Scarica - Associazione Nazionale Magistrati
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Il Progetto di Revisione<br />
L’Incidenza delle Modifiche<br />
Costituzionali sui Diritti dei Cittadini,<br />
sull’Assetto della Giustizia Costituzionale<br />
e sul Sistema di Governo<br />
Autonomo della Magistratura<br />
L’incidenza delle modifiche<br />
costituzionali sui diritti dei cittadini,<br />
sull’assetto della giustizia<br />
costituzionale e sul sistema di<br />
governo autonomo della magistratura.<br />
Sommario<br />
1. Premessa.<br />
2. L’intervento sul Consiglio<br />
Superiore della magistratura.<br />
3. Il ruolo della Corte costituzionale<br />
nel sistema vigente e nel progetto<br />
di revisione costituzionale.<br />
4. La modifica del Titolo V della<br />
seconda parte della Costituzione<br />
(Le Regioni, Le Province, I Comuni)<br />
e la tutela giurisdizionale dei<br />
diritti sociali.<br />
1. Premessa<br />
L’associazione nazionale magistrati<br />
ha ritenuto necessario svolgere<br />
una propria riflessione sulla proposta<br />
di revisione costituzionale<br />
che giunge all’esame del parlamento<br />
per la seconda deliberazione prevista<br />
dall’art. 138 Cost., al fine di<br />
valutare l’incidenza delle modifiche<br />
costituzionali proposte sull’assetto<br />
della giurisdizione ordinaria e<br />
costituzionale, sul sistema del<br />
governo autonomo della magistratura<br />
e sulla tutela di fondamentali<br />
diritti sociali.<br />
Il presente documento – elaborato<br />
da un gruppo di lavoro composto<br />
da Marcello Basilico, Bruno Di<br />
Marco, Nello Rossi, Giuseppe Santalucia<br />
- riguarda perciò solo gli<br />
110<br />
aspetti della progettata riforma<br />
costituzionale che incidono direttamente<br />
o indirettamente sul giudiziario<br />
e sulla giurisdizione.<br />
2. L’intervento sul Consiglio<br />
Superiore della magistratura<br />
Il disegno di riforma della Parte<br />
II della Costituzione contiene una<br />
specifica ma non marginale modificazione<br />
dell’attuale assetto del<br />
Consiglio superiore della magistratura.<br />
L’art. 26 del disegno di legge<br />
costituzionale riscrive l’art. 87<br />
della Costituzione sulle funzioni<br />
del Presidente della Repubblica e<br />
conferma che questi presiede il<br />
Consiglio superiore della magistratura,<br />
ma aggiunge, innovando<br />
rispetto all’attuale disciplina, che<br />
provvede anche alla nomina del<br />
vice presidente dell’organo, scegliendolo<br />
nell’ambito dei componenti<br />
eletti dalle Camere.<br />
L’art. 36 del disegno di legge<br />
prevede poi, in coerenza con la<br />
modificazione appena illustrata,<br />
l’abrogazione dell’attuale quinto<br />
comma dell’art. 104 cost., ove si<br />
dispone che il vice presidente è<br />
eletto dal Consiglio fra i componenti<br />
designati dal Parlamento.<br />
Il ridimensionamento dei poteri<br />
del Consiglio è il dato che con evidenza<br />
emerge ad una prima lettura<br />
del progetto riformatore.<br />
2.1. Nel sistema attuale l’attri-