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l’<strong>it</strong>. tedeschizzato O. Broggio il Barocco popolare boemo,<br />
che si manifesta nei santuari e nelle chiese di pellegrinaggio<br />
(Kir<strong>it</strong>ein, Raigern).<br />
Altri arch. barocchi degni di nota sono il cèco F. M.<br />
Kaňka, chiamato talvolta anche in Germania, P. I. Bayer e<br />
gli <strong>it</strong>. Alliprandi (castello di caccia di Liblice, chiesa a Le<strong>it</strong>omischl),<br />
M. Canevale e Allio.<br />
Quanto al Rococò, si hanno senza dubbio interni di<br />
questo tipo, ma la Boemia ha dato scarsi contributi originali,<br />
come è accaduto all’Austria. Si possono ricordare Pacassi<br />
e J. J. Wirch. In Slovacchia Bratislava restò un avamposto<br />
del Barocco imperiale viennese (cfr. i palazzi<br />
Esterhazy, Jesenak, Lamberg, Apponyi, Mirbach, e la<br />
chiesa delle Elisabettine di a. pilgram). Ma infine anche<br />
il Barocco francone e boemo si evolvette. Ed. sacri cattolici<br />
significativi si trovano a Trnava (cattedrale degli invalidi,<br />
di P. Spazza), Trenin e Jasov. Chiese protestanti si<br />
trovano a Bratislava (Mathias Walch), Banska \tivnica e<br />
Levoa.<br />
Neoclassicismo e romanticismo. A differenza dal Barocco,<br />
il Neoclassicismo fu accolto in r<strong>it</strong>ardo specialmente a<br />
Praga. In Boemia le opere principali sono il castello di<br />
Kaina presso Kuttenberg e il palazzo della dogana a<br />
Praga (Georg Fischer, 1812). In Slovacchia J. Ballagh riprese<br />
idee di schinkel e di klenze. Palazzi e case neoclassiche<br />
in numero sorprendente si trovano soprattutto a<br />
Kosie.<br />
Quanto all’eclettismo, si manifestò nella ricostruzione<br />
della got. cattedrale di San V<strong>it</strong>o, da parte di Kranner e<br />
Mocker. J. Fischer realizzò a Kosie un palazzo neo-got.;<br />
l’arch. eclettico piú importante fu però il cèco, allievo di<br />
semper, J. Z<strong>it</strong>ek, autore del Rudolfinum e del Teatro nazionale<br />
cèco a Praga, nonché del Museo di Weimar, in<br />
forme del Rinasc. maturo; dominava però (cfr. la colonnata<br />
di Mühlbrunn a Karlsbad) anche il Neogreco.<br />
All’art nouveau e alla secessione parteciparono come<br />
ruolo di protagonisti arch. boemi come j. hoffmann, j.<br />
olbrich e J. Zasche, allievi di o. wagner; non solo, ma furono<br />
presenti anche allo sviluppo del razionalismo, come<br />
dimostra l’opera di a. loos, nativo di Brno, accan<strong>it</strong>o avversario<br />
dell’ornamentazione arch. Gli arch. cèchi e slovacchi<br />
piú significativi della prima Repubblica furono J.<br />
Goar, J. Chochol (appartamenti in via Neclarova, Praga,<br />
1912) e D. Jurkovi. Gli ed. vetrati entrarono notevol-<br />
<strong>Storia</strong> dell’arte <strong>Einaudi</strong>