab omnibus offendi
potefi facile , ita & Snperbus quoque Dominum vefciens ( principium enim Super'
bix cjl nefcire Domimtm ) etiam ab Hominibus facile capi potejl » utpote lumine
fummo orbatiis .
Dipingefi col Viib e fembiante altiero > per rapprefentare quello che
dice Danne nel 12. del Purgatorio.
Or fupcrbite , e ma col lifo altiero t
Figliuoli d' Eva -, e non chinate il 'volto «
Sicché reggiate il "joflro mal fentiero .
Ed un elegante Poeta Latino in una fua lunga defcrizione della Super-
bi» , dice :
Contemptrìx ìnopum "jultus elata fcveros »
Inflatoqiie rotans turgentis gutture ijerba
Ferve nequit juga , majorem indignata paremque
La ricca e pomposi Clamidetta di color roffo tutta contefta dì diverfe
gioje di gran ftima , ne dimollra che 1' Altiero avendo per la gioventù
gran copia di langue , quale è materia del calor naturale , come vuole_>
Galeno lib. de utile refpirationis cap, 12. dicendo che da effo calore» e mol-
titudine dì fangue trovandofi gagliardo e dilpolto nelle fue azioni , per la
fottigliezza ed elevazione de' fpiriti , fi lìima e tiene di eflere di gran
lunga fuperiore agli altri di forza e dì ricchezza .
La brutta Velie di viliflimo prezzo tutta bracciata , di colore della ter-
ra , o della cenere « denota che P Altiero ed il Superbo , è di niun va-
lore , anzi infimo e baffo fimile alla terra , ed alla cenere ; pcrilchè dice
P EcclelialHco al io. JJ;«rf fnperbis terra ^ dir cinis ? Però nel Povero particolarmente
5 è di eftrema bruttezza 1' effere Altiero e Superbo » come_j
dice S, Agoftino in Oiielii : Superbia magis in Taupere , quam in Di'vite^
d.xmnatur .
Tiene col braccio deftro il Pavone, per fegno , che ficcome queft'Animale
compiacendofi della fua piuma elleriore 5 non degna la compagnia de-
gli altri Uccelli , così I' Altiero e Superbo Iprezza e tiene a vile qualiivoglia
Perfona . Superbia odìt confortium , dice S. Agoflino in Epift. 120.»
e Plutarco in Dione : Idrrogantia Julitudinis , odit focietatem .
Il braccio linillro alto colla mano aperta ci fignifica , che V Altiero coli'
oftentazione di fefleffo , mollra di fopportare altrui in quallìvoglia azione.
Lo ilare con un piede Ibpra la gran Palla » dimollra il pericolo del Superbo
1 effendo detta Palla figura mobiliffima , la quale , come dice il Fi-
loibfo ) tangit in punfio , e pero non ha llabilità né fermezza alcuna , e_»
per 1' iitelìa caula fi dipinge coli' altro piede in atto di precipitare da eflìi
Palla ì el'fendo P Alterezza inltabile e fenza fondamento alcuno , che facilmente
cafca nel precipizio d'.:lle milerie j e però ben dide Dante 2^. del
Paradiib .
.
Trìn-