Iconologia del cavaliere Cesare Ripa, perugino

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x-jx ICONOLOGIA
Solamente in Geffcn , e ovunque avevano la loro abitazione gli Ebrei
chiara riiplendeva la Luce . Efoà. cap. io.
FATTO STORICO PROFANO.
ANnibale Cartaginefe acerrimo nemico de' Romani , aveva già colIe_5
lue vittorioie genti paflato il Fiume Anieto o Aniene , ed inviato iì
era alle mura di Roma ; quando fé gli fece fuor di ogni fuo penfiero
Fiacco Confolc incontro , che con grandiflimo ardimento di Lui , e de*
fuoi , lo tirò a battaglia . Già in ogni lato fi combatteva afpramente > e_»
fi copriva di fangue il terreno . Il Romano mirava Roma , come amato
albergo del fuo fangue ; ed il Cartaginefe 1' aveva innanzi gli occhi , come
premio e guiderdone della Vittoria . Moftrava ognuno 1' eltremo di fua
polfa, ferendo, incalzando , uccidendo ; quando di repente fi ofcurò fuor di modo
il Cielo» e di mezzo a' terribili tuoni e fpaventofi baleni fcefe con ifpelfa piog-
gia tanta gragnuola , che il Cartaginefe cosi, come il Romano, hi coltret-
to tutto molle di acqua e di fingue , fpiccarfi dalla fiera battaglia . Ciafcuno
fi ritralIJe a' fuai alloggiamenti , ed il giorno feguente fi raddoppiò lo
flupore ; giacché fuonando le Trombe , chiamanti 1' uno e 1' altro Rfercito
alla Zuffa , mentre era un belliffimo fereno , allorché fi venne alle mani
ì il Cielo più minacciofo e più ofcuro che prima , e grandine e piog-
gia in tale copia versò , che non permlfe in alcun modo che gli Eferciti
fi potelfero offendere, e li collrinfe a ritirarfi . Al quale maravigliofo fucceilo
ponendo mente Annibale , fi lafciò intendere non efTcr quello il tempo
della rovina di Roma » e fi traUe in ficuro . "Plutar. ntlLi Vita di »^nibale
. T, Livio lib, 26
FATTO FAVOLOSO.
, ERa fecondo i Ge-ntili , 1' Èrebo la più orrida parte dell' Inferno , nella
quale venivano punite le Anime dei più federati Uomini . Alcuni
lo dicevano Figlio del Caos e della Notte , cangiato in Fiume , e precipitato
nell' Inferno , per avere foccorfo i Giganti nel loro combattimento
in disfavore degli Dei , Altri lo crederono Marito della Notte -, e che da
Lei avelfe molti Figliuoli. Cosi Cicerone: Cruori Dotus , Metus , Labor
Invidemia , Fatum , Setieiins , Mors , Tenebra , Miferia , ^ierel,i , Gratta , Fra-
& us , "Pertinacia , Tarac , Hcfperidcs , Somnia : ^.os omnes £.rebo ,
natos ferirne . Cicer. nel 3. lib. della Kit. degli Dei
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