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arch., specie negli ultimi anni, come reazione alla monotonia<br />
disumanizzante di certo razionalismo.<br />
Cuvilliés 1745; Piranesi 1745; Passeri 1755, 1772; Panofsky ’24;<br />
Yamada ’35; Kimball; Baltru∫a<strong>it</strong>is ’55a, ’57; Hocke ’57; Tafuri,<br />
Caramuel de Lobkow<strong>it</strong>z, Juan (1606-1682). Singolare figura<br />
di erud<strong>it</strong>o spagnolo, dal 1673 vescovo di Vigevano,<br />
nella cui piazza Ducale intervenne (1680). Nel suo trattato<br />
integrava gli ordini classici con vari altri («tirio», «attico»<br />
o compos<strong>it</strong>o, «mosaico», «atlantico», «paraninfico»,<br />
«gotico»), elaborando una teoria della visione «obliqua»<br />
che sembra abbia influenzato il colonnato di piazza<br />
San Pietro in Roma del bernini.<br />
Caramuel 1678; de Bernardi - Ferrero ’65; Guidoni Marino ’73.<br />
Caratti, Francesco (m 1677 o ’79). Caratz, Franz. Nacque<br />
a Bissone (Como); nel 1652 si recò a Praga, ove divenne il<br />
principale arch. della c<strong>it</strong>tà. Suo capolavoro è il palazzo<br />
Ωermin (in. 1669), con una fila di trenta colonne addossate<br />
corinzie e un basamento rustico che sporge per far loro<br />
da base e cost<strong>it</strong>uire un portico centrale. Tali espedienti<br />
conferiscono alla facciata un forte contrasto tra luce ed<br />
ombra e ne fanno una delle piú interessanti dell’epoca.<br />
Realizzò pure la chiesa di Maria Maddalena a Praga (in.<br />
1656), e l’ala est del palazzo di Roudnice (1665).<br />
Franz ’62; Knox ’62; Hempel.<br />
caravanserraglio (pers. Ka- rwa- n-sa- ra- y, «casa delle carovane»).<br />
Noto altrimenti come khan (h a<br />
˘ -n), ribat o funduq,<br />
questo ed. è serv<strong>it</strong>o nel mondo islamico come luogo di riposo<br />
per le carovane. I c. venivano costru<strong>it</strong>i sia nelle c<strong>it</strong>tà<br />
(v. bazar) che in aperta campagna. Quelli urbani (sovente<br />
assai numerosi: Isfahan in Persia ne aveva quasi 2000 nel<br />
xvii s) non solo servivano ad osp<strong>it</strong>are e rifocillare i viaggiatori,<br />
ma anche come centri di commercio e come magazzini<br />
per particolari merci o gruppi di mercanti; funzioni<br />
che, in alcuni casi, ancora rivestono, mentre altri sono<br />
divenuti mercati veri e propri (Khan al-Gumruk ad Aleppo).<br />
Quelli extraurbani erano spesso costru<strong>it</strong>i a distanze<br />
pari a una tappa di viaggio – circa 25 km, una giornata –<br />
lungo le maggiori vie commerciali. Di sol<strong>it</strong>o erano fortificati,<br />
con un elaborato portico aggettante; e sono stati particolarmente<br />
diffusi in Siria, in Turchia e nell’Iran. Nel<br />
xiii s si sviluppò in Turchia un impianto specifico: cortile<br />
aperto con stanze per i viaggiatori e stalle per gli ani-<br />
<strong>Storia</strong> dell’arte <strong>Einaudi</strong>