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Scarica - Associazione Nazionale Magistrati

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mulazione di proposte ritenute<br />

migliorative che è auspicabile siano<br />

considerate dal legislatore, data la<br />

loro provenienza da chi giornalmente<br />

affronta quei problemi che la riforma<br />

vuole risolvere.<br />

Questa riforma giunge dopo ampi<br />

dibattiti che hanno preso le mosse<br />

dal rilievo di una crisi di efficienza<br />

della cassazione, evidenziata dall’eccessiva<br />

durata del processo e dall’offuscamento<br />

della funzione di nomofilachia.<br />

Si è insomma manifestata<br />

l’erosione del modello originario di<br />

Corte di cassazione e l’involuzione<br />

del giudizio di legittimità, troppo<br />

spesso considerato un terzo grado del<br />

giudizio di merito. Tutti, nel prospettare<br />

le possibile vie d’uscita, concordano<br />

nell’individuare quale causa<br />

principale della crisi l’eccessivo<br />

numero di ricorsi e la mancanza di<br />

adeguate procedure di selezione<br />

degli stessi.<br />

Il dibattito di oggi può concretamente<br />

considerare le nuove disposizioni<br />

sul processo e, dunque, la portata dell’intervento<br />

riformatore e la sua idoneità<br />

ad avviare a soluzione i problemi,<br />

senza dimenticare che la questione<br />

dell’efficienza non è soltanto un<br />

problema di disciplina normativa, ma<br />

piuttosto di uomini, di mezzi, di<br />

organizzazione e di prassi applicative.<br />

Le dieci innovazioni principali<br />

riguardano: a) la tendenziale equiparazione<br />

fra motivi di ricorso ordinario<br />

e straordinario ex art. 111 Cost.;<br />

b) la nuova disciplina dell’impugnazione<br />

delle sentenze del giudice di<br />

pace; c) la deducibilità del vizio di<br />

violazione di norme di diritto anche<br />

con riferimento ai contratti e accordi<br />

collettivi; d) la individuazione del<br />

“fatto controverso” quale oggetto<br />

della critica alla motivazione della<br />

sentenza ; e) l’ampliamento delle<br />

facoltà di ricorso nell’interesse della<br />

legge; f) la codificazione dei principi<br />

in tema di autosufficienza del ricorso<br />

e la tecnica di formulazione del ricorso<br />

stesso; g) la forza vincolante,<br />

all’interno della Corte, del principio<br />

di diritto enunciato dalle Sezioni<br />

Unite; h) la nuova disciplina del<br />

meccanismo di selezione ed esame<br />

dei ricorsi suscettibili di rapido scrutinio;<br />

i) la modifica delle regole sulla<br />

decisione della causa nel merito; l)<br />

l’estensione delle ipotesi di impugnazione<br />

delle sentenze della stessa<br />

Corte mediante revocazione e opposizione<br />

di terzo.<br />

Ci soffermeremo sulle modifiche più<br />

significative, mentre sulle altre l’esame<br />

sarà molto sintetico.<br />

2. La reintroduzione dell’appello<br />

per le sentenze pronunziate secondo<br />

equità dal giudice di pace<br />

Un primo intervento del legislatore<br />

che va accolto con pieno favore è la<br />

reintroduzione del doppio grado di<br />

giudizio per le sentenze decise dal<br />

giudice di pace secondo equità, nell’ottica<br />

di una riduzione quantitativa<br />

del carico di lavoro con specifico<br />

riferimento alle cause bagatellari.<br />

Espressamente nella Relazione di<br />

accompagnamento al d.lgs. si sottolinea<br />

che “il corretto ed efficace eser-<br />

59<br />

La<br />

Magistratura<br />

Organo<br />

della<br />

<strong>Associazione</strong><br />

<strong>Nazionale</strong><br />

<strong>Magistrati</strong><br />

Ordinamento Giudiziario

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