Iconologia del cavaliere Cesare Ripa, perugino

IO ICONOLOGIA
BEnchè
S 1^ E T T 0.
rf' ^>nor nei l'a/lo Marc infido
D' oo^nl intorno fcorgef/i infrante , e fpArte
Su flutti gaUeggiiirc antenne , e farte y
E tC infcpolte membra orrido il Udo ,
E un fero ndì/Jì lamentei'ol grido
Di naufraghi infelici in 02,nì parte «
T:ir tu' n^dai feuza go'-jerno ,ed arte ,
Ove il Mar mi parca tranquillo , e fido .
Jl/j non jì tofio ai'ca fciolto le irle »
i Che forfer congiurati a farmi guerr.%
Venti rabbiofi , onde mi tenni aborto
sbigottito io gridava > a terra , a terra ;
Ma al franger di nemica onda infedele
I{!ippe ìfiia fragil barca in faccia al Torto ,
Si figura che alilvì.i avanti geiuiflcUb im Povero , mentre con la flnillri
•etta de' denari nel Marc, per llgnilìcare T abbominevole aliuio , che falìì del-
le ricchezze , della noóiltà , e di quelle cognizioni, che all' Uomo dalla i^li-
lericordia di Dio iòno Ikse concedute ,
Sono le riccliczzc fenza alcun dubbio un dono di tanto rimarco , che
u giullo penlare formar potrebbero un Uomo veramente felice, le riguardimi ,
quali riguardare fi debbono , come uno de' principali lilromenti per clercitarc
la Virtù. Ma ciò di rado purtroppo addiviene ; mentre ì Poirellbri di quel-
le fcordati del vero fine » per cui dal Cielo confegnate le vennero , floltiflimamente
li danno a p«nlàre di clTerne in tutto allbluti Padroni , e che per
ciò loro permcflb fia il farne qualunque ufo in capriccio lor venga . Inganno
lenza fine dannev'ole , e vergognolb 1 Sono Padroni , è vero , delle loro ricchezze
, ma non allbluti . La loro rill-rva confiderarc fi deve, devefi ritiettcre
alla loro reilrizioue . Si afcolti Santo AgoUino nel fuo Sermone 2ip. dc^temp.
^.idqnid , excepto Vifin , c^ i-efìitit, rationabili fupcrfiuit , non hixiti refer^
iTtur , fed in thcfaitro cxlefìi per eleemofynam reponatnr . ^lod fi non feccrim:'.s
res alienas im'aftmus . Sentafi S. Gio: Grifoilomo , Bafilio , Beda , Teo-
iìlatto ; Sentafi S. Godenzio come icrive a Germinio ièrm. de Villico iniqu.
"hijhil nofìnim effe in hoc f.cc.do ; nobis creditam effe difpenfationetn facultatnm
Domini nofìri , vel ad iitendntn eis fiifficienter, vel ad difìribnendum con-
(eri'.is , ( e perciò ) 7ion licere nobis eas c.xpcnfas ufiirparc faperfinas , ciim
jit erogationis ratio Domino venienti reddenda .
Ed invero che Urano , che barbaro pcnlarc è quello di colui , che
abbondando di tutto , o allegro tra gozzoviglie , tra lufli fpandendo i Tuoi
averi , o nemico ancor di le llello ponendo tutto il fuo cuore nel maggiormente
accumulare dovizie , jia coraggio di fcntìre lenza delhrlì a pietà , di
auirare indolente k raill'rie de' Poveri della IteffA fua. materia impalhti ! E
guelfo
,