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Scarica - Associazione Nazionale Magistrati

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La<br />

Magistratura<br />

Organo<br />

della<br />

<strong>Associazione</strong><br />

<strong>Nazionale</strong><br />

<strong>Magistrati</strong><br />

Ordinamento Giudiziario<br />

Nuovo Ordinamento<br />

Giudiziario e Libertà<br />

di Manifestazione<br />

del Pensiero:<br />

due Mondi Lontani?<br />

esercitate e la qualifica da essi rivestita<br />

non sono indifferenti e prive di<br />

effetto per l’ordinamento costituzionale.<br />

Per quanto concerne la<br />

libertà di manifestazione del pensiero,<br />

non è dubbio che essa rientri tra<br />

quelle fondamentali protette dalla<br />

nostra Costituzione, ma è del pari<br />

certo che essa, per la generalità dei<br />

cittadini, non è senza limiti, purché<br />

questi siano posti dalla legge e trovino<br />

fondamento in precetti e principi<br />

costituzionali, espressamente<br />

enunciati o desumibili dalla Carta<br />

costituzionale. I magistrati, per dettato<br />

costituzionale (art. 101, 2° co.,<br />

e 104, 1° co., Cost.), debbono essere<br />

imparziali ed indipendenti, e tali<br />

valori vanno tutelati non solo con<br />

specifico riferimento al concreto<br />

esercizio delle funzioni giurisdizionali,<br />

ma anche come regola deontologica<br />

da osservarsi in ogni comportamento<br />

al fine di evitare che<br />

possa fondatamente dubitarsi della<br />

loro indipendenza ed imparzialità<br />

nell’adempimento del loro compito.<br />

I principi anzidetti sono quindi volti<br />

a tutelare anche la considerazione di<br />

cui il magistrato deve godere presso<br />

la pubblica opinione; assicurano,<br />

nel contempo, quella dignità dell’intero<br />

Ordine Giudiziario, che la<br />

norma denunziata qualifica prestigio<br />

e che si concreta nella fiducia<br />

dei cittadini verso la funzione giudiziaria<br />

e nella credibilità di essa. Nel<br />

bilanciamento di tali interessi con il<br />

fondamentale diritto alla libera<br />

espressione del pensiero, sta il giu-<br />

16<br />

sto equilibrio, al fine di contemperare<br />

esigenze egualmente garantite<br />

dall’ordinamento costituzionale”<br />

(Corte cost., sent. 7.5.81, n. 100).<br />

La libertà di manifestazione del<br />

pensiero del singolo magistrato è,<br />

pertanto, pienamente compatibile<br />

con la necessaria tutela della dignità<br />

del singolo magistrato e dell’intero<br />

Ordine Giudiziario, poiché l’equilibrato<br />

bilanciamento degli interessi<br />

tutelati non comprime il diritto alla<br />

libertà di manifestare le proprie opinioni,<br />

limitandosi a vietarne soltanto<br />

l’esercizio anomalo, e cioè l’abuso,<br />

che ricorre ove risulti che il suo concreto<br />

esercizio leda gli altri valori –<br />

di ugual rilievo costituzionale - dell’imparzialità<br />

e dell’indipendenza<br />

della magistratura, per l’esigenza di<br />

tutelare la considerazione di cui il<br />

magistrato deve godere presso la<br />

pubblica opinione, in modo da assicurare<br />

il prestigio dell’intero ordine,<br />

vale a dire la fiducia dei cittadini<br />

verso la funzione giudiziaria.<br />

In linea con questo orientamento,<br />

si ammette, anche in sede disciplinare,<br />

che il diritto di libera manifestazione<br />

del pensiero incontri, per<br />

i magistrati, soltanto “i limiti posti<br />

dall’ordinamento a tutela dei diritti<br />

e delle libertà altrui e deve altresì<br />

essere coordinato con gli altri interessi<br />

di rango pubblicistico e costituzionale”<br />

(Cass. civ. Sez. U., sent.<br />

17.1.86, n. 276, e 3.6.93, n. 6179);<br />

l’equilibrato bilanciamento degli<br />

interessi tutelati “non comprime la<br />

libertà di manifestare le proprie opi-

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