Iconologia del cavaliere Cesare Ripa, perugino

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gue di Crifto , col cui merito è fabbricata Santa Chiefa , e con quello Divin
Sangue è Itabilito ed ingrandito il fiio Tefuro . Vi è 1' Anelk , che
le ha pollo Crifto nel fuo Spolalizio , effendo fua vera Spofa . Le Caraffine
piene di odori , che fono nei gradini , fembrano le Orazioni dei Santi . L'on-
de procellofe , che fono a' piedi , in fegno che fono pallate tutte , e tutte
vinte le ttmpefte dei Tiranni e Nemici fuoi . E per fine le tre Fanciulle
fembrano le altre falfe Chiefe fuora di Lei . Stanno fcapigliate, per non aver
avuto Capo buono . Stracciate nelle VelH , per efler fenza vigori e meriti .
Scalze, per fegno della miferia e povertà che tengono d' ogni Virtù . Sono
vicine ad un precipizio -, perchè guidano chiunque le fiegue a quello
d' Inferno ,
Avveriamo il tutto 'colla Scrittura' Sagra . Si dipinge la Santa Chiefà
da Donna matura fedente fopra un Trono di pietra , che così dilfe Grillo
a San Pietro MMh. \6. \. 1 8. Tu es Tetrus >& Jhper b.wc Tetram ecdifi-
cabo Ecdejiam meam . Glie Pietra è Grido ilelfo Tetra autem crat Chri/las
1. Cor. 20. v. 4. Sta coronata di oro , e quefla Corona e Grillo, che
le fregia le tempia come fuo vero Capo . Dedit eiim Caput Jiiper omncm Ec-
clejìam . Et ficiu Fir ejl caput mulieris , fìc Chriflus caput Ecclefì.-c .^phcC i,
V. 22. Eph. 5". V. 23. Le varie gemme che ingemmano quella Corona furono
allegorizzate in quelle , che ornarono le S. Mura della Celelle Gerufalemme
. Et fimdamcnta mura Cmtatis omnì lapide pretìofo ornata : Apoc.
21. V. 19. Il Vafo del Sangue di Grillo col quale fu acquillata la Santa__3
Chiefa, e ftabilita : Dedit regere Eccleftam Dei > q'iam acqHÌjft'vit Sanguine fuo:
A6t. Apofl. 20. Tiene 1' Anello dello fpofalizio , che la fposò nella -camera
regale della Croce : Egrcdimìni , & videte fìlix Sion P\Cgcm Salomoneni in
diademate , qiò toronavit illum Mater f:ia in die dejponfationis illius , & in die
Ixtitix cordis ejus : Ed Olii. 2. V , 20. anche ne favellò . Et defponfabo te
mibi in fide: E S, Paolo Ephef. 5. v. 52. feri ve quello eccelfo Spofalizio j
e Sagramento . S&cramentum hoc magnam efl , ego autem dico in Cbriflo , & in
Ecckjia .Vi è la Porta, perchè ella fa entrare al Cielo e non altro : come dil-
fe il fuo Spofo di Lui, dicafi di Lei, che fono 1' illelTa cofa Jo: 19. v. 9.
E qiice funt cra-
tìones San^orim: Apocal. 5. v. 8. Le onde procellofe delle fue perfccuzioni
fono ceil'ate , e convertite in bonaccia , anzi ridotta è al fermo Lido
e filila ferma Pietra : Ftmdata efl Domus Domini fapcr firmam Tetr.vtru>
Ecclefi.t . E per fine vi fono le tre Fanciulle , che fembrano le altre falfe
Chiefe fuora di Lei, tanto odiate e detellate da Davide Pfil. 25. v. ^. Odii'i
Ecclefias Malignantium , e che rechino al precipizio : Fa illis qui in l'ia Caia
abierunt , «^ errore Balaam mercede ejfnjì J'int , ^
in contradiftìone correperie-
runt . Jud. e. 7. Che così ancora orava Davide Pfalm. 5-4. Tr£cipl:a , Domine
, & di^de liugnas eorum , qiioniam "Jdi iniqaitatcm , & comradiclìoncin
in ci-vitate
,
,
CKIMI-