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Iconologia del cavaliere Cesare Ripa, perugino

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40 ICONOLOGIA<br />

La faccia belia è indizio <strong>del</strong>la prima apparenza <strong>del</strong>le parote adulatrici ,<br />

e 1' altra faccia brutta mofira i difetti diffimulati, e mandati dietro alle fpalle.<br />

Le Api , [ rt jfecondo Eucherio , fono proprio fimulacro <strong>del</strong>l* Adulatore<br />

, perchè nella bocca portano il mele , e nell' occulto tengono il pungente<br />

aculeo, col quale ferifcono molte volte l'Uomo, che non fé ne avvede .<br />

Il Cane con lufinghe accarezza Chi gli da il pane , fenza alcuna dilb'n-<br />

zione di meriti, e alcune volte ancora morde Chi non Io merita , e quello<br />

fteffo , che gli davailpane, s' avviene che tralafci : però fi affomiglia affai<br />

all' Adulatore , e a queflo propofito Io pigliò Marc' Antonio Cacai di Romano<br />

in quel Sonetto.<br />

iSlemico al vero , e <strong>del</strong>le co fé umane<br />

s<br />

Corruttori cecità <strong>del</strong>l' intelletto,<br />

Velettofi bevanda , e cibo infetto<br />

Di guai , e d' alme fobric , e nienti fune .<br />

Dì lodi , di Infinghe , e glorie vane<br />

Fajlo albergo , alto nido , ampio ricetto<br />

D' opre di finzion , • di vario ajpctto<br />

sfinge , Camaleonte , e Circe immane .<br />

Can che Infinga e morde , acuto flrale<br />

Che non piaga , e che induce a flrane morti<br />

Lingua , che dolce appar mentre è pili fella .<br />

In fomma è piacer rio , gioja mortale.<br />

.<br />

Dolce tofco , afpro mal , morbo dì corti<br />

^.el che ,yididar /' errante volgo appella . \ ^1<br />

FATTO STORICO SAGRO.<br />

Ollevato Aman dai Re Affuero al più ulto grado <strong>del</strong> Regno, quei Po-<br />

poli adulatori facevano a gara il fare a Lui le più vili rimoftranze di<br />

umiltà e foggezione . Vero è che era quello efpredb comando <strong>del</strong>io ilef-<br />

fo Re : ma Aman che più amava 1' Adulazione che qualunque altra cofa , tutto<br />

ciò al fuo merito credeva doverfi , e perciò avvitato che Mardocheo<br />

a Lui non s' inchinava , volle fiirne accurata offervazione , e trovando ciò<br />

eCer<br />

tatìcne veflùm fa^a . Alcuni dicono , che Elfo non prenda mai il color bianco;<br />

ma qui Eliano li fmentilce dicendo ; Et alius rtirfus tifus album cclcrem , tamquam<br />

aìiaj» fcrfonam Hìpìo , fc ituluit<br />

£ fl ] Viene lo fteffo lentimento efpreflb nel Proverbio : i/ieìle lìtui gladi/.! , che fi<br />

dice contro la dannofa Adulazione, ed è ufato da S. Girolamo in una riipofta<br />

a S. Agoilino . Ej^li però 1' iifa in altro fenfo , perciiè viioie intendere , cl.e<br />

la Lettera fcrittasli da S. Agoftino conteneva la ripren.lone , e le lufuirhe , col-<br />

le quali fi proturava di temperare 1' apprezza diL rimprovero .<br />

f ^] IlP .F.Vincenzio Ricci M.O. ne'fuoi Gerogli.'^ci morali iì^ura l' Adulazione^<br />

ZJcma iiefita con doppio ^^efùmcntc ; il difcfra bìcr.co , e il

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