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Storia dell'arte Einaudi - Artleo.it

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2. Solo piú tardi, sinonimo di presb<strong>it</strong>erio; a partire<br />

dal xiv s, indica la zona dell’altare maggiore in qualsiasi<br />

chiesa (v. capocroce). La separazione del c. ebbe luogo<br />

soltanto in epoca carolingia (viii-ix s) mediante l’inserimento<br />

di un’appos<strong>it</strong>a campata (Chorquadrat; schema<br />

quadrato) tra il transetto e l’abside (pianta ideale di San<br />

Gallo v 820). Il c. è soprelevato di qualche gradino rispetto<br />

allo spazio della chiesa riservato ai fedeli (aula<br />

4); quando, sotto il c., si trova una cripta (c. alto), tale<br />

differenza di quota può essere significativa. Dall’aula è<br />

separato spesso mediante cancelli o tornacoro, dal<br />

xiii-xiv s mediante un pontile, in epoca barocca mediante<br />

una cancellata e un dossale. Può essere cinto, per<br />

ragioni processionali, da un deambulatorio, ottenuto<br />

prolungando le navate laterali della chiesa; tra deambulatorio<br />

e c. si hanno, a separazione, delle arcatelle; sul<br />

deambulatorio possono poi aprirsi cappelle radiali semicircolari<br />

o poligonali (cerchia delle cappelle): soluzione<br />

che, a partire da St-Martin a Tours, del x s, ha contraddistinto<br />

il Romanico fr., mentre il Romanico ted. conosce,<br />

nelle grandi cattedrali, l’impianto a coro doppio,<br />

ove si esprime il dualismo, vigente in Germania, tra Impero<br />

e Chiesa. Possono affacciarvisi tribune 5 (oratorio<br />

1); può seguirlo un retrocoro; gli è adiacente la sacrestia;<br />

v. anche trascoro. Si hanno talvolta, inoltre,<br />

c. minori o laterali (hirsau; c. d’inverno; c. di notte; c.<br />

delle monache, specie di quelle di clausura, separato<br />

dalla chiesa da f<strong>it</strong>te grate, ecc.; cfr. poi gli haikal<br />

dell’arch. copta). Nel Gotico il c. si amplia notevolmente,<br />

e la sua separazione rispetto all’abside viene abbandonata;<br />

tanto che il nome vale oggi anche per abside<br />

(coro multiplo). Il c. è talvolta sormontato da una<br />

torre del coro.<br />

3. Complesso degli stalli lignei riservati ai cantori<br />

nella chiesa. 4. Coro del teatro gr.: orchestra 1.<br />

Dehio von Bezold; Cabrol Leclercq s.v. «chœur».<br />

coro doppio (cori contrapposti). Si ha quando al coro 2, s<strong>it</strong>uato<br />

sol<strong>it</strong>amente ad est, verso l’abside, se ne aggiunge un<br />

altro nella zona ovest, anch’esso, talora, con sottostante<br />

cripta e un proprio transetto. Ciò si verifica quasi unicamente<br />

nell’arch. carolingia e ottoniana, talvolta in connessione<br />

a un westwerk. L’impianto può avere motivazioni<br />

l<strong>it</strong>urgiche (due patroni della chiesa), ma di sol<strong>it</strong>o<br />

<strong>Storia</strong> dell’arte <strong>Einaudi</strong>

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