Iconologia del cavaliere Cesare Ripa, perugino

TOMO PRIMO, 17^
orecchia di Enrico la voce , che Colini fparfa aveva » perlocchè fattolo a
fé chiamare 1' inteiTogò fé dajli Artri poteva nulla di certo rilevare . Ri-
Ipofe che si . Dunque Tu , ripigliò il Re , con certezza fai che in queft*
anno dovrò mancare di vita ? certo che sì fbggìunfe
1' audace . E Tu feguì
a dire Enrico , puoi {a[>cre dove farai per ilknzìare nelle proffime Fe-
lle Natalizie ? [ pochi giorni a quelle mancavano, ] Francamente rifpofe
il pretefo Aftrologo che avrebbe palTati quei giorni con fomma allegria in
propria Cafa . No ; gli dilTe in tuono fevero il Re , Tu non cogli il punto
, ed Io fono migliore Ailrologo di quello eflfer Tu polfa » ed in conferma
di ciò ti dico che Tu palTerai gli accennati giorni Fedivi tra gli fqual-
lori delle mie Carceri. Ciò detto , immediatamente comandò che a quel-
le folTe tralportato , Minoe nel Comm. di* fidato . Emblem. I0i\. in ^flrol.
B
FATTO FAVOLOSO.
Effeggia il divino Arioft» un certo Alfeo» A(lroIogo,diccndo
^tofi, Orland, Fimof,
Tredetto Egli ft a.ovea morir alla fua Moglie in fcno .
Ed or gli ha niejfo il cauto Saracino
La punta della [pada nella gola .
ASTRO-
Alberto Magno, fegiiendol' opinione del Damafceno , che ne' fuoi Aforifmi affcrifce
che i difetti , e le infermità avvengono per la variazione e mutazione^
delle Stelle, difTe : Lkus Crator Geli , (r Terra , Calun fiiper dementa infiituit , ut
tmtii fuo permanerei , corrumperet , ir cofifervaret cmiBa
Boezio ancora pare che dica lo fteffo in quelle parole Deus per fé fohm cunBd dì-
fpomt , fed ad opva ferfìcìenda , inferiori! per Superiora dìfpenfal .
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