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B-Spline B m i di ordine m relativa ai nodi distinti xi, xi+1, ..., xi+m+1 può essere<br />
definita secondo la formula ricorsiva:<br />
B0 <br />
1 se x ∈ [xi, xi+1],<br />
i (x) =<br />
0 altrimenti,<br />
B m i (x) = x−xi<br />
xi+m−xi Bm−1<br />
i (x) + xi+m+1−x<br />
xi+m+1−xi+1 Bm−1<br />
i+1 (x), k ≥ 1<br />
(3.4)<br />
Dati n + 1 nodi distinti, xi, i = 0..n si possono costruire n − m B-spline<br />
linearmente indipendenti di grado m, ma restano da saturare ancora 2m<br />
gradi di libertà per ottenre una base per Sm. Un modo di procedere consiste<br />
nell’introdurre 2m nodi fittizi<br />
x−m ≤ x−m+1 ≤ ... ≤ x−1 ≤ x0 ≡ a, b ≡ xn ≤ xn+1 ≤ ... ≤ xn+m<br />
ai quali vengono associate le B-spline B m i , i=-m..-1 e i=n-m..n-1. Con questo<br />
accorgimento ogni spline sm ∈ Sm potrà essere scritta come:<br />
sm(x) = Σ n−1<br />
i=−k ciB k i (x)<br />
dove ci sono valori reali, detti coefficienti B-spline.<br />
3.3 Spline nel Computer Aided Geometric Design<br />
Nel passato si usava distinguere le linee luogo geometrico dalle linee grafiche.<br />
Le prime potevano essere controllate con strumenti semplici, come il compasso,<br />
e conseguentemente tracciate in cantiere per guidare la costruzione di un<br />
muro o di una copertura. Le seconde, invece, nate dal gesto della mano che<br />
disegna senza alcun ausilio tecnico, non potevano essere descritte in forma algoritmica<br />
ed erano, perciò, difficili da controllare. Per tracciare linee grafiche<br />
passanti per punti prefissati,nel disegno architettonico, quale ad esempio la<br />
curva dell’entasi, cioè la curva che raccorda l’imoscapo al sommoscapo nella<br />
sezione rastremata del fusto delle colonne di ordine classico, Pietro Cataneo<br />
nel 1567, propone di usare un regolo piegabile (si veda Figura 3.1). Un<br />
identico problema si presenta nella costruzione degli scafi, degli aerei e delle<br />
carrozzerie delle automobili e una identica soluzione è stata utilizzata per<br />
controllare queste curve dalla forma libera, fino all’avvento dell’informatica.<br />
Le curve, infatti, venivano tracciate raccordando pochi punti con sottili<br />
listelli detti ’splines’, bloccati da pesi (si veda Figura 3.2(d)).<br />
Oggi, invece, il termine è usato come acronimo dell’espressione ’smooth<br />
polyline’ e sta ad indicare un algoritmo che permette di descrivere numericamente<br />
un curva qualsiasi. Questa soluzione ha numerosi vantaggi: la curva<br />
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