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INTERCONTINENTALE per UNA
SOCIETA’ MULTICULTURALE E
MULTIETNICA sotto L’EGIDA DEL-
L’ONU, a salvaguardia degli equilibri
instabili del mondo che diventano sempre
più precari a scapito degli insopprimibili
valori della pace, della giustizia,
della libertà, della democrazia e dell’uguaglianza
tra le genti. La situazione
globale che si appalesa sempre più difficile
ad essere governata a livello planetario
di fronte ai pericoli del disordine
e del disorientamento politico e
sociale che si addensano, con crescente
intensità per i popoli e gli stati impone,
con urgenza, la costruzione omogenea e
funzionale sotto il profilo costituzionale
dell’intero assetto politico, economico,
istituzionale del Continente Europeo,
senza ulteriori indugi o dilazioni, al fine
della effettiva nascita degli Stati Uniti
d’Europa.
La ratifica della Costituzione Europea
da parte degli Stati che non vi
hanno ancora provveduto deve continuare
nei tempi più solleciti imposti
dalla situazione innanzi prospettata.
Il voto popolare contrario della
Francia e dell’Olanda alla Costituzione
potrà rientrare a seguito di una nuova
consultazione da tenersi dopo le altre
ratifiche dei rimanenti Stati che devono
seguire senza alcuna interruzione. Non
condivido, pertanto, le già decise
sospensioni di ratifica, da parte dell’Inghilterra
e della Polonia. Le condizioni
politiche sopravvenute in campo planetario
sconsigliano una fase di arresto,
anzi inducono ad una accelerazione nel
processo di ratifica tanto anche tenuto
conto che dopo l’approvazione del leader
del partito laburista olandese
(PVDA) WOUTER BOS, in una intervista
al quotidiano ALGEMEEN
DAGLAD, secondo il quale l’Olanda
potrebbe promuovere un secondo referendum
sulla costituzione Europea
dopo il no della prima consultazione
(Cfr Repubblica del 25/05/2005, pag 6).
Ritengo, peraltro, che dovrebbero essere
ridotti i tempi dell’ingresso nell’Unione
dei restanti Stati che ne hanno
fatto richiesta in quanto l’Europa non
può essere, a livello continentale, di
fronte alle dimensioni delle aggregazioni
già raggiunte da altri continenti, pervasa
da dubbi o da avversità all’accoglienza
di quei popoli e di quei CITTA-
DINI EUROPEI che aspirano a far
parte dell’Unione Europea.
In ogni caso, se dovesse mancare un
accordo in proposito, le suindicate
richieste di adesione potrebbero essere
sottoposte al vaglio di tutti i cittadini
Europei già facenti parte dell’Unione
che, con un unico referendum da tenersi
nella stessa data, potrebbero decidere,
in maniera definitiva e immediata, sul
piano politico ed internazionale in ordine
alle stesse.
L’Europa, nel suo insieme, forte
dell’unità raggiunta, della conquistata
autorità politica e del nuovo prestigio
di fronte al resto del mondo, deve, al
cospetto delle nuove realtà internazionali,
in armonia agli sviluppi ed alla
crescita della sua economia ed al
migliorato livello di vita dei suoi cittadini,
far valere, nell’interesse anche dei
popoli degli altri continenti, la sua raggiunta
sovranità. Tanto per il bene e
l’avvenire dell’intero popolo Europeo e
di tutti gli altri continenti per poter
porre fine agli odi ed ai conflitti che
dilagano nel mondo, onde assicurare
alle future generazioni una serena convivenza
del progresso e nel comune
benessere.
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La
Magistratura
Organo
della
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